RECENSIONE in Anteprima: “La Maledizione” DI Thea Harrison

Titolo: La Maledizione

Autore: Thea Harrison

Editore: Triskell Edizioni

Genere: Fantasy

Data uscita: 30 luglio 2019

Pagine: 130

Sinossi:

L'avventura di una vita potrebbe finire nel caos, ma se si tratta di incontrare il tuo futuro compagno, a chi interessa?

Una novella delle Razze Antiche

Per Olivia, una bibliotecaria specializzata in libri di magia rari, il nuovo lavoro è un sogno che diventa realtà. È stata ingaggiata per far parte della squadra incaricata del trasporto della collezione di libri della strega Carling Severan. Il fatto che la biblioteca si trovi su un'isola misteriosa in un'Altra Terra accresce l'avventura.

Il capo della sicurezza della spedizione, Sebastian Hale, è stanco della sua vita avventurosa e si ritrova attratto dalla tranquilla e bella bibliotecaria. Ma vive un incubo personale. È stato colpito da una maledizione che gli sta lentamente togliendo la vista, e non sa se sopravviverà alle conseguenze.

Ma i forti sentimenti che crescono tra di loro, insieme al turbamento interiore di Sebastian, prendono il sopravvento quando apprendono che c'è un traditore in agguato nella loro squadra di spedizione. Con la politica delle Razze Antiche e una libreria inestimabile in pericolo, dovranno fare affidamento l'uno sull'altra per sopravvivere all’avventura.

Avvertenza: quando una bibliotecaria a cui piace nidificare incontra un gufo wyr che ha sempre vissuto per l'avventura, la loro storia d'amore non sarà effimera...

Recensione:

Questo che ci propone l’autrice è un mini-romanzo facente parte delle ‘Razze antiche’ di cui abbiamo già parlato in altre occasioni. In questo caso la protagonista indiscussa è Olivia, una bibliotecaria specializzata in libri di magia rari che dovrà entrare a far parte della squadra incaricata del trasporto della collezione di libri della strega Carling Severan. Se già il lavoro di per sé è fantastico, ancor di più è il fatto che si debba spostare su un’isola lontana e misteriosa, su un’altra Terra. Il tutto accresce la sua curiosità. Il capo della sicurezza della spedizione è Sebastian Hale, un tipo strano colpito da una grave maledizione che lo sta per rendere cieco completamente ad entrambi gli occhi. La storia d’amore tra i due prenderà una piega davvero passionale, intrinseca di dolcezza ed eros, in cui non mancherà il sesso sfrenato al punto giusto.

- Sai che sei mia, vero? - mormorò Sebastian. – Devi esserlo.  Assolutamente. -

-Certo che sono tua. - sussurrò Olivia. Gli prese il viso tra le mani. –Proprio come tu sei mio- posso non essere una wyr, Sebastian, ma tu sei comunque il mio compagno. -

Era così. Era ciò che aveva bisogno di sentire da lei. Era così saggia. La sua anima lo avrebbe sempre attirato. Deglutì con difficoltà mentre gli occhi gli si riempirono di lacrime.

Il libro della Harrison seppur breve ci ricorda che la magia è davvero pericolosa, soprattutto quella nera che può evocare spiriti malvagi e demoni. Lo stile è naturale, spontaneo, sobrio, colloquiale, non vi sono troppe figure retoriche a parte una sorta di sinestesia dell’animo che rende particolari alcuni tratti del libro. In dieci capitoli si narrano le vicende d’amore e morte, Eros e Thanatos, di un rapporto quasi segreto ma sempre in evoluzione. 

“Avevano un sacco di tempo davanti a loro, e il futuro non era mai sembrato più luminoso o pieno di promesse come in quel momento. 

La fece rotolare sulla schiena e si perse nel baciarla. Il modo in cui modellava il suo corpo per allinearsi a lui, la sensazione della bocca morbida contro la sua, le sue labbra… le sue labbra erano così dannatamente uniche.”

Non vi sono refusi, non vi è macchia d’errore e perciò assegno al romanzo ben cinque abbracci perché stavolta Thea Harrison ha superato sé stessa facendo comprendere al lettore che la bravura di uno scrittore sta anche (e decisamente!) nel saper inventare una piccola storia ma creando grandi personaggi.

La biblioteca è indubbiamente il luogo che incuriosirà il lettore, poiché vi troverà elfi, demoni, streghe, fae di luce e il gufo wyr che ha sempre vissuto per l’avventura. 

Roberta Canu

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