RECENSIONE: Il mondo perduto – tra sogno e realtà di Federico Mastrodomenico


 

Titolo: Il mondo perduto – tra sogno e realtà

Autore: Federico Mastrodomenico

Editore: Lupi editore

Genere: Narrativa generale

Data di pubblicazione:  28 aprile 2021

Romanzo: Autoconclusivo

Formato: e-book 2,69 euro

Cartaceo 14,99 euro

 

TRAMA

“Il Mondo Perduto” è, un romanzo psicologico; i didascalici temi filosofici, diventano progressivamente più consueti. Alla stregua di un abile pittore, l’autore descrive veristicamente i natii ambienti in cui l’asperger Antonio rivive le emozioni rimosse; incontrando i suoi esigui reali rinominati paesani sovente estinti, Mastrodomenico spazia sia nel tedioso presente che in quel radioso passato nel quale entrambi questi asperger si immergono unificandosi. Scandite dal tranquillo trascorrere delle ore di una delle ripetitive giornate castresi, le vicende di tale protagonista quasi depresso si svolgono fra luci e ombre. Principalmente nei sogni in cui egli né pensa né parla, Antonio assapora la gioiosità delle popolate contrade del borgo medioevale; annunciata anche dai profumi momentaneamente assenti o dagli inanimati avanzanti elementi, essa svanisce nel silenzioso paesino odierno tanto caro quanto ostile. Soltanto un intermedio ingenuo autistico che corre attraversando le abbandonate campagne, prospicienti Castrovalva, può arrivare a quella destinazione che esiste unicamente nel preconscio dell’asperger dotato di intelligenza straordinaria.
In questa rappresentazione particolareggiata dei propri luoghi nativi, Mastrodomenico rinuncia né ai suoi toni autoironici né al suo umorismo eccezionale; la velata drammaticità, non permea l’avvincente viaggio nel mondo perduto.
Consapevole sia delle sue potenzialità che dei suoi problemi, Mastrodomenico immagina “Il Mondo Perduto” e si prefigge di esporre ulteriormente la sua approfondita conoscenza pressoché unica della sindrome di Asperger. Nel giugno 2013, il valido scrittore inizia a stendere questo romanzo immediatamente successivo a “I Colori dell’Esistenza”. Il recentemente accertato asperger di Federico basantesi finora sulla geniale autodiagnosi, completa la triade che include pure “Essere Sé Stesso”; nel 2016, egli termina il suo quinto grande libro. Nel dicembre 2017, il quarantottenne autore si propone di distinguersi grammaticalmente anche dal protagonista e comincia la solitaria revisione matematica di “Il Mondo Perduto” per la cui bozza occorsero otto mesi.
Questo è, l’originale schema sintattico di Federico Mastrodomenico: consequenziali parole sospese solo dalla virgola che precede il termine riferibile a un inconfondibile vocabolo presente nella prima parte della frase, sezioni di periodo indicanti un soggetto, porzioni modali, proposizioni loco-temporali, incisi metaforici, due punti introducenti sia espressioni esplicative che elenchi, virgolette racchiudenti discorsi indiretti, corsivo atto ai dialoghi pensati.

“I silenziosi paesini pressoché disabitati, sovente, comunicano più di numerose voci umane. Avvolti dal riverberato scalpiccio degli scarponi impolverati da sottili detriti secolari, i padiglioni auricolari del viandante solitario raccolgono la sussurrante brezza sibilante fra le parallele fiancheggianti case; circa ininterrottamente allineate, esse esalano antichi effluvi”

“Castrovalva, abbracciando esiliantisi residenti, spande fragranze richiamanti voci estinte. Nessuno riesce a superare l’ignorato speditamente rielaborante asperger, anche percependo le polisensoriali contaminate stimolazioni. L’asperger compromette sia l’apprendimento immediato che le interazioni sociali; la normalità, inibisce qualsivoglia forma di sinestesia che si unisce alla genialità giammai regnante”

 

RECENSIONE

Non avevo mai letto un libro così particolarmente scritto bene, così ricco di energia e avventura, così pregno di emotività e interesse scientifico, interesse conoscitivo e positivo nei confronti del mondo degli Asperger, che molto spesso sono trattati con banalità e sufficienza dagli ignoranti e dai bulli. Personalmente, sapere che l’autore è un’Asperger stesso, come Antonio, il protagonista del romanzo – veristico, mi ha reso la lettura ancora più piacevole e ho teneramente teso la mano a entrambi, come fossero miei fratelli.

