Titolo:
Nero Corvo
Autore:
Chiara Casalini
Editore:
Dark Zone edizioni
Genere:
Fantasy
Data
di pubblicazione: 14 febbraio 2022
Serie
o autoconclusivo: Autoconclusivo
Formato
e-book: 2,99 euro
Trama:
Recensione:
Si
dice che i corvi facciano da tramite tra il mondo dei vivi e quello dei morti,
e forse è per questo che affascinano le creature dotate di spiccata sensibilità
e di amore per il gotico.
Parlando
di questo romanzo, in cui il corvo, ovvero Heréin, è il protagonista assieme a
Sofia e a Christian, in una storia che si apre come una fiaba dark, posso dire
che mi ha coinvolta dall’inizio perché quell’allure misteriosa, il cimitero e
il rapporto particolare che Sofia da bambina aveva già con il corvo e la sua
empatia per il mondo animale sofferente, mi hanno fatto davvero amare
moltissimo questa storia che commuove e insegna a apprezzare ciò che si ha e in
più insegna a credere nell’amore vero che può avere mille sfaccettature e mille
volti.
Mi
sono piaciuti molto i flashback e anche i momenti bellici in cui Heréin è
coinvolto nelle battaglie sanguinose, assumendo sembianze umane.
Ho
davvero provato pena per questo povero corvo che impazzisce per Sofia,
la sua stella, come la chiama lui, e sapendo che il loro è praticamente un
amore impossibile ma forse proprio per questo destinato a durare per sempre
perché va oltre le convenzioni e ogni vicissitudine straordinaria, mi sono
immedesimata nel loro mondo, ho vissuto appieno ogni loro problema, ogni
distacco.
La
distanza di un amore lontano, che è praticamente assurdo da concepire dato che
lui è un corvo e lei apparentemente una semplice umana… ma ovviamente l’autrice
ha creato suspense e ha reso non troppo semplici giustamente degli intrighi che
troverete man mano che il romanzo prenderà una piega sempre più potente, come
una vera e propria fiaba gotica.
Chi è in realtà Sofia, e perché il corvo ne è così tanto innamorato fin dal principio? E inoltre… Christian è davvero un umano a tutti gli effetti e destinato a stare con Sofia, oppure le cose si invertiranno irrimediabilmente e vi sarà una sorta di teatro degli equivoci?
“Volse lo
sguardo al muro di cinta della costruzione che si ergeva accanto. Aveva appreso
che in quel luogo gli umani facevano riposare i loro cari dopo la morte. Ancora
non riusciva a capirne il motivo e si ritrovò a saltellare sul ramo per
sporgersi verso il cimitero.”
“Heréin
reagì, urlò, ma tutto quello che gli uscì dal becco fu un misero verso
gracchiato e stridulo, che lo fece infuriare. Ciononostante, la bimba si girò
con un’intensità che lo gelò. Pochi istanti e lei gli sorrise.”
Nel
romanzo ci sono elementi fantasy non indifferenti, dettagli stupendi e
minuziose intelaiature oniriche che rappresentano il mondo sofferente di Sofia
ma anche del Nero Corvo, da sempre in guerra con i Drago Sangue.
Come
si fa a resistere al fascino di questo libro? Semplicemente è impossibile!
È impossibile non leggerlo
tutto dall’inizio alla fine e non gustarne ogni minima parte, ogni pagina,
perché è davvero unico nel suo genere. L’autrice è capace di leggere nell’animo
della gente, a mio avviso, e di andare “oltre” quel velo chiamata apparenza, ci
invita a prendere in mano la vita e schiudere ogni porta blindata, cullandoci
nei sogni, in quel mondo pazzesco onirico in cui non vi è traccia di realtà e
la fantasia non è più prigioniera.
Il mistero che avvolge la
storia la rende bellissima e consigliabile a chiunque, anche ai più giovani, sia
perché molti di loro dovrebbero ancora imparare il rispetto per la natura e per
le sue amabili creature, e sia perché troppo spesso si perde il valore del vero
amore, che invece, come in tutte le storie vere che si rispettino, deve essere
sempre posto al centro di tutto.
Mi sento di dire che non vi è
solo bellezza di contenuti in questo romanzo, ma vi è la purezza delle azioni
compiute soprattutto dai personaggi più rilevanti. È come se fossero
evanescenti a volte, forse per via della parvenza onirica, forse per via della
delicatezza con cui la scrittrice si pone di fronte ad un genere letterario che
a volte rischia di essere sia ripetitivo se non intessuto a dovere o
addirittura contorto.
Voto in coccole: 5
Firma del recensore: Roberta
Canu
*Ringraziamo l’autrice e la
casa editrice per la copia digitale*
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