Titolo: Johnny
Autore: Isaac Monroe
Editore: Brè
edizioni
Genere: thriller/horror
Data di pubblicazione:
27 novembre 2020
Romanzo: autoconclusivo
Formato:
Ebook € 2,99
Cartaceo
11,40
TRAMA
Johnny è un ragazzo come tanti,
almeno in apparenza. Vive con la madre Brenda nella grande casa sulla riva
ovest del lago Pushaw, nel Maine, acquistata diversi anni prima dal padre,
prima che decidesse di sparire nel nulla senza alcuna spiegazione. Nonostante
sin da bambino sia cresciuto senza la figura paterna, Johnny è diventato un
adulto responsabile. Ha un buon lavoro in un negozio di bricolage e articoli
per il giardino e contribuisce alle ordinarie spese di casa. Non ha amici, ma
la cosa non gli pesa, anzi, ritiene che spesso le persone siano soltanto un
fardello, come il suo collega Ben. ad esempio. Un giorno però conosce una
ragazza, Diana, e se ne innamora perdutamente. Johnny si convince che sia il
tassello mancante nella sua vita: l’amore. Oppure no, forse è soltanto la
goccia finale che farà traboccare il vaso della pazzia del ragazzo e farà
precipitare il povero Johnny nel baratro. Il capitolo finale di una storia che
è stata scritta già molto tempo fa e di cui Johnny è ormai, suo malgrado, solo un
inconsapevole spettatore. L’ultimo atto di un’opera tragica e maledetta.
L’ossessione per Diana, l’assurda gelosia nei suoi confronti, indurranno Johnny
a compiere atti crudeli e fuori da ogni logica, in un vortice di follia che lo
porteranno a scoprire il suo vero Io, il volto che si nasconde sotto
l’apparenza da bravo ragazzo. Una maschera che si è costruito negli anni e che
solo sua madre ha sempre saputo che indossava.
RECENSIONE
Avete mai letto un libro in un
giorno?
Conoscete quella sensazione quando
si viene catturati totalmente da una storia e non si desidera altro che
scoprire e mettere il punto finale alla vicenda narrata?
Ecco, è ciò che mi è successo con
questo libro di Isaac Monroe. Johnny, un thriller, un horror, mah, io
direi più che altro un thriller psicologico, perché qui si gioca davvero con la
psiche. Non a caso ho trovato che l’autore abbia citato consapevolmente il
maestro Alfred Hitchcok e il più famoso, Psycho, appunto.
Tutto il libro gira intorno a
Johnny, protagonista assoluto e attore principale. Un ragazzo dalla
quotidianità banale, che nasconde però un lato inquietante. Un represso, un
violento. Si cammina sul sottile filo che divide l’apparenza dalla realtà, la
concezione dell’altro dalla sua vera natura.
Al di là della storia, che può
piacere o meno, ho trovato che la narrazione è il vero punto di forza di questo
libro. Lo stile dell’autore è semplice, ci descrive la vita e le giornate di
Johnny come un flusso di coscienza, come un narratore onnisciente, interno ed
esterno. Ci fa vedere solo ciò che vuole, e a poco a poco apre la visuale, ci
consente di vedere sempre di più. Il lettore è uno spettatore inconsapevole, a
cui si rivela la verità delle cose soltanto alla fine. Non si fanno troppi giri
di parole, non ci si perde in chiacchiere.
Ne consiglio la lettura a chi, come
me, ama i thriller che sorprendono.
4 coccole e mezzo!
A presto, Alessandra T.
*Ringraziamo la casa editrice e l’autore
per la copia digitale. *
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