RECENSIONE: Cometa e bugie dopo venti anni di Marco Valenti


Titolo: Cometa e bugie dopo venti anni

Autore: Marco Valenti

Editore: Dialoghi  (collana intrecci) 

Genere: Narrativa

Data di pubblicazione: 31 ottobre 2020

Romanzo: Autoconclusivo 

Formato:  Cartaceo 13,30 euro 

Link Amazon


TRAMA:

1997: la cometa Hale-Bopp è visibile nel cielo e la vita di alcune persone cambia per questioni d'amore, di passione, e dei loro opposti. Esistenze che si intrecciano con sviluppi imprevisti per l'incapacità di vedere le cose e i sentimenti come sono veramente. Tutto esplode per consuetudini, eccessi, bugie che si immaginano come verità. Il romanzo racconta cosa è stato di queste vite nei venti anni successivi: evoluzioni, crescite, nuove consapevolezze, cambiamenti e qualche inaspettato epilogo. Non è un sequel di Cometa e bugie, ma una sua nuova scrittura e insieme qualcosa di più largo che, inevitabilmente, la contiene.


RECENSIONE:

Sembra che in questo bel romanzo così atipico, scientifico e fantasioso per certi versi, e così normale, narrativo e costruttivo, quasi di formazione per altri, la cometa sia soltanto un rito di passaggio. E forse lo è davvero, con la sua scia luminosa, cambia le vite di tutti i personaggi, mirando all’ironia nera, alla saccente disillusione di poter vivere delle vite diverse e perché no magari volgere in un epilogo straordinario…  oppure normale? 

Sicuramente non è un libro per tutti, ma non perché sia di difficile comprensione, ma perché non penso che tutti amerebbero quella patina d’osservazione quasi clinica che c’è nel romanzo, soprattutto quando si parla di un certo Mario. 

Siamo negli anni in cui le rivoluzioni non fanno piacere quasi a  nessuno, e la cometa di Hale-Bopp del 1997 sembra un essere alieno, un umano che sprigiona fantasie, che vuole decantare libertà d’espressione, vuole esistere ed essere vivente, vivace, ma anche dolorosa, come un tumore nelle parti dove non batte il sole. 

“Hale-Bopp sfiorò l’orbita terrestre nella primavera del Millenovecentonovantasette uguagliando la magnitudine delle stelle più luminose,  inevitabilmente visibile a tutti anche senza cannocchiali professionali o binocoli da teatro.”

Il linguaggio utilizzato nel libro non è quasi mai semplice, ci sono ripetizioni che ho amato, perché nel contesto sono desiderate dall’autore, che è artigiano della parola, riesce benissimo a esistere attraverso il suo involucro trasparente di parole vere, realistiche e mai stupide o volgari. Tutto è pianificato, sembra addirittura di leggere un libro di fantascienza, oppure un dossier sulle comete, ma in chiave narrativa. Un manuale delicato, un saggio che non porta via nemmeno troppo tempo, in quanto la storia non è poi così lunga. Si dipana in righe scritte egregiamente, senza mai errori di distrazione, e questo è davvero ammirevole. 

“ Aveva due belle code Hale-Bopp, lunghe: la prima, formata da ioni, misurava circa venti gradi mentre la seconda, di polveri, si apriva di cinque gradi in meno anche se, in compenso, era quella più brillante. Due belle code luminose, perlacee.”

Sono stata accompagnata dalla ricchezza di questo testo, dalla sua prosa poetica, dalle rime senza rime, in un gioco di parole e canzoni (si citano dei testi anche in francese) in cui il mondo è il centro di tutto. Vi è una faccia della medaglia di gioventù e di vecchiaia, di ordini e disordini, di amori e mancanze, di deliri, incubi personali, pazienze, volontà e anche caduche e irragionevoli inimicizie. 

Ma c’è anche il potere dell’abbandono, del rifiuto, del crogiolarsi per qualcosa che non c’è, che non passerà più, proprio come la cometa che si vede una volta e poi chissà quando la si beccherà di nuovo. Inutile forse alzare gli occhi al cielo, o magari distrattamente continuare a fissare la richiesta d’amicizia, l’ennesima ricevuta su Facebook. 

E ancora, lo stile è pulitissimo, o macchiato talvolta di perfezione, se così lo vogliamo decantare, celebrando qualche attimo di commozione e di anti-pregiudizio sull’omosessualità che è presente nel testo, soprattutto in certi momenti particolari. 

È un insieme di novità, una voglia di parlare del mondo, di abbracciare i protagonisti che sembrano un po’ persi in quell’universo cosmico che forse piacerebbe a Schopenhauer e ai filosofi di quel tempo. La materia oscura, e poi anche la medicina, e forse la matematica con la materia infinita e a volte non per tutti decifrabile. Io è questo che ho visto in questa storia, e non è facile parlarne, non è semplice da recensire ma spero di averlo fatto nel modo migliore.  

“Di scientifico, all’epoca, ci fu solo qualche tamponamento notturno causato dalla distrazione di guidatori che scrutavano il cielo. Sempre meno degli incidenti che nel millennio successivo sarebbero stati causati dalle distrazioni da smartphone, chat e messaggistica, da parte di automobilisti quanto meno imprudenti. Comunque fu un evento di fine millennio. La cometa della primavera dell’anno Millenovecentonovantasette.”

Forse è il fatto dello scontro, dell’implosione e l’esplosione delle cose imperfette e perfette che rendono qualcosa magico e misterioso, ma al contempo freddo, reale. Forse, è questo libro a essere davvero un testo originale e ‘stellare’. 

Voto coccole:   5 

Roberta Canu 

*Ringraziamo l’autore e la casa editrice per la copia digitale*

1 commento:

  1. Essendone l'autore non posso che ringraziare sentitamente Roberta Canu e dirle "Sì Roberta: è davvero una bella recensione che ha colto molto di quanto seminato nel libro"

    RispondiElimina

NUOVA USCITA: I Corvi di Thorne Point di Veronica Eden

                        Titolo:  I Corvi di Thorne Point Autrice:  Veronica Eden Serie:  I Corvi di Thorne Point #1 Editore:  Heartbeat Ediz...