Titolo: Il mondo perduto – tra sogno
e realtà
Autore: Federico Mastrodomenico
Editore: Lupi editore
Genere: Narrativa generale
Data di pubblicazione: 28 aprile 2021
Romanzo: Autoconclusivo
Formato: e-book 2,69 euro
Cartaceo 14,99 euro
TRAMA
RECENSIONE
Non avevo
mai letto un libro così particolarmente scritto bene, così ricco di energia e
avventura, così pregno di emotività e interesse scientifico, interesse
conoscitivo e positivo nei confronti del mondo degli Asperger, che molto spesso
sono trattati con banalità e sufficienza dagli ignoranti e dai bulli.
Personalmente, sapere che l’autore è un’Asperger stesso, come Antonio, il
protagonista del romanzo – veristico, mi ha reso la lettura ancora più
piacevole e ho teneramente teso la mano a entrambi, come fossero miei fratelli.
Le
caratteristiche di Castrovalva, il luogo ricchissimo di dettagli vivi e un po’
morti, come se stessimo affrontando la ‘selva oscura di Dante’, o ci stessimo
imbattendo nella lettura dell’Antologia di Spoon River di Masters, mettono in
luce la bravura dell’autore che è nato proprio con il dono della mente aperta,
della scrittura a tutto tondo. Si capisce subito, fin dalle prime pagine, che
si tratterà di una piacevolissima scoperta, un romanzo scritto talmente bene da
rievocare Einstein, anche egli Asperger, e anche Leopardi, probabilmente
un’Asperger anche lui.
Un mondo
onirico in questo bellissimo e ricco romanzo, che si contrappone senza
schianti, a un universo reale fatto di personaggi quasi irreali al contempo,
come Federico, coetaneo di Antonio.
Una storia
idilliaca che ha del malinconico, un racconto lunghissimo che vuole insegnare a
capire meglio l’autismo visto dagli occhi di una persona speciale, lo scrittore
stesso. Io applaudo davanti a quest’opera.
“L’aggressività dell’iperattivo
bambino, allor fisicamente sano, veniva unicamente placata dalla tranquillità
di tale arieggiata residenza. Lui aveva spesso contegni autolesionistici o
minaccianti la nostra integrità; assieme al nonno, dovevo ininterrottamente
vegliare mio nipote del quale io non mi sarei più poi potuta occupare da sola.”
Mi sono
sentita coinvolta emotivamente, personalmente e con amore ho letto tutto il
libro senza mettermi fretta, così come ho assaporato il gusto delicato e
perfetto dello stile così curato, anche difficile talvolta da seguire, perché
volutamente adoperato in maniera aulica a tal punto che soprattutto all’inizio
della lettura mi è parso di scorgere un’opera di Manzoni, soprattutto Storia
della Colonna Infame. Gli animali sono presenti, così come i monti, la natura e
Dio. La religione, soprattutto in un certo spazio in cui si parla della
preghiera alla Madonna e delle rose vermiglie in cui si cita Gesù Cristo, è di
una poetica incredibile e di una speranza per tutti davvero eccezionale.
Questo è un
romanzo che andrebbe letto nelle scuole, negli ospedali, nei luoghi di culto,
affinché chi non crede inizi a credere nell’impossibile che diventa possibile,
perché i miracoli avvengono sotto varie forme grazie anche ai Santi, ma anche
ai ‘piccoli grandi uomini’ come l’autore che ho avuto il piacere di conoscere
anche se solo attraverso la sua magnificenza… e non è poco!
Credo che
per trovarsi all’interno di questo libro, si debba avere una vocazione
letteraria altissima, ma anche un’umiltà particolare, non ci deve essere
superbia e pregiudizio, no. Nessuno è migliore di nessuno qui. E così dovrebbe
essere in ogni situazione, no?
La sindrome
di Asperger, di cui soffrono tantissimi artisti eccelsi, nomi di gran spicco
tra l’altro, porta ad essere incompresi, a chiudersi in sé, ma porta anche ad
essere speciali e super intelligenti, oltre che ipersensibili.
“Poi, mi lamento delle persone che sottovalutano la mia intelligenza superiore!”
È una
sindrome a volte non compresa dalle persone che studiano la psiche umana, e
forse in ogni bambino o adulto Asperger vi è sempre un po’ di Paradiso
inconsciamente, parafrasando le parole dell’autore.
“Come me, Enrica sembra introversa.
La forte personalità schizoide, però, nasconde la nostra circa normale capacità
di esprimere sentimenti. Data la trasmissione genetica dell’autismo, forse,
pure lei è Asperger.”
L’autore è
davvero una persona che, senza mostrare il suo volto, ha messo il suo cuore in
mano ad ogni lettore, e questo gli fa onore.
VOTO IN
COCCOLE: 5
FIRMA DEL
RECENSORE: ROBERTA CANU
*Ringraziamo l’autore e la casa editrice per la copia digitale*
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