Titolo: Rogue Rascal – Jack (Versione Italiana)
Autore: Kyle Gilmore
Editore: Extra Fancy Books
Data Uscita: 27 Giugno 2021
Genere: Romance Contemporaneo
ISBN: 978-1646580453
Ciò che succede a Las
Vegas mi segue a casa… ed è la sorellina del mio miglior amico.
Jack
Io sono il buontempone, quindi, quando
il mio miglior amico mi incarica del suo addio al celibato, è ovvio che siamo
tutti diretti a Las Vegas. Dopo la nostra notte folle mi sveglio in una stanza
d’albergo che non conosco, con una fede al dito. Peggio ancora, c’è un velo da
sposa sul comodino.
Poi mi rilasso. Ah-ah, molto
divertente, ragazzi. Sono il re degli scherzi e i miei amici si stanno
vendicando.
Ma poi appare la mia sposa e comincia il
vero incubo. È Riley, la sorellina del mio miglior amico, ed è cresciuta e, gulp,
sposata. Con me. Il mio miglior amico mi aveva proibito perfino di guardarla,
per via della mia reputazione di donnaiolo.
Deve finire, e in fretta.
Solo che, non so come, mi trovo sempre
più coinvolto nella sua vita, mentre cerco di limitare i danni, e succedono
cose strane mentre cerchiamo di porre fine al nostro matrimonio…
Ci sto ripensando…
Commedia romantica standalone con un lieto fine da svenire. Nessun
cliffhanger.
L’AUTRICE
Kylie Gilmore è l’autrice Bestseller di USA Today
delle serie: I Rourke; The happy endings Book Club; The Clover Park e The
Clover Park STUDS. Scrive
romanzi rosa umoristici che vi faranno ridere, piangere e allungare le mani per
prendere un bel bicchiere d'acqua.
Kylie vive a New
York con la sua famiglia, due gatti e un cane picchiatello. Quando non sta
scrivendo, tenendo a bada i figli o prendendo debitamente appunti alle
conferenze per gli scrittori, potete trovarla a flettere i muscoli per arrivare
fino all’armadietto in alto, dove c’è la sua scorta segreta di cioccolato.
Disponibile sui maggiori store
I libri della serie:
Royal Catch - Gabriel (Vol. 1)
Royal Hottie - Phillip (Vol. 2)
Royal Darling - Emma (Vol. 3)
Royal Charmer - Lucas (Vol. 4)
Royal Player - Oscar (Vol. 5)
Royal Shark - Adrian (Vol. 6)
Rogue Prince – Dylan (Vol. 7)
Rogue Gentleman – Sean (Vol.
8)
Rogue Rascal – Jack (Vol. 9)
ESTRATTO
Jack
Dove
sono? Sbatto le
palpebre un paio di volte mentre metto a fuoco la stanza d’albergo, nella luce
brillante di una mattina a Las Vegas. Questa non è la mia
stanza. Sono assetato e la testa mi sta uccidendo. Dev’essere stato un addio al
celibato da sballo ieri sera. Ovvio, l’avevo organizzato io, essendo il
testimone. Ho fatto tutte le cose giuste. Io e i ragazzi siamo volati da New
York a Las Vegas per tutto il pacchetto: gioco, bevute, spogliarello. Bisogna
farlo, prima che il mio amico sia incatenato a vita. Poveretto. Mi volto sul
fianco e vedo la cosa più allarmante che uno scapolo irriducibile come me possa
vedere...
Un velo da sposa
sul comodino.
Mi appoggio sui
gomiti e vedo un abito bianco, con le paillettes, drappeggiato su una sedia. Un
abito da sposa? Un momento. Ricordo quel vestito. C’era una festa di addio al
nubilato in uno dei club e ho ballato con una donna che indossava quell’abitino
bianco e sexy. Da lì in poi i miei ricordi sono confusi. Merda. Ho rubato la
sposa di qualcuno? Non era nemmeno il mio tipo... tutta genuina e innocente,
arrossiva quando flirtavo con lei. Le cose si mettono male.
Ispeziono la
stanza e vedo un paio di scarpe rosse con il tacco alto in un angolo. Nessun
segno della sposa. Non c’è una borsa e nemmeno una valigia in vista. I miei
vestiti sono sul pavimento. Sbircio sotto le coperte. Okay, indosso ancora i
boxer. Forse volevo solo mettermi comodo per dormire ieri sera. Giusto? Non ho
veramente fatto sesso con la sposa di qualcun altro. Sarebbe stata una cosa
veramente orribile da fare. Posso anche essere quello che spinge tutti gli
altri a godersi una notte selvaggia, ma non sono sconsiderato e non rovinerei
mai una coppia.
Alzo la mano
sinistra. Gulp. Una fede d’oro. No, no, no. Che cosa diavolo è
successo ieri notte?
Fisso il velo sul
comodino e mi accorgo che sotto c’è qualcosa. Forse è un indizio su cos’è
successo ieri sera. Alzo il velo e trovo una brochure con l’immagine di una
sposa sorridente e c’è scritto a grandi lettere sopra: Love Struck Wedding Chapel. Un nastro azzurro la proclama “La migliore di Las
Vegas”! In fondo c’è la scritta: pacchetti nuziali convenienti! Così
dozzinale.
Mi rilasso, sdraiandomi. Indizi
piantati appositamente e nessuna sposa in vista? So che cosa sta succedendo. I
ragazzi mi stanno giocando la madre di tutti di scherzi, facendo in modo che
sembri che mi sia sposato a Las Vegas. Ah-ah. Per un momento ci sono veramente
cascato. Se non avessi questo maledetto mal di testa lo avrei capito
immediatamente.
