BT/RT - Un amore incancellabile - Tappa Attesi Prossimamente - Daniela Tess


 Articolo 18 luglio
Attesi prossimamente
Eccomi qui a parlarvi delle prossime novità che mi riguarderanno. Innanzitutto, chi ha letto la trilogia saprà che sono rimasti in sospeso i destini di alcuni protagonisti minori tra i quali Alden, il dottore innamorato di Eve, Charlotte, la quartogenita dei Tresham ed Emily, sua cugina. Ognuno di questi personaggi mi spinge a scrivere la sua storia; ho diverse idee anche se devo trovare il tempo di metterle per iscritto. I riscontri delle lettrici sono stati molto buoni, in tantissime mi hanno scritto soprattutto per Marcus e Charlotte e credo di doverle accontentare. D’altronde neanche a me piace lasciare le cose in sospeso, mi piacerebbe che questi tre personaggi, importanti per i protagonisti della trilogia, avessero un lieto fine. Si tratta di eroi ed eroine a cui il lettore si è affezionato e che, a mio parere, hanno ancora molto da dire.





Camille e Alden
«Milady, mi concedereste l’onore del prossimo ballo?» Un silenzio imbarazzato accolse le sue parole. Le ragazze che erano con lei lo guardarono scioccate. Si pentì della sua proposta. Non era nei Docks dove non esistevano stupide formalità. Era in un salone da ballo di una dimora ducale. Non conosceva quella donna e avrebbe dovuto esserle adeguatamente presentato. Cosa aveva combinato? Osservandola meglio, si accorse che era coetanea di Eve, troppo giovane per lui. Ormai il danno era fatto. Non poteva revocare quell’invito. Guardò negli occhi di quella dama e vide un lampo di curiosità. Ma fu un attimo; quello sguardo si chiuse e diventò freddo come il marmo. Più tardi fu sicuro di essersi immaginato quel lampo d’interesse. La giovane donna non accolse le sue parole come aveva sperato. Lo guardò appena, dalla punta dei capelli a quella delle scarpe leggermente consunte e dell’abito ordinario. Si fece aria con il ventaglio, agitandolo con forza, mentre parlava con le sue amiche ma si rivolgeva in realtà a lui.
«Pensavo che i Tresham avessero maggior buonsenso, credevo che avremmo trovato la migliore aristocrazia d’Inghilterra e invece trovo deplorevole la loro abitudine d’invitare i poveracci. Se vogliono mescolarsi alla plebe non dovrebbero coinvolgere anche chi non ne vuole sapere». Detto così, si girò e lo lasciò lì, come un idiota, mentre si allontanava accompagnata dalle risate sciocche delle altre due nobildonne. Alden si sentì umiliato e ferito. Ben gli stava. Non doveva dimenticare quanto potessero essere crudeli quelle persone. Credeva di essere tra amici ma non erano tutti come Eve e la sua famiglia. La maggior parte di loro erano lupi travestiti da agnelli. Si sistemò il fazzoletto da collo, che ora sembrava stringerlo. Prese un’altra coppa di punch e si avviò verso la terrazza, fingendo indifferenza. Avrebbe aspettato un altro po’ e poi se ne sarebbe andato. Non c’era alcun motivo per restare lì, se non rendere felice Eve. Rimase fuori, al fresco e riacquistò un po’ di pace. Una cieca rabbia crebbe in lui al pensiero di quella donna cattiva che aveva voluto umiliarlo. Poteva benissimo rifiutare il suo invito ma con altre parole. Non c’era motivo per cui dovesse essere così meschina. Sperò di non incrociarla mai più altrimenti
 avrebbe dimenticato le buone maniere e le avrebbe dato una bella lezione. Non temeva i nobili, non si sentiva inferiore a loro.





Charlotte e Marcus
Lei si lisciò il vestito nuovo, ancora più nervosa. Inizialmente due uomini girarono l’angolo; tutti si alzarono e lei non poté vedere bene ma attese con pazienza il suo turno. Il cuore intanto le galoppava velocissimo nel petto e la pelle del viso le scottava. Come l’avrebbe trovata? L’avrebbe riconosciuta? E lei a lui? Sperava che la trovasse affascinante. Da dove le veniva quell’idea assurda? Era una sciocca! Era suo fratello dopotutto. Ma intanto cercò di mettersi diritta e di avere un atteggiamento maturo, elegante e quasi indifferente, come ogni signorina di buona famiglia doveva avere. Finalmente lo vide; la folla davanti a lei si diradò e si accorse di quando la notò; girò gli occhi scuri verso di lei. Un lampo di riconoscimento glieli fece sgranare. Lei arrossì, con la salivazione a zero. Era Marcus ma non lo era. Innanzitutto era molto più alto, muscoloso; aveva un viso dove erano comparse delle sottili rughe d’espressione. La guerra aveva lasciato segni di stanchezza sul suo viso; lei ricordava un ragazzo, si ritrovò a fissare un uomo. Anche lui la fissava, non le staccava gli occhi di dosso. Si fece coraggio e gli si avvicinò; era assurdo sentirsi così piena di vergogna per suo fratello. Lui non le sorrideva ma la guardava serio, con occhi che sembravano bruciare. Non sapeva interpretare quello sguardo. Sembrava quasi che non fosse felice di vederla. Ma forse era solo stanco. Vide che stava parlando con Stephen che lo aveva accompagnato; si erano congedati insieme. Gli si avvicinò, piano e poi, finalmente, era accanto a lui. «Ciao Marcus, come stai?»
All’inizio non diede segno di averla sentita. La percorse tutta, sempre con quello sguardo famelico, strano; poi, si ridestò, come da un sogno. «Ciao Charlotte, ti trovo bene. Sei davvero... cresciuta. Sei bellissima». Lei arrossì di piacere a quel complimento e si accorse che era proprio per riceverlo che si era vestita con cura quel giorno. «Ormai non sono più la ragazzina petulante che ti inseguiva dappertutto; ho diciotto anni e sto per debuttare». Cercò di ridere e sdrammatizzare una situazione che la metteva a disagio.
«Già, nostra madre me lo ha scritto. Non hai più nulla della bambina, hai ragione». Glielo disse quasi con tristezza.
Lei non comprendeva perché fosse di umore così cupo.
 