Le caratteristiche di Castrovalva, il luogo ricchissimo di dettagli vivi e un po’ morti, come se stessimo affrontando la ‘selva oscura di Dante’, o ci stessimo imbattendo nella lettura dell’Antologia di Spoon River di Masters, mettono in luce la bravura dell’autore che è nato proprio con il dono della mente aperta, della scrittura a tutto tondo. Si capisce subito, fin dalle prime pagine, che si tratterà di una piacevolissima scoperta, un romanzo scritto talmente bene da rievocare Einstein, anche egli Asperger, e anche Leopardi, probabilmente un’Asperger anche lui.

Un mondo onirico in questo bellissimo e ricco romanzo, che si contrappone senza schianti, a un universo reale fatto di personaggi quasi irreali al contempo, come Federico, coetaneo di Antonio.

Una storia idilliaca che ha del malinconico, un racconto lunghissimo che vuole insegnare a capire meglio l’autismo visto dagli occhi di una persona speciale, lo scrittore stesso. Io applaudo davanti a quest’opera.

“L’aggressività dell’iperattivo bambino, allor fisicamente sano, veniva unicamente placata dalla tranquillità di tale arieggiata residenza. Lui aveva spesso contegni autolesionistici o minaccianti la nostra integrità; assieme al nonno, dovevo ininterrottamente vegliare mio nipote del quale io non mi sarei più poi potuta occupare da sola.”

Mi sono sentita coinvolta emotivamente, personalmente e con amore ho letto tutto il libro senza mettermi fretta, così come ho assaporato il gusto delicato e perfetto dello stile così curato, anche difficile talvolta da seguire, perché volutamente adoperato in maniera aulica a tal punto che soprattutto all’inizio della lettura mi è parso di scorgere un’opera di Manzoni, soprattutto Storia della Colonna Infame. Gli animali sono presenti, così come i monti, la natura e Dio. La religione, soprattutto in un certo spazio in cui si parla della preghiera alla Madonna e delle rose vermiglie in cui si cita Gesù Cristo, è di una poetica incredibile e di una speranza per tutti davvero eccezionale.

Questo è un romanzo che andrebbe letto nelle scuole, negli ospedali, nei luoghi di culto, affinché chi non crede inizi a credere nell’impossibile che diventa possibile, perché i miracoli avvengono sotto varie forme grazie anche ai Santi, ma anche ai ‘piccoli grandi uomini’ come l’autore che ho avuto il piacere di conoscere anche se solo attraverso la sua magnificenza… e non è poco!

Credo che per trovarsi all’interno di questo libro, si debba avere una vocazione letteraria altissima, ma anche un’umiltà particolare, non ci deve essere superbia e pregiudizio, no. Nessuno è migliore di nessuno qui. E così dovrebbe essere in ogni situazione, no?

La sindrome di Asperger, di cui soffrono tantissimi artisti eccelsi, nomi di gran spicco tra l’altro, porta ad essere incompresi, a chiudersi in sé, ma porta anche ad essere speciali e super intelligenti, oltre che ipersensibili.

“Poi, mi lamento delle persone che sottovalutano la mia intelligenza superiore!”

È una sindrome a volte non compresa dalle persone che studiano la psiche umana, e forse in ogni bambino o adulto Asperger vi è sempre un po’ di Paradiso inconsciamente, parafrasando le parole dell’autore.

“Come me, Enrica sembra introversa. La forte personalità schizoide, però, nasconde la nostra circa normale capacità di esprimere sentimenti. Data la trasmissione genetica dell’autismo, forse, pure lei è Asperger.”

L’autore è davvero una persona che, senza mostrare il suo volto, ha messo il suo cuore in mano ad ogni lettore, e questo gli fa onore.  

VOTO IN COCCOLE: 5

FIRMA DEL RECENSORE: ROBERTA CANU

 


*Ringraziamo l’autore e la casa editrice per la copia digitale*

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