Respiro. Gesù, sono veramente
contento di non aver accidentalmente rubato la sposa di qualcun altro mentre
ero ubriaco. Okay, ammetto di essermi meritato questo scherzo dopo tutti quelli
che ho giocato ai miei amici. È un po’ la mia caratteristica. Il mio primo
scherzo l’ho fatto il giorno in cui sono nato. Avrei dovuto nascere il primo di
aprile, un vero pesce d’aprile, ma l’avevo tirata in lungo ed ero nato il
due. Te l’ho fatta, mamma! I miei genitori lo ripetono sempre,
chiamandomi canaglia. Pensavano che, visto che ero il terzogenito, il travaglio
sarebbe stato facile. No. Io sono quello che causa sempre guai.
Sento lo sciacquone e mi metto
seduto di colpo, rimpiangendolo immediatamente quando la stanza comincia a
girarmi attorno. C’è qualcuno in bagno. Mi ci vogliono un paio di minuti perché
la stanza torni a fuoco. L’acqua sta scorrendo. Come avevo fatto a non notare
che la porta del bagno era chiusa? È la sposa? Forse è uno dei ragazzi che sta
per uscire, con un grande abito bianco spumeggiante per farmi uno scherzo.
Sarebbe proprio da Sam fare una cosa del genere. È lo sposo, il mio miglior
amico, quello che subisce la maggior parte dei miei scherzi. Si fanno scherzi
solo a quelli cui si vuole bene.
«Ehi?» gracchio. Ho bisogno
d’acqua.
Tiro indietro le coperte e
raccolgo i jeans dal pavimento, infilandomeli. Controllo il portafogli: il
preservativo di emergenza è ancora lì. E se in bagno ci fosse la sposa? Merda,
merda, merda. Potrebbe potenzialmente essere un disastro. Perché non riesco a
ricordare la notte scorsa? Non mi ubriaco mai tanto da perdere i sensi. Mi
hanno drogato? Non riesco a credere che i miei amici farebbero una cosa simile,
anche in nome di uno scherzo colossale. Sam, Rick, Mike e io siamo amici da
otto anni oramai, da quando Sam si è trasferito dall’altra parte del corridoio.
No, non lo farebbero mai. E può significare una cosa sola: sto per incontrare
la mia sposa.
Fisso la porta del
bagno, paralizzato. Pensa! Ricordo un locale di spogliarelli,
di aver bevuto in un club e poi altri drink. Ci siamo imbattuti in un addio al
nubilato con quella ragazza carina e genuina. Aspettate. L’addio al nubilato
era per la fidanzata di Sam. Non avrebbe dovuto vederla prima del matrimonio,
per qualche vecchia tradizione, e la cosa non aveva senso, visto che il
matrimonio ci sarà solo la settimana prossima. Ci eravamo andati lo stesso
perché dovevamo vederla. Ero rimasto impegolato con il resto
delle damigelle, a flirtare, bere, ballare. Sam se n’era andato a pomiciare in
un angolo con la sua fidanzata. Io stavo ballando con un gruppo di donne, poi
era rimasta solo la donna con l’abito bianco con le paillettes. Quel vestito,
che aderiva a un corpo incredibile. Ballava dietro di me, strofinandosi contro
la mia schiena in modo sexy e all’inizio non sapevo chi fosse. Oh,
cazzo. No, non ditemi... non è possibile. Non con lei. Sam mi aveva
avvertito di non avvicinarmi a lei, la sua sorellina. Non è così piccola, è
solo così che la vede Sam. Non può essere lei.
Per favore, ditemi
che non è lei.
Fisso il vestito
bianco con le paillettes drappeggiato sopra la sedia e mi dico che è tutto uno
scherzo. Uno dei ragazzi deve aver organizzato tutto. Ci hanno visto ballare e
hanno pensato che sarebbe stato uno spasso. Giusto. Dev’essere così.
Okay, ragazzi,
il divertimento è finito.
Vado lentamente
verso il bagno, faccio un respiro profondo e busso.
La porta si
apre. No-o-o-o-o!
Riley Walsh mi
guarda con un sorriso quasi timido. Adesso ha ventisei anni, credo. La conosco
da quando ne aveva diciotto e avevo mantenuto le distanze per tutti quegli
anni, su ordine di suo fratello. I capelli castano scuro lunghi fino alle
spalle sembrano una cascata di lucida seta, ha una quantità minima di trucco e
indossa una blusa bianca, pantaloni neri e ballerine nere. Perfino per Las
Vegas si veste come la contabile che è. La blusa la copre fino al collo, ha le
maniche che arrivano sotto il gomito e scende fluida sotto la vita.
Diversamente dall’abito di ieri sera, che aderiva a una figura a clessidra che
non sapevo esistesse. Nessuna meraviglia che mi fossi confuso con Riley vestita
in quel modo. Ubriaco, dovevo averla seguita in albergo. Questa dev’essere la
sua stanza, ma lei è ordinata e non lascia le cose buttate in giro per la
stanza come faccio io.
La fisso mentre
viene verso di me. Per favore, ditemi che non è successo niente a letto
stanotte. Per favore ditemi che non siamo sposati. Sembra che non
riesca a trovare la voce, la lingua sembra troppo spessa. La mia mente ha
bloccato il ricordo del matrimonio perché è il più grosso errore della mia vita
e Sam mi ucciderà?
«Niente da dire
alla tua sposa?» mi chiede
Nessun commento:
Posta un commento