RECENSIONE: Fall in love with the boss di Maria Cristina D’Amico

 



Titolo: Fall in love with the boss

Autore: Maria Cristina D’Amico

Editore: More Stories

Genere: Romanzo rosa

Data di pubblicazione: 31 maggio 2021

Romanzo: Autoconclusivo

Formato: e-book 2,99 euro

Cartaceo euro: 11,99 euro

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TRAMA

Corea del Sud. Il sogno di Kim NaNa è quello di diventare una segretaria di direzione ma non ama fare gli straordinari, in quanto persona pigra, o come ama definirsi "a risparmio energetico".
Al contrario, Park JaeChan è un tipo dinamico; è un chaebol di terza generazione cui sta stretto questo titolo. L'ultimo dei suoi desideri è, infatti, quello di sedersi in un ufficio tutto il giorno, il suo sogno è sfondare con la band da lui creata insieme ai suoi amici, i NEXT.
Cosa succederà quando le strade lavorative di NaNa e JaeChan si incontreranno? Soprattutto dopo un evento particolarmente imbarazzante che li ha coinvolti qualche giorno prima...

 

 

RECENSIONE

Ammetto che per essere il primo romanzo dell’autrice, e quindi il suo esordio, è stata davvero brava nel saper narrare una storia piuttosto emotiva, coinvolgente, delicata e soprattutto mai volgare.

Questo è un romanzo diversissimo da tanti che mi è capitato di leggere e recensire, primo perché mi ha ricordato gli anime giapponesi e i manga, forse per il nome della protagonista, o anche per il semplice fatto che la storia essendo ambientata in Corea del Sud, a Seoul, richiama tutti gli elementi orientali che piacciono molto anche a chi guarda le serie TV coreane che in questi periodi coinvolgono il pubblico femminile come non mai (compresa la sottoscritta), secondo perché parla di un sogno ostacolato da vari fattori, e dall’impossibilità di realizzarlo in quanto troppo grande, immenso. Ma il sogno in realtà non è uno, bensì due, sì perché se da una parte vi è Kim NaNa, ragazza romanticissima che sogna il vero amore, e diversa dalla sua amica che invece non è affatto una ragazza con il cuore sensibile e sognatore come NaNa, dall’altra vi è il batterista dei NEXT, band che non ha un seguito e un successo planetario purtroppo, ma che riesce a comunicare ed emozionare ugualmente.

“Non credo che al mondo esista una domanda più stupida di questa. Chi ti sta accanto sa benissimo come stai. A chi, invece, non c’è, beh, cosa dovrebbe importare? Ergo, domanda inutile che andrebbe completamente cancellata dal repertorio della comunicazione umana.”

E poi Park JaeChan, ovvero il protagonista del romanzo assieme a NaNa, e batterista della band in questione, è praticamente uguale a NaNa, solo che ancora non sanno di esserlo. Le loro strade si incroceranno per poi dividersi, ma riunirsi subito dopo in un gioco quasi sadico, perché il nonno del batterista ha dei progetti più grandi per lui, e perciò egli diventerà il CEO di un’azienda di gran spessore, ma in realtà odia stare tutto il giorno in ufficio. Non è un ragazzo abituato a vivere secondo i dettami altrui, perciò questo fatto di non poter nemmeno scegliere per sé il suo tipo di abbigliamento ad esempio, oppure non poter stare con NaNa perché promesso sposo di una donna che non è lei, lo renderanno triste, e renderanno triste anche NaNa, che nel frattempo perderà il suo posto di segretaria di direzione.

Insomma, i sogni che hanno coltivato da una vita sembrano spegnersi a causa di circostanze controproducenti, di forze maggiori che ostacolano i loro cammini. E tra malintesi, sotterfugi, e amori ribelli, proprio come l’animo dei veri amanti e musicisti (ma lui sa anche cantare benissimo e non solo, suona anche tanti strumenti oltre alla batteria!), forse non tutto è perduto, c’è sempre la possibilità di cambiare la propria vita, una volta per tutte.

“Per lei qualsiasi uomo sotto i trentacinque anni è una possibile preda, non importa il suo status, l’importante per lei è che sia bello fisicamente.”

Ma sarà davvero così? Ci sarà un’happy ending oppure i due dovranno dirsi addio per sempre e accantonare addirittura la speranza di poter almeno svolgere i loro lavori dei sogni?

L’autrice ci trasporta in un mondo dolce e malinconico, e non troppo distante dalla realtà. Infatti molto spesso tante persone lottano per realizzare i propri desideri con le unghie e con i denti, anche laddove purtroppo hanno attorno a sé solo antagonisti pronti come serpi a tarpar loro le ali.

Il romanzo ha un bellissimo sfondo musicale, e l’oriente padroneggia la scena. Lo stile è pulito, non ci sono refusi e guardando attentamente la storia nel complesso è davvero un ottimo romanzo da gustare tutto d’un fiato, come è successo a me.

Un esordio spettacolare, una storia che lascia il segno e ci porta laddove il sogno ‘universale’ di tutti, intreccia le dita di quello ‘coreano’, con delicata armonia.

“Accidenti non riesco a capirlo lo stesso. Ho già bevuto troppo? Di solito reggo molto bene l’alcol e ce ne vuole per farmi ubriacare.”


I POV alternati sono un’altra qualità della storia che mi è piaciuta moltissimo, e così la continuità del romanzo che non sfuma in sfaccettature strane e non si disperde mai.


VOTO IN COCCOLE: 5

FIRMA DEL RECENSORE: ROBERTA CANU

*Ringraziamo l’autrice e la casa editrice per la copia digitale*

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