REWIEW PARTY RECENSIONE: La luna alla finestra di Vanessa Vescera



Titolo: La luna alla finestra 

Autore: Vanessa Vescera 

Editore: More Stories

Genere: Romanzi rosa

Data di pubblicazione: 18 Ottobre 2021 

Serie o autoconclusivo: Autoconclusivo 

Formato ebook: 2,99 euro 

Cartaceo euro: 12,99

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TRAMA

Marzo 2020. Nell’atmosfera sospesa di una Bologna svuotata dai decreti per la salute pubblica, ad Alessandro rimane un unico sfogo: la sua arte, il disegno.
Ma la mano che si muove senza sosta ogni sera per tratteggiare rabbiosamente la città e i suoi fantasmi non basta a salvarlo da se stesso, da quei pensieri e da quei ricordi che rischiano di risucchiarlo nel vortice dei suoi sensi di colpa.
Finché una luce dalla finestra di fronte gli rivela un’altra presenza, una donna, una speranza. La possibilità di spezzare la propria solitudine.
Basterà unire due solitudini per costruire un ponte che sia in grado di superare ogni paura?
Nemmeno Selene, dall’altra parte della strada, ha la risposta. Per lei, che ha già perso molto nella vita ed è risoluta a difendere i propri affetti a ogni costo, Alessandro è dapprima un intrigante enigma, poi l’uomo che, con il suo sguardo penetrante, la spia mettendo in subbuglio pensieri ed emozioni.

In un’epoca in cui è impossibile anche solo sfiorarsi, possono due persone tanto diverse innamorarsi davvero?


 

RECENSIONE

Una storia delicata, che si apre lentamente come lo sbocciare romantico di un fiore. E ogni capitolo avrà il nome di un fiore, dalla comune rosa, fino ad arrivare a termini particolari di derivazione latina che danno al libro un’immagine fragrante e austera, ma allo stesso tempo nella sua nobiltà vi è semplicità e anche dolore.

Mi viene in mente una frase che ricorre spesso nella poesia, e che si rifà appunto alla rosa e al fatto che non la si può odiare solo perché ha le spine. Ecco, proprio da questo punto voglio trovare l’aggancio per parlarvi di Alessandro, uno dei protagonisti indiscussi, assieme a Selene, del romanzo “La luna alla finestra”, che già dal titolo fa pensare all’amore, alla notte incantata e al romanticismo più incantevole che ci si possa aspettare.

“Mi volto verso la sua finestra. La schiena poggiata al muro come me, il viso rivolto dalla mia parte e non leggo compassione o pietà nei suoi occhi, solo una grande forza ed empatia.”

Come dicevo, Alessandro è un artista, ma è molto solo, non ha una ragazza, non ha nessuno che si occupi di lui e infatti non riceve mai visite. Potrebbe sembrare musone, potrebbe sembrare addirittura una persona strana e da cui tenersi volentieri alla larga per paura che sia anche pericoloso, ma in realtà Alessandro ha paura di vivere.

Sì, ad Alessandro inoltre manca una cosa veramente importante, che non ha mai bussato al portone di casa, ovvero la speranza.

La stessa speranza che invece riesce all’improvviso a scorgere in una ragazza più piccola di lui, ma di cui all’inizio non sa niente, nemmeno l’età, eppure abitano uno di fronte all’altra da sempre.

 Com’è strana la vita, non credete?

Il mondo è un luogo così piccolo… sembra che ci siano spazi infiniti, posti illimitati e poi ti accorgi che il tuo amore più grande è sempre stato accanto a te, solo che serviva il Covid - 19 per rendersene conto per davvero.

”Lo schermo del telefono va in stand-by sulle sue parole e a me non resta che l’album bianco a immortalare il nostro primo bacio.”

Ebbene sì, grazie alla pandemia, con la forza della resilienza e di un amore che nasce piano ma che si attacca al cuore come fa l’edera sui muri, Selene capisce che il suo vicino di casa, proprio colui che in passato aveva fatto quasi cadere la nonna della ragazza senza scusarsi nemmeno, non è affatto scorbutico e non è male. 

Iniziano a frequentarsi a “debita distanza”, immaginando di ballare insieme sulla terrazza, in uno scenario dolcissimo e commovente.

Un bacio sospeso, come se i due fossero trasparenti, fantasmi di vergogna, un rossore appena accentuato sulle guance di lei che si imbarazza, ragazza sensibile che lavora con i fiori, che a causa del Covid – 19 ha dovuto abbandonare e regalare a chiunque, ma lei è forte e non si butta a terra, anzi; trae beneficio dal dolore, così come forse sta riuscendo a fare Alessandro, che da bambino assistette alle violenze del padre sulla madre.

Un uomo ubriaco, un uomo non – uomo.

“Rabbrividisco, mi sistemo i capelli dietro le orecchie cercando di non mostrare quanto le sue parole mi mettano in difficoltà.”

E così, un po’ perché l’amore non ha regole, un po’ perché la luna che fa da testimone è la cosa più bella che si possa avere con il suo manto argenteo e fasciato di luce quasi polverosa e lattea, ecco che anche grazie alla nonna di Selene che incoraggia la nipote a conoscere meglio, sempre più a fondo, Alessandro, la storia non crolla, ma anzi impenna e in salita ascende sempre più, fino a raggiungerla quella luna. 

La penna di Vanessa Vescera è limpida, pulita, utilizza uno stile lineare, autentico e ricco di sfumature, di profumi che rendono la vita bella e dolce come si ha bisogno di viverla, e ci insegna con la sua storia che non tutto è perduto, e che si può rinascere sempre, basta solo volerlo e magari guardare la luna, almeno qualche volta, attentamente. 

 

VOTO IN COCCOLE: 5 

FIRMA DEL RECENSORE: ROBERTA CANU

 


*Ringraziamo l’autrice e la casa editrice per la copia digitale*

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