Titolo: On the edge
Autore: Emy Mars
Editore: Self-Publishing
Genere: BDSM
Data uscita: 27 gennaio 2018
Pagine: 206
Sinossi:
Incredibilmente crudo, dolcemente spietato: un viaggio nei segreti dell’animo umano, alla scoperta dei suoi più oscuri desideri.
Di fronte al cadavere barbaramente seviziato del suo amico Ricky, Kenshin Masayuko decide di scoprire il responsabile di quello che la polizia considera un semplice gioco sessuale finito male. Il desiderio di vendetta lo catapulterà in una spirale di sesso e perversione, aprendogli le porte di un mondo sconosciuto dove non sarà solo il suo corpo a essere in pericolo, ma anche la sua anima.
Tre mesi di totale obbedienza e sottomissione, tre mesi sotto il giogo del misterioso e inflessibile Joseph Valenti, spietato criminale e forse efferato assassino. Un uomo dagli strani gusti sessuali, segnato da un tradimento che ha reso il suo animo freddo come ghiaccio.
Un dolore sordo al petto, la rabbia per non averlo saputo proteggere…
È questo ciò che contraddistingue un bravo Padrone da un mercante di schiavi? Scopritelo su “On the edge”
ROMANZO EROTICO CHE SI AVVALE DI UN LINGUAGGIO CRUDO ED ESPLICITO E CONTIENE SCENE DI BDSM PARTICOLARMENTE FORTI, MA SEMPRE CONSENSUALI.
Recensione:
È questo quello che un bravo Padrone prova per il proprio schiavo? Questo dolore sordo al petto nel vederlo soffrire, la rabbia di non averlo saputo proteggere… È forse questo ciò che contraddistingue un bravo Padrone da un mercante di schiavi?
On the edge è l’ultimo romanzo che mi mancava di Emy e solo dopo essere giunta alla fine mi sono accorta che ormai sono dipendente dalle sue storie.
Conoscendo di che genere avrei letto, non mi sono svincolata dal farlo, per cui so che per molti sarà difficile venire a patti con quello che esprimerò in questa recensione.
Premetto che non sono una persona perversa nè che il BDSM faccia per me, non è nelle mie corde ma non giudico chi lo pratica perché addentrandomi nelle vicende dei protagonisti della Mars, ho visitato luoghi e abitudini sicuramente che, ripeto non fanno per me, ma che ho cercato di capire e, nel mio piccolo, di accettare il perché di tutto questo, penso di averlo trovato in un’unica motivazione, ossia il consenso.
Ogni essere umano è libero di comportarsi come vuole nel corso della sua vita, può amare chi vuole, vivere in un rapporto che, per molti compreso me, è improponibile, l’importante è farlo con la dovuta consapevolezza e viverlo compiacendo entrambe le parti.
La cover è splendida, racchiude un passo della storia che strazia il cuore, le parole postate sopra poi fanno da corolla, perché è nell’accorgersi di non aver protetto qualcosa di prezioso, getta le basi per guardarsi dentro.
Kenshin e Joseph saranno due nomi che non dimenticherete facilmente, anzi vi soffermerete molto su di loro perché desidererete capire il perché di questo rapporto così snervante per tantissimi ma così giusto per loro, ci ho rimuginato sopra per parecchio, ma poi Kenshin mi è venuto in aiuto e solo dopo queste parole mi sono detta: chi sono io per giudicare?
Allora impariamo a portare rispetto per tutti, impariamo a non sentirci sempre superiori, impariamo ad accettare che l’amore lo si può trovare sempre anche in situazioni non propriamente solite.
Questo è il pensiero di Kenshin:
Sospiro appagato, riflettendo su quanto sia difficile descrivere ciò che ci lega. Passione, amore, sesso, dominazione, sottomissione…
È davvero indispensabile definire la nostra relazione?
Ci amiamo e ci completiamo, traendo ognuno dall’altro ciò di cui ha bisogno. Non credo ci sia bisogno di ulteriori spiegazioni.
Siate aperti con gli occhi e la mente, andate oltre, buona lettura, alla prossima.
5 coccole
Saluinadia
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