In occasione dell'evento sopra descritto, il nostro blog, ha il piacere di presentarvi alcuni autori che presenzieranno a Roma 8 giugno 2019. Di ognuno pubblicheremo una scheda, grazie a cui potrete conoscerli e quindi contattarli quando sarete all'evento.
Grazie dell'attenzione.
Lo staff
Ecco a voi Daniele Bello
Sinossi:
Daniele Bello
Customer Relations Manager
Toyota Motor Italia
Via Kiiciro Toyoda, 2 00148 Roma
' +39 06.60230250
8 daniele.bello@toyota-europe.com
Ecco a voi Daniele Bello
Sinossi:
Un ragazzotto come tanti, Lucciarelli, durante una recita a scuola, si addormenta in palestra. Quando si sveglia, suo malgrado, si trova catapultato nel mondo descritto da Dante nella Divina Commedia, dall'Inferno fino al Paradiso. Gli autori si divertono, tra gag esilaranti e in chiave moderna come per i "selfie" e le battute sui gruppi metal e i film horror, a riscrivere il più fantastico viaggio nell'Aldilà mai inventato, in versione edulcorata per ragazzi. Il testo contiene appendici che spiegano le principali tematiche in Dante: l'amor cortese; la faida guelfi e ghibellini; la filosofia di Aristotele; il geocentrismo tolemaico e altri approfondimenti per le spiegazioni sia a scuola sia in famiglia. E la Divina Commedia non è mai stata così semplice e divertente! Età di lettura: da 8 anni.
Capitolo I
Selva oscura.
In un tempo ed in un luogo imprecisato di un mondo letterario.
La scena che si para davanti ai nostri occhi ha un che di incredibile: un manto oscuro avvolge l’orizzonte visivo di un panorama irreale, dominato da un bosco magico e sconfinato; un ragazzo dall’aria dinoccolata si muove goffamente, nel vano tentativo di trovare l’uscita.
“Ma dove cavolo sono finito. Dai, rega’… fatela finita con questo scherzo idiota; accendete la luce che non vedo un tubo! Mi devo arrabbiare? Oddio… e quelle tre bestiacce da dove saltano fuori? Ho capito che l’oroscopo stamattina mi diceva di stare attento alle insidie e ai pericoli della giornata: questo però mi sembra veramente troppo. Aiuto! Qualcuno mi aiuti!”.
“Perché urli? Sono solo un leone, un lupo e una lonza”.
“Chi ha parlato? E poi che stai dicendo? Io la lonza me la mangio con gli spaghetti alla carbonara!”
“Scostumato e stolto! Quella è una… com’è che dite voi moderni? Una lince”.
“Adesso è molto più chiaro. Ma ora che ci penso? Chi sei tu? E poi, conciato in quel modo… da dove salti fuori, da una festa in maschera?”.
“La domanda è pertinente. Io sono Virgilio”.
“Ah sì… pure Ortecchi fa Virgilio a teatro”.
“Io sono Virgilio, il sommo poeta”.
“Chi… quello vero? No, no! Aspetta un momento, non facciamo scherzi. Su dai, rega’… adesso basta, veramente. Sono stufo de ‘sta pagliacciata”.
“Allora proprio non vuoi capire: sono la tua coscienza”.
“La mia coscienza? Ma che scherzi? Mai visto una coscienza in vita mia”.
“Questo lo so bene. Talvolta le coscienze hanno un modo loro di presentarsi. E non mancano mai di un pizzico di ironia”.
“Non voglio sentire parlare né di coscienza, né di altro; ci siamo capiti? E poi parla come mangi che non capisco niente di quello che dici!”.
Mentre si svolge questo dialogo surreale tra un povero studente spaurito e la sua coscienza, apparso nelle vesti di un dotto poeta dei tempi antichi, il sole fa capolino tra le colline, illuminando con la sua luce tutto il paesaggio; la selva oscura non sembra più così spaventosa. Nel mentre, il personaggio presentatosi come Virgilio si schiarisce la voce.
“Va bene: mi abbasserò al tuo vile rango. Proprio non ricordi nulla di quello che è successo poco fa?”.
“Io so soltanto che in aula magna c’erano le prove con la prof di lettere; io me la sono svignata alla chetichella e sono andato a stendermi sui tappetoni in palestra. Adesso ho capito! Mi sono addormentato e per fortuna è solo un sogno!”.
“Si, è vero. È un sogno: ma è un sogno magico. Tu rimarrai per sempre prigioniero dentro questa selva oscura, guardato a vista dalle tre fiere, a meno che...”.
“’A meno che? Coso, mi rispondi?”.
“Mi chiamo Virgilio, grazie!”.
“A’ Virgì, non farmi sbroccare; che se mi parte l’embolo, ti faccio vedere io, altro che coscienza e bestiacce! A proposito, sicuro che non attaccheranno?”.
"Embolo, sbroccare… non conosco il significato di queste parole. Comunque per ora puoi stare tranquillo. Però… Se vuoi uscire da questo luogo selvaggio, ti conviene iniziare un altro viaggio”.
“Sarebbe a dì?”.
“Sarebbe a dire che potrai risvegliarti da questo incubo solo dopo che sarai riuscito a percorrere un viaggio per tutto l’universo dantesco”.
“Ma questo è un ricatto! Un sequestro di persona!”.
“Chiamalo come vuoi. Ma questo non sposta di una virgola quello che ti ho detto. Allora, vieni con me o rimani qui?”.
“Senti… facciamola finita e dimmi dov’è l'uscita”.
“Ah, ma sei proprio zuccone allora! Te lo ripeto: potrai uscire solo quando avrai esplorato tutto l’Inferno, il Purgatorio e il Paradiso. Allora che fai, vieni?”.
“No! Io da qua non mi schiodo”.
“Va bene, fai come vuoi. Buona permanenza”.
“Virgì, che fai? No, aspetta… stavo a scherza’! Arrivo! Ma tu guarda, tutte a me capitano”.
“Bene. Vedo che cominci a ragionare. In marcia, ora. Le porte dell’Inferno ci stanno aspettando”.
“Vengo, vengo. A proposito… le bestiacce rimangono qui?”.
“Certo! Loro rimarranno qui per molto tempo ancora, sino a quando il veltro non le farà morire con dolore”
“Il veltro? Che roba è questo veltro?”.
“Non ne ho idea. I critici non sono ancora riusciti a dare una risposta. Ragion per cui… non perdiamo altro tempo. In marcia. Saluta le fiere e andiamocene”.
“Le tre fiere, già. A proposito: che mi rappresentano, questi animali qui?”.
“Facile: la lussuria, la superbia e l’avarizia. Che altro?”.
“Già. Pure io, che domande…”.
“E allora muoviamoci, zucca vuota. Ho l’impressione che questo viaggio sarà più duro del previsto”.
Allor si mosse, e io li tenni dietro.
Daniele Bello
Customer Relations Manager
Toyota Motor Italia
Via Kiiciro Toyoda, 2 00148 Roma
' +39 06.60230250
8 daniele.bello@toyota-europe.com
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