 
 Emily e Stephen
«Beh, non so ancora fino a che punto possa fidarmi di voi, ma ho visto che siete un uomo che ha delle qualità, molte qualità. Siete buono, generoso, disponibile, spiritoso».
Lui rise. «Piano con questi complimenti, non esagerate o penserò che parliate sul serio».
Si girò, indispettita. «Se volete faccio la lista anche dei vostri difetti; quella è interminabile».
Stephen rise di gusto, passando con disinvoltura a quel tono confidenziale che la faceva rabbrividire. «Touché, mia cara. Oh Emmy, è impossibile annoiarsi con te, davvero. Mi fai sentire vivo, allegro, mi diverti, mi provochi; non mi stanchi mai».
Lei abbassò gli occhi, pensierosa. Sapeva che si stava andando a infilare in un tunnel senza uscita; temeva quello che lui le faceva provare; come sua cugina provava dei sentimenti assolutamente irragionevoli per l’uomo più sbagliato che potesse esserci.
Non so ancora se saranno romanzi lunghi e brevi, ma scuramente arriveranno nel 2023. Posso anticipare che non scriverò più trilogie non autoconclusive. Ogni coppia avrà un suo libro all’interno del quale le vicende troveranno realizzazione e termine.
Arriverà, sempre tra il 2023 e il 2024 un romanzo vittoriano, i cui protagonisti saranno Jack e Violet; li abbiamo conosciuti giovanissimi in Un Amore Incancellabile ma hanno già un racconto a loro dedicato, Diamante, che si trova nella raccolta “I racconti di un amore proibito”. Jack e Violet saranno una coppia molto particolare; se da una parte l’incipit potrebbe somigliare a quello di Marcus e Charlotte, sono cresciuti nella stessa famiglia come fratelli seppur non condividano una sola goccia di sangue, la loro strada sarà completamente diversa. Daranno vita a una storia con molto angst, forbidden, inizialmente anche con sfumature di hate to love. Il loro racconto ha ottenuto ottimi riscontri, spero di confermarli con un romanzo che vorrei potesse sorprendere i lettori.




  
   «Tuo padre mi ha adottato, siamo fratelli».
Lei si voltò, furiosa, desiderosa di negare quella verità .«No, non lo siamo. Siamo stati semplicemente dei compagni di vita, per un po’ ma ora che siamo adulti, ognuno può andare per la sua strada. Occupati di Emmaline e lasciami in pace. Nessuno può costringermi ad amare una persona con cui non esiste alcun vincolo, né di sangue, né di altro».
Lui rise, amaramente. Sapeva di averlo ferito profondamente ma non era riuscita a farne a meno.
«Non importa quello che dici, Violet, noi siamo comunque legati. Un giorno lo capirai anche tu e quel giorno non è lontano. Intanto, mentre aspetto che tu cresca e smetta di giocare alla ragazzina viziata e frivola, veglierò su di te e ti proteggerò, anche se mi odi, anche se non mi vuoi, anche se la mai presenza ti infastidisce. Non ti libererai facilmente di me, sono nella tua vita, che ti piaccia o meno e ti dirò di più: ti impedirò di sposare quel libertino di David Stanley».
A fine 2022 potrebbe vedere la luce invece il romanzo dedicato a Philip, il fratello cattivissimo di Alyce, protagonista della prima trilogia; alla fine del terzo romanzo di Un Amore Proibito molte lettrici mi chiesero un sequel sulla sua coppia e su quella di Adrian e Arianne. Philip è stato un cattivo molto odiato, la sua anima nera è irrecuperabile. La scommessa è di renderlo tanto amato quanto è stato odiato. Sequel che potrebbe arrivare in autunno mentre a Natale, chissà, magari i Tresham decideranno di inviarci un biglietto di auguri e forse potremo sbirciare nelle loro vite e vedere come proseguono le storie d’amore di Eve e Richard, Simon e Celeste.





 Philip
 «Io sono stato il colpevole di tutto, il vero vigliacco. Io ho tradito te e i miei voti, anche se nel cuore ci sei sempre stata tu. Io ho cercato oblio nel gioco, di annullarmi nei facili piaceri, di dimenticarti...e dimenticarmi. Eppure, un filo sottile, invisibile ma forte come la tela di un ragno, mi ha sempre tenuto legato a te. Anche quando partivo, tornavo sempre qui. Pensavo fosse una maledizione, una catena; tante volte ho immaginato di andarmene senza voltarmi indietro. Eppure tu mi riportavi sempre a casa. Non ho mai avuto una vera casa, prima di te. Posso dire che tu sei la mia casa Jane. Ovunque sarai, lì sarà la mia dimora. Ovunque vorrai, sarò con te».
Infine ho almeno altri tre progetti completamente diversi dai Tresham, due di questi legati alla scrittura di generi lontani dallo storico. Sarà una bella sfida per me e spero di essere all’altezza.
Ringrazio tutti coloro che mi seguono e mi sostengono, in primis i blog che hanno partecipato al RT e al BT. Il vostro supporto è fondamentale! Spero di aver soddisfatto le curiosità di qualche lettrice e di aver anche stimolato qualcuno a leggere le vicende di questa famiglia Tresham, particolare, scandalosa ma nobile, unita e sorprendente.











 

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