Titolo: Nella vita e in amore… Tutto può succedere
Autore: Barbara Scotto
Genere: Romance contemporaneo (o commedia
romantica)
Pagine: 370
Data di pubblicazione: 23 gennaio 2022
Kindle Unlimited: sì
Pov: terza persona
Nato come autoconclusivo, ne è stato
scritto un seguito.
Trama:
Dialoghi
guizzanti, scene brillanti e personaggi ai quali non ci si può non affezionare,
accompagnano il lettore, con intelligente ironia, lungo l'evoluzione delle
“Graziati” e di tutti i fortunati, o sfortunati, che orbitano nel loro mondo.
Biografia
Barbara Scotto è nata e vive a Monte Argentario. Ha due figlie, con le
quali condivide complicità e conflitti, e due cani. Una passione smodata per la
lettura e la scrittura, che vede come una sorta di vita parallela, adora il
romance sia storico che contemporaneo e ha scritto diversi romanzi in entrambe
le ambientazioni, fra cui lo storico "Un tramonto dopo l'altro".
Vincitrice di alcuni premi letterari, collabora
come recensionista con il blog letterario A libro Aperto.
Non so se servano anche i contatti:
Facebook https://www.facebook.com/BarbaraScottoAutrice/
Instagram https://www.instagram.com/barbara_scotto_autrice/
Sito internet www.barbarascotto.it
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Estratti.
«Siamo in motorino. L’hai detto
tu che rischiamo di romperci l’osso del collo se…»
«Lo facciamo per Angelica!»
Jenny sgranò gli occhi, non
proprio d’accordo che crepare fosse il modo migliore per far capire alla
sorella che bastardo fosse il suo fidanzato, ma poi si lasciò, almeno in parte,
contagiare dalla smania della gemella. «E va bene, però guido io!»
«Presto allora» la incitò Beky
gettando lo zaino nel bauletto.
«Calmati! Spiaccicarci
sull’asfalto non aiuterà di certo nostra sorella.»
«E nemmeno perdere tempo
potrà aiutarla!» protestò ancora l’altra salendo sul motorino dietro di lei.
«Hai degli occhi incredibili,
lo sai? Un colore indefinito, unico. E la bocca poi… Dio che labbra! Darei le
mie tette per poterle baciare. Sai che è da tantissimo tempo che non bacio un
ragazzo? E pensa, sono ancora vergine a ventitré anni! Da non credere. Ma con
te ci farei un pensierino, altroché!» ridacchiò avvicinandosi di più. «Allora,
che ne dici, me lo dai un bacio?»
Lui scoppiò a ridere. «E poi
sarei io il molestatore!»
«Be’, ti ho già detto che
se lo fossi stato, non mi sarebbe dispiaciuto» disse lei a uno sputo dal suo
naso, tanto che lui dovette schiacciare il capo all’indietro contro il
poggiatesta per poterla guardare negli occhi
«Un angelo mi ha dato uno strappo
sulle sue ali voluttuose» disse con espressione trasognata.
«Non si tratterà ancora della
volante dei carabinieri, vero?»
Jenny si mostrò risentita. «Ma
no! Certo che no! Anche se, a dire il vero, a un certo punto sono comparsi
anche loro nel mio sogno.»
«Sogno? Ma di che cosa stai
parlando?»
«Non vedi che è ubriaca?
È ovvio che straparla»
Pervasa da un improvviso
formicolio, Jenny smise di divincolarsi. Non osò guardarlo negli occhi perché
temeva ciò che lui avrebbe potuto scorgere nei suoi. Era una minaccia, o una
promessa? In quel momento non le importò. Sollevando il viso si perse in quegli
occhi grigi che la guardavano come mai avevano fatto prima d’allora. Fu in quel
momento che si arrese: a lui e a quello che provava.
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