RECENSIONE : Il corpo che indosso di Donatella Ceglia

 


 

 


Titolo
: Il corpo che indosso

Autrice: Donatella Ceglia

Editore: Triskell Edizioni

Genere: Narrativa - Contemporaneo

Data di pubblicazione: 25 novembre 2022

Collana Rainbow

Autoconclusivo 

Formato: Ebook €4,99  Cartaceo €14,25

 


 

 

TRAMA

 

Elia, undici anni, non ha un posto nel mondo e non si sente a proprio agio nel suo corpo. Criticato dai genitori per non essere il perfetto figlio maschio che si aspettavano e affascinato dai vestiti di sua sorella, diventa facile vittima dei bulli.

Solo Gio, un compagno di scuola selvaggio e ribelle, trova il coraggio di difenderlo e lo invita a casa sua: un appartamento pieno di stoffe e ricordi, in cui l’aria è pervasa dal profumo di lavanda degli abiti di Libera, l’amorevole nonna del ragazzo. L’appartamento diventa ben presto un rifugio per Elia, in cui trova l’affetto e la comprensione che altrove gli vengono negati.

Passano gli anni, il rapporto tra Elia e Gio si evolve. I due ragazzi diventano uno l’estensione dell’altro, si alimentano del loro legame simbiotico, si indossano a vicenda come i vestiti che Elia tanto ama e con cui esprime se stesso.

Quello che li unisce tuttavia non basta. Il mondo preme sulle pareti dell’appartamento e reclama attenzione, mescolando ciò che si trova dentro con ciò che c’è fuori, tanto che i due giovani prendono strade diverse e la separazione sembra inevitabile.


BIOGRAFIA AUTRICE

Donatella Ceglia nasce a Milano nel 1990. Lettrice accanita da quando ha imparato a distinguere le lettere, scrittrice involontaria sin da bambina – quando immaginava terribili assassinii fra le bambole e i pupazzi – e disegnatrice per emulazione genitoriale più che per natura. Nel 2017 pubblica la raccolta di racconti Macerie Umane, nel 2018 il romanzo breve Denti e ossa, carne e sangue, entrambi in self publishing.



Cosa si prova ad essere indefinito in un mondo che richiede, continuamente, di definirsi, di scegliere da che parte stare, di darsi un’etichetta? Questo è l’eterno tormento del protagonista di questo romanzo, Elia. Troppo timido e poco virile per farsi amici maschi, ma non abbastanza femminile per integrarsi nel gruppo di amiche della sua gemella Eleonora. Bullizzato dai compagni a scuola, incompreso dalla sua famiglia a casa, costretto a mettere sempre una maschera. Tutto cambia a partire dall’incontro fortuito con un peculiare ragazzino, Gio. Dopo averlo difeso da un gruppo di ragazzini, lo tratta immediatamente come se si conoscessero da una vita. Ed è proprio grazie a lui che conoscerà Libera, e per la prima volta si ritroverà in un luogo in cui può essere sé stesso senza timore di essere giudicato. In pochissimo tempo, il piccolo e accogliente appartamento di Libera diventerà il suo posto sicuro, una casa più di quanto la sua non sia mai stata.

La scrittura fluida e delicata dell’autrice fa da perfetto contorno a questa storia di amicizia, amore, crescita, ma soprattutto di autodeterminazione. La narrazione si sposta tra passato e presente, sempre dal singolare e tormentato punto di vista di Elia. Le sue emozioni sono descritte in modo poetico, vivido e nonostante la sua sia un’esperienza emotiva comunissima, non è affatto difficile entrare in sintonia con lui.

Il rapporto tra Gio ed Elia si rivelerà duraturo, per quanto altalenante, in costante evoluzione, proprio come loro. Due bozzoli, pronti a diventare farfalle uniche e differenti perché loro due sono come il Sole e la Luna, opposti, seppur complementari, essenziali l’uno all’altro. Ho amato leggere dei loro battibecchi, incomprensioni e piccole liti, che però si risolvevano sempre in breve tempo, perché non riuscivano a stare lontani, come due calamite. Una cosa curiosa è anche l’inevitabile intervento della vita che fa allontanare anche le anime più affini, ma che alla fine in qualche modo le fa sempre ritrovare.

Indiscutibilmente, il mio personaggio preferito è Libera. Una donna forte e indipendente, saggia e affettuosa, la mamma e la nonna di cui tutti avremmo bisogno nei momenti difficili perché il suo abbraccio risolve qualsiasi cosa. Il modo in cui, con il suo sguardo, lei vede e capisce le anime di chiunque entri nella sua casa e faccia di tutto per farlo sentire accettato mi scalda davvero il cuore. In un mondo di pregiudizi, chi non ne ha è una pietra preziosa, ed è così che io vedo Libera. D’altra parte un nome, una garanzia, visto che il nome di ogni personaggio di questo romanzo ha un significato peculiare e distintivo. Avrete imparato, ormai, quanto io sia un’amante di questi piccoli dettagli che, a mio parere, sono quelli che fanno emergere il tratto unico degli scrittori, quello che li distingue da tutti gli altri. E dopo aver letto questo libro, sono certa di aver incrociato la mia strada con un’autrice ottima, ma soprattutto unica.

Concludo la recensione, consigliando questo libro agli amanti dei romanzi di crescita, di viaggi alla scoperta di sé stessi, di amicizie speciali e di anime uniche. Spero lo apprezzerete quanto me.

Buona lettura!

dalla vostra lettrice e recensitrice

 Penny 



Ringraziamo la casa editrice e l’autrice per la copia digitale

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