Titolo: Il Mio Amico Carlo.
Autore: Azzurra Longo
Casa Editrice: Dialoghi
Genere: Narrativa contemporanea
Serie o Autoconclusivo: Autoconclusivo
Data di pubblicazione: 1 luglio 2020
Cartaceo: € 12,00
TRAMA:
L’esistenza intera di Carlo è sempre stata come un pendolo, oscillante tra due estremi senza fermarsi mai nel mezzo.
Per lui ogni momento di felicità è precario, ogni meta diventa un traguardo da raggiungere lottando con le unghie e con i denti. Affetto da disturbo bipolare, il protagonista accetta di sfidare a testa alta le sfide della vita, alla continua ricerca di un equilibrio e del vero se stesso.
RECENSIONE:
Oggi vi parlerò di un libro che per la sua trama poteva essere davvero bello, intenso e interessante. Invece… invece mi ha lasciata sospesa tra il mi è piaciuto e il non lo so.
Il protagonista è Carlo e la storia viene raccontata dal suo amico Luca molti anni dopo i fatti avvenuti. Carlo è affetto fin dalla giovanissima età da bipolarismo e già qui il libro dovrebbe farci capire a cosa andremo incontro con la lettura. Invece non ho trovato quello che mi aspettavo. Non ho avuto nessuna empatia con i protagonisti, non sono proprio riuscita a legare con loro. Non ci sono pensieri, dialoghi, non traspare alcuna emozione, non ho gioito, non ho sofferto, non mi sono nemmeno rammaricata o arrabbiata con Carlo e il suo modo di comportarsi al di là della malattia. Non mi ha fatta sospirare o sperare per lui come un libro con questa trama dovrebbe fare, perché la lettura, seppur scorrevole, pulita, senza errori e semplice è troppo, troppo priva di emozioni. Si sa cosa fa Carlo, come si comporta, cosa studia, come vive le sue giornate, ma non si conoscono le sue emozioni, i suoi stati d’animo, le sue paure, le sue fragilità le sue debolezze. Si sa che soffre di disturbo bipolare, che conduce una vita allo sbando, ma il tutto viene descritto come se si stessero descrivendo i sintomi della malattia a chi non li conosce. La sua intera esistenza viene descritta come fosse una lista della spesa. Anche dal lato dell’amicizia; Luca e Carlo sono amici però, a parte sapere che i due stavano sempre assieme, frequentavano la stessa scuola e uscivano con gli stessi amici, non c’è nulla di più. Viene descritto tutto in modo troppo sbrigativo.
Ora, il libro non è brutto anzi, è anche piacevole e la lettura è veloce, è che il tutto viene descritto a mo’ di racconto dei fatti, tipo cronaca. A chi lo consiglio? A chi vuole qualcosa da leggere in poco tempo, qualcosa di leggero e senza pretese e a chi vuole dare un’opportunità a questa autrice di farsi conoscere e di far conoscere i suoi ragazzi Carlo e Luca.
Tre coccole e mezzo per me.
Robecka
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