TITOLO: FrostBurn – Vicino al Cuore
AUTORE: Mary Durante Autrice
CASA EDITRICE: Self publishing
GENERE: Romance Fantasy MM
Sinossi:
Si può odiare la stessa persona per cui avresti dato la vita?
Passato.
Territorio dei Ravik.
Kairan ha dodici anni quando risveglia il potere del ghiaccio e diventa un Portatore.
Lucien ne ha tredici quando trova qualcuno in grado di capirlo, che riesce a vedere oltre le sue cicatrici e il suo potere.
Presente.
Palazzo reale.
Per Kairan doveva essere una missione come tante altre. Uccidere il Reggente, far perdere le proprie tracce, ottenere la ricompensa. Nulla di impossibile, almeno fino a quando a sbarrargli la strada non trova un Portatore del fuoco che conosce fin troppo bene: Lucien, l’uomo che più di ogni altro gli si è insinuato tra i pensieri e ha plasmato la sua esistenza.
È specchiandosi in quegli occhi cremisi che ogni sua certezza crolla e capisce di non poter evitare uno scontro, a costo di vedere ridurre in cenere il proprio mondo.
Perché il passato che condividono non è mai stato dimenticato, nemmeno dopo che l’odio ne ha corrotto tutti i ricordi, tutte le risate che si sono scambiati, tutti i baci.
E Lucien non se ne andrà senza aver avuto il suo sangue.
Recensione:
Dopo quel primo bacio, Kairan si era aspettato che Lucien pretendesse un impegno, un giogo a cui gli sarebbe stato così facile opporre un rifiuto e poi una fuga, in nome della propria libertà. Invece non gli aveva chiesto nulla. Era tutto come prima, solo che ogni tanto sentiva un respiro caldo contro le labbra e quel sapore familiare si appropriava della sua bocca. O, altre volte, Lucien si fermava appena prima del bacio, una tentazione a pochi centimetri dal suo viso, che gli faceva ribollire il sangue quasi avesse usato l’Exous su di lui per bruciarlo dall’interno.
Avevo appena iniziato la lettura di FrostBurn, quando io e Mary Durante ci siamo scambiati questi messaggi su Facebook:
Mary: Spero che ti stia piacendo
Io: Tesoro ci sono tutti i presupposti, poi i tuoi estratti mi danno tanta soddisfazione per cui mi cullo beata che sarà un'altra storia che amerò.
Mai parole furono più vere, a fine lettura sono talmente elettrizzata che faccio difficoltà a scrivere, Mary è una tra le autrici di genere MM di cui ho letto tutto e ogni sua storia mi ha catapultato in un mare di emozioni che a volte fatico ad esprimere.
La sua scrittura, sempre perfetta e fluida, trasporta il lettore in ogni luogo in cui si svolgono le vicende dei suoi protagonisti.
Con Kiaran e Lucien le ambientazioni fantasy non fanno altro che accentuarne la bellezza e la curiosità di come il tutto si evolverà, se a questo aggiungiamo due ragazzi che hanno avuto un trascorso e dopo 6 anni si trovano a lottare tra loro allora abbiamo il mix perfetto.
Kiaran vi farà innamorare con la sua algida bellezza che sa di neve e di inverno, ma non potrete fare a meno di amare anche Lucien con i suoi caldi occhi cremisi e il calore che emana ogni volta che Kiaran gli è vicino.
Una lettura che non potete perdere perché avvince, coinvolge e fa battere il cuore.
Kiaran si farà odiare ad un certo punto della lettura, ma sono riuscita a perdonarlo quando ho capito le sue ragioni.
Lucien è stato il mio punto debole, anche quando l’odio è l’unico sentimento che lo anima, dentro di sé è rimasto vivo il ricordo di baci, carezze e soprattutto l’ebbrezza dell’inverno e il candore della neve.
Lucien ricercò le sue dita.
«Ha importanza, finché siamo assieme?»
Gli strinse la mano, sentendo il suo calore propagarglisi lungo tutto il braccio, fino al torace, fino a dove quel muscolo batteva, ricordandogli che anche un figlio di nessuno traditore e spietato aveva un cuore.
«No.»
Solo leggendo FrostBurn, chi leggerà questa mia recensione, potrà capire il perché di queste parole che non fanno altro che dare conferma a ciò che ho sempre pensato: Mary emoziona con ogni parola, ogni sguardo, ogni tocco.
Buona lettura, alla prossima
5 strameritate coccole
Saluinadia
Concordo pienamente. Terminato da poco, sto ancora fibrillando. Bellissimo, emozionante, coinvolgente, non ho parole per esprimere le emozioni che mi ha trasmesso e che mi pervadono ancora.
RispondiEliminaE su quella nave, alla fine, mi sembra di essere salita anch'io per continuare l'avventura.