Recensione: Di draghi di streghe di pianeti lontani di Luigi Giampetraglia e Federica Giampetraglia

Titolo: Di draghi di streghe di pianeti lontani

Autori: Luigi Giampetraglia e Federica Giampetraglia 

Editore: Terebinto edizioni

Genere: Narrativa/ Fantasy  

Data di pubblicazione: 1 gennaio 2020 

Serie o autoconclusivo: Autoconclusivo 

Formato: ebook // 

Cartaceo euro: 15 


TRAMA:

Quattro racconti. Quattro storie fantastiche e fantascientifiche scritte a quattro mani da padre e figlia. Un’antologia coraggiosa che raccoglie il meglio della pluripremiata produzione dei due autori, impegnati da anni nella battaglia per il diritto dei ragazzi con DSA a una lettura semplificata, qui facilitata dal ricorso all’Open Dyslexic, una famiglia di caratteri tipografici progettata per mitigare alcuni degli errori di lettura causati dalla dislessia, senza che questo incida sulla normale leggibilità. In modo da rendere possibile per tutti un viaggio nel meraviglioso, tra Draghi, Streghe e Pianeti Lontani...


RECENSIONE: 

Quando mi è stato proposto di leggere questo piccolo libro molto interessante, avevo già capito che mi sarei imbattuta in un’avventura senza precedenti. Già dal titolo, dalla sinossi e dalla composizione dei testi come se fossero musica e note e non parole e verbi, sostantivi ecc, avevo capito che sarei rimasta soddisfatta da ciò che avrei letto, in ciò in cui mi sarei imbattuta. Quattro storie leggere ma anche ‘adulte’ sia perché costituiscono una parte ottima della letteratura che fa riferimento ai grandi come Lovecraft che apprezzo tantissimo e sia perché questa narrazione si vede lontano un miglio che vuole sorprendere, vuole impaurire con fermezza, con simpatia a volte e anche con il gusto dell’orrore, come un delizioso dolcetto o scherzetto. 

Molto inquietante l’immagine della Morte, che sembra poi semplicemente un qualcosa di non aggressivo ma che all’inizio, in uno dei racconti, sembrerà la cosa più malvagia che possa esistere nel mondo reale giunta chissà da quale luogo impervio… 

Fervida l’immaginazione degli autori che vogliono creare suspense in tutti i modi, celebrando il fantasy in maniera più che originale, infatti il libro potrebbe essere considerato anche un quaderno di lavoro, visto l’impegno con cui deliziano i lettori con esercizi per la mente a ogni racconto. Davvero lodevole! 

Incontrerete anche delle streghe molto particolari, draghi e pianeti lontani… come dice appunto il titolo. 

Io non voglio raccontarvi altro, dovete scoprire da soli la bellezza di queste pagine!

Per quanto riguarda il linguaggio è semplice e ben utilizzato,  e il testo si legge con una rapidità eccellente. Non vi sono refusi e la cosa che mi ha colpito più di tutte è stato il voler quasi immettere dell’analisi psicologica di alcuni personaggi fantasiosi, per cui questa analisi è davvero complicata, ma loro ci riescono benissimo e infatti i racconti in questione sono stati pluripremiati in varie occasioni. 

E c’è di più…  il valore di questo libro sta nella curiosità che manifesta sui giovani lettori, anzi direi giovanissimi, e sui grandi, perché non si smette mai di essere piccoli, non si deve mai dimenticare quel fanciullino caro ai poeti e agli scrittori. 

Sorridere, avere le lacrime agli occhi, impaurirsi… sono tutte condizioni dell’animo che mi hanno coinvolta e riportata a quelle stagioni in cui si andava a scuola presto la mattina e si cercava nei testi di italiano il racconto perfetto, anche quello fantascientifico appunto. 

Che dire, complimenti ai due autori per aver sintetizzato in parole ‘ricche’ ciò che tutti noi dovremmo tenere bene a mente: la diversità e in questo caso la dislessia non è essere strani o complicati, bensì è essere speciali a modo proprio e soprattutto dei piccoli grandi geni con un futuro ricco davanti a sé. 


ESTRATTI: 

“Khon e Uliman non avevano potuto far altro che osservare la scena, schiumando rabbia dalla loro prigione di spire. Quando tutto era finito gli occhi di Khon si erano riempiti di lacrime. 

-Io uccide te!- aveva strepitato con la voce rotta dal pianto.  Sul volto dello stregone era apparso un sorriso crudele.”


“Il Drago Rosso era di nuovo lì. A pochi centimetri dal suo viso. Respirava affannosamente, come se fosse indeciso se incenerirlo col suo alito di fuoco o farne un sol boccone. Aveva una lunga cresta dentellata sul dorso e occhi lucidi, da serpe. Restò a fissarlo per qualche minuto appena, poi fuggì via.”


“Maria ebbe un istante di esitazione; si voltò a guardare la zia un’ultima volta, quindi chiuse gli occhi, avvicinò le labbra a quelle della morta ed emise un leggero soffio. All’inizio non accadde nulla. Qualche attimo dopo, però, si udì un lieve scricchiolio e le dita grinzose del cadavere si serrarono sui bordi della bara come mollettoni per capelli, mentre il busto emergeva dalla fodera di raso come un dannato dagli inferi.”


Voto:  5 coccole 

Roberta Canu

*Ringraziamo la casa editrice e gli autori per la copia digitale * 

Nessun commento:

Posta un commento

NUOVA USCITA: I Corvi di Thorne Point di Veronica Eden

                        Titolo:  I Corvi di Thorne Point Autrice:  Veronica Eden Serie:  I Corvi di Thorne Point #1 Editore:  Heartbeat Ediz...