RECENSIONE: Otto ruote, una vita – Susan Bottici


Titolo: Otto ruote, una vita

Autore: Susan Bottici

Editore: Dialoghi

Genere: Romanzo autobiografico

Data di pubblicazione: 26 ottobre 2020

Romanzo: Autoconclusivo

Formato: Cartaceo € 9,90

 

TRAMA

Sui pattini a rotelle, Susan Bottici dice di esserci nata. Il pattinaggio, proprio come la sua vita, è stato per lei un’interminabile gara, con gli altri ma soprattutto con se stessa. Ci sono stati fallimenti, sconfitte e sfide da dover affrontare, ma anche importanti trionfi e indelebili momenti di gloria. Con il supporto della sua famiglia, della sua allenatrice e delle compagne di squadra, Susan è riuscita a lasciare una scia dietro di sé, indossando sfarzosi e colorati costumi ricamati dalla mamma e cavalcando veloce le piste sulle sue otto ruote. Una storia di resilienza sportiva, raccontata in prima persona e nata con l’ambizione di fornire una preziosa testimonianza ai giovani atleti di domani, incoraggiandoli a non arrendersi mai.

 

RECENSIONE

La recensione di oggi riguarda un racconto autobiografico di Susan Bottici, una campionessa di pattini a rotelle.

L’intento di Susan è di fornire un messaggio motivazionale per atleti allenatori e genitori, ma secondo me può essere un monito per tutti noi, soprattutto nel contesto sociale di oggi.

Una lettura diversa ma molto piacevole perché oltre a presentare molteplici spunti educativi attuali, per me è stato un viaggio nei miei ricordi d’infanzia.

Le descrizioni di Susan della pista, del pattinaggio artistico, degli obbligatori, con i loro cerchi disegnati, si sono trasformate subito in immagini chiare e concrete, fotografie a colori di quando bambina osservavo le pattinatrici che si allenavano vicino a casa e di cui cercavo di riprodurre le stesse figure e gli stessi salti.

Fin da piccoli ci insegnano che lo sport è un maestro di vita, per l’impegno che richiede e per la disciplina che impone, parole molte vere per chi ha praticato qualche sport, a livello agonistico o anche solo amatoriale.

“Lo sport, se insegnato in modo adeguato, ti educa al rispetto delle regole, delle persone, dell’ambiente; ti educa alla socializzazione, al bene, al male, al dolore, alla gioia, alla determinazione.

Descrivendo la sua esperienza, l’autrice mostra concretamente come gli insegnamenti dello sport siano una guida nella vita di ogni giorno.

Per ottenere risultati ci vuole impegno e pazienza; nel raccontarsi Susan indica quale suo peggior difetto la fretta nella voglia di imparare.

“Avere poca pazienza. Volevo e voglio tutto subito. Ma non può funzionare sempre così. I risultati, nella vita e nello sport, si ottengono lavorando duramente e aspettando. ”

Ci vuole coraggio e sacrificio, e alle volte è necessario cercare un compromesso, perché il cambiamento è sempre positivo: uno dei rimpianti di Susan è di non aver avuto l’atteggiamento corretto verso “gli obbligatori”, di non aver creduto abbastanza in sé stessa, alle sue capacità, di non essersi saputa “staccare” da quella che per lei era la sua casa.

“Con la maturità di oggi, un consiglio che posso darvi è di provarci sempre, anche se può sembrare difficile e impegnativo. Cercate un compromesso. ”

“Fate quello che vi piace fare e rischiate. Non sempre andrà bene ma avrete imparato in entrambi i casi perché, se l’esito sarà positivo avrete superato le vostre paure e se l’esito sarà negativo non avrete il rimpianto di non averci provato. ”

Importante la capacità di chiedere aiuto quando si hanno dei “black-out”, quando il fisico o la mente mandano il segnale che si sta andando in frantumi.

“Chiedete aiuto perché è normale avere crisi emotive, si hanno a qualsiasi età nella vita. Abbiate il coraggio di ammetterlo a voi stessi prima che agli altri. ”

Ho trovato assolutamente apprezzabile che una giovane ragazza abbia avuto il coraggio di ammettere di aver avuto bisogno di una psicologa sportiva per ritrovarsi.

Ancor più importante la capacità di non aver paura dei propri black-out, di prendere i momenti negativi come esperienze che forgiano il carattere e non come fallimenti e quindi trovare la forza per andare avanti senza arrendersi.

“Ognuno può essere campione a modo suo nella vita. Se si cade bisogna rialzarsi con più forza e più coraggio.

E nella società dell’apparire, vi lascio il messaggio di Susan che credo ognuno di noi dovrebbe fare proprio:

“Cercate di lasciare una traccia della vostra persona nella vita degli altri, non con i titoli ma con i fatti; ciò vi renderà fieri di voi stessi. ”

 

4  Coccole.

Alla prossima coccola, Lenny

 


 *Ringraziamo la casa editrice e l'autrice per la copia digitale.* 

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