Il mondo del Romance è troppo vasto e profondo per essere rinchiuso solamente in due parole.."amore e sesso"..
Le storie, le ambientazioni, il carattere dei personaggi riescono a catapultarci in un "mondo" dove le sensazioni e le emozioni ti catturano, e dove spazio e tempo non hanno confini.
Lo scopo di queste "chiacchiere con l'autrice " è proprio quello di farvi conoscere chi si cela dietro queste storie che hanno la capacità di rendere la realtà un posto migliore.
Oggi abbiamo qui con noi l'autrice Simona La Corte, qualche informazione su di lei:
“Simona La Corte nasce il 7 gennaio 1988 e vive nel palermitano. Appassionata di musica e di romanzi rosa, sogna di mettere le ali alle sue storie. “Anima e Corpo” è il suo romanzo di esordio.”
Benvenuta
e grazie per aver accetto di essere qui con noi.
Partiamo
subito con le domande:
Chi
è Simona? Descriviti in tre parole.
Sono
una persona pignola, riflessiva e romantica.
Da
quanto tempo scrivi? Cosa ti ha spinto e quando hai pensato che fosse
arrivato il momento di mettere nero su bianco le storie che
popolavano la tua mente?
Ho
cominciato con i racconti che ci facevano inventare a scuola (alle
elementari), ma il momento esatto in cui ho iniziato a dar vita a
delle trame più elaborate è stato intorno ai sedici anni, quando mi
sono avvicinata al romance. Ciò che mi ha spinto a farlo, è stata
l’esigenza di mettere nero su bianco le mie emozioni.
Qual
è il tuo pubblico ideale? A che lettore pensi quando scrivi?
Penso
a qualcuno che, come me, ami le storie d’amore passionali e
travagliate.
Corrente
letteraria preferita ?
Il
Romanticismo tedesco e inglese.
Che
relazione c’è tra la scrittura e la società, con le sue influenze
letterarie e culturali?
La
scrittura permette di analizzare la società e studiare le relazioni
umane, partendo proprio dalla sfera culturale.
In
che misura gli incontri, o le letture, con altri scrittori hanno
influito nella tua scrittura?
Mi
hanno aiutata a crescere come persona e a maturare il mio stile di
scrittura.
Che
tipo di scrittrice sei? Ti è difficile esserlo?
Scrivo
di getto e poi analizzo. Mi sforzo di elaborare una scaletta da
seguire, ma la storia alla fine fa il suo corso.
È
difficile sopportare la tensione che, inevitabilmente, si crea nel
momento in cui sto lavorando a un progetto: mille dubbi e tante
domande che mi mettono spesso sotto pressione. Poi però penso
all’incoraggiamento che mi danno i lettori e le persone a me care,
e trovo la forza di superarla.
Ti
piace ricevere messaggi dai tuoi fan?
Sì,
mi piace confrontarmi con loro.
La
storia è piena di libri rifiutati dalle case editrici , o di libri
pubblicati e mai compresi sino in fondo dal lettore. Quanto conta,
per te, l’apprezzamento dell’opera e che rapporto hai con i tuoi
lettori?
Per
fortuna ho avuto un buon riscontro con i lettori, che hanno
apprezzato il mio romanzo di esordio. Ciò mi ha incoraggiata ad
andare avanti e a migliorarmi per non deluderli.
Purtroppo,
non sempre si riconosce il potenziale di un libro (e del suo autore)
e questo è un peccato.
Come
vedi il mondo del "romance" tra 10 anni?
Mi
auguro un futuro migliore e un giudizio più positivo di quello che
molti, ancora oggi, hanno nei confronti di questo genere. È vero che
il romance è letteratura di evasione, ma ciò non significa che
valga meno di altri. Anzi, si trovano spesso approfondimenti sulle
tematiche che riguardano la vita quotidiana.
Benjamin
Sander, il personaggio del tuo romanzo d'esordio, è ricco di
sfaccettature, ma non si può far a meno di amarlo sin dalle prime
battute; anche Miranda è una tipa molto forte e risoluta. È stato
facile o difficile per te scrivere di loro?
Benjamin
e Miranda erano ben delineati nella mia mente ed è stato quasi
istintivo scrivere di loro. Penso che la ragione principale sia aver
riversato in essi parte di me stessa.
Abbiamo
appreso tramite i social che stai scrivendo la storia di un altro
personaggio di “Anima e Corpo”, Taylor Wood, il bassista dei
Black Hearts. Puoi darci qualche anticipazione?
Giusto
qualcosina per alimentare la curiosità dei lettori.
Come
in Anima e Corpo, anche in questo romanzo non ho scritto soltanto
dell’amore tra i due protagonisti, ma ho approfondito gli aspetti
più fragili dell’essere umano (scoprirete cosa si cela dietro
l’atteggiamento burbero e taciturno di Taylor e cosa invece nel
carattere esuberante di Carla).
Chi
senti il dovere di ringraziare e perché?
La
prima persona che ringrazio è mia madre che mi ha trasmesso l’amore
per la lettura. All’inizio, preferivo il genere fantasy e thriller,
mentre lei mi ha fatto scoprire un mondo meraviglioso: quello del
“rosa”.
Altre
due persone importanti sono mio marito, che mi ha supportata fin
dall’inizio (e che mi aiuta con le bambine quando ne ho bisogno) e
la mia migliore amica Vincenza, che ha creduto in me.
E
per finire un gioco: se potessi scegliere solo tre libri da
consigliare, quali sarebbero e perché?
“Jane
Eyre” e “Orgoglio e pregiudizio”: due classici intramontabili
che vanno letti.
“Le
affinità elettive” di Goethe, perché descrive in maniera
analitica la componente che noi definiamo irrazionale
delle relazioni umane e dei rapporti affettivi.
Tutti
i romanzi di K. E. Woodiwiss, perché è stata la regina del romance
rosa di ambientazione storica.
(Sono
più di tre, ma non potrei escludere nessuno di quelli citati).
Ringraziamo
Simona La Corte per essere stata qui con noi e per averci dedicato il
suo tempo.

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