RECENSIONE: Lei mi avrebbe detto sì di Manuel Pomaro

Titolo: Lei mi avrebbe detto sì

Autore: Manuel Pomaro

Editore: Self- publishing 

Genere: Narrativa rosa

Data di pubblicazione: Febbraio 2020 

Romanzo: Autoconclusivo 

Formato: E-book euro 1,20 

Cartaceo: euro 7,90


TRAMA: 

Miriam e Ascanio attraversano una crisi di coppia. La ragazza intreccia una relazione con Pablo, un cuoco che organizza cene emozionali.

Ascanio scopre il tradimento e prepara un’atroce vendetta. Lauren sta cercando di allontanarsi da una relazione satura. Un incontro a Capodanno la indurrà a credere che ciò sarà possibile, ma gli strascichi del precedente rapporto potrebbero minare il suo tentativo di tornare ad amare.

È giusto credere che in prossimità di eventi catastrofici nascano le migliori storie d’amore? Può una proposta di matrimonio portare allo stesso tempo gioia e disperazione?


RECENSIONE

La storia, che ci racconta l’autore di questo romanzo rosa ma a tinte drammatiche e a volte piccanti nella giusta dosatura, è un concentrato di azione, emozione e tragedia. Ma anche di poesia, fatalità, coincidenze sull’amore e molto altro. 

Vi è un dualismo etico ed etnico, in quanto all’inizio il libro sembra molto diverso da come appare successivamente, ovvero sembra proprio diviso in due parti separate nonostante il fil rouge le colleghi benissimo. 

“Lui se lo sentiva o forse lo sperava che sarebbe stata la sua estate magica. Si ripeteva che doveva essere per forza così, anche perché, peggio di com’era trascorso l’inverno, non poteva andare. Una stagione arrivata al culmine con quella che era stata proprio una giornataccia, quando lui e Miriam avevano avuto l’ultimo fatale diverbio.”

Lo scrittore ha saputo sapientemente collocare quell’erotismo e quell’emozione intrinseca nei romanzi davvero ben scritti e che a volte sono sottovalutati perché considerati mediocri o noiosi, oppure per contro troppo plateali, quasi egocentrici o troppo pieni di aggettivi. Io ad esempio invece l’ho trovato molto scorrevole, bello ed entusiasmante. 

Miriam, che è la fidanzata di Ascanio, lo tradisce con Pablo, un cuoco dall’aria ‘esotica’ ed ‘erotica’ che invita lei e le sue amiche a delle cene particolarmente luculliane dove si mangia appunto molto cibo, ma la cosa che contraddistingue queste serate è che si mangia bendati, a parte Pablo ovviamente che imbocca le donne una ad una e fa vivere loro dei momenti di estasi e di piacere incommensurabili. 

“Ascanio si trovava parecchio in difficoltà a comprendere la donna che aveva di fronte: quelle cose delle a metà, l’alone di mistero che l’accompagnava di continuo, quel suo sguardo misto a malinconia e l’amarezza che tentava di mimetizzare con sorrisi maldestri. Che cosa sperava da lui? Perché era lì adesso?.”

L’eros si fa portavoce della prima parte quindi, dove Miriam tradirà in tutti i sensi il suo caro Ascanio, per poi pentirsene quando quest’ultimo, una volta scoperto il tutto si rifà della truffa emotiva che gli è stata perpetrata nell’animo e nel cuore e conoscendo, per caso a Capodanno, Lauren, una tatuatrice con tre farfalle blu disegnate permanentemente sulla gamba e molto particolari, instaurerà una relazione con quest’ultima, che però è fidanzata segretamente con Franco, un uomo rude, che non la ama ma che la porterà alla distruzione 

Mi ha spiazzata in senso positivo questo libro, mi ha commossa perché vi è il tema della violenza sulle donne e oggi è un qualcosa che colpisce troppe ragazze e troppe donne di tutte le età!  Devo dire che il libro non mi aspettavo fosse così bello e intenso perché all’inizio i primi capitoli si soffermano molto sul cibo, sui dettagli delle pietanze etc, invece nella seconda parte è intensissimo, insiste sul rapporto amoroso e intimo tra Lauren e Ascanio nonostante poi tra i due subentrerà una sorta di crisi e lui frequenterà un’altra donna, Benedetta. 

“Rimasero abbracciati l’uno all’altra, evitando di parlare per non rovinare l’atmosfera. Per Ascanio, essere a contatto con quel corpo esile, era un’emozione unica uguagliabile solamente al viso di lei mentre veniva illuminato dai raggi del sole. La strinse ancora di più e Lauren gli appoggiò la testa sulla spalla.”

Ma non voglio raccontarvi troppo! Vorrei che leggeste questo bellissimo libro, una storia che tutti potremmo vivere e di cui non vi immaginereste MAI il finale, nemmeno se vi dicessi che…  è una sorpresa totale! Mi ha fatta piangere la storia, un po’ per il fatto che Miriam crede ancora di poter riavere quell’uomo che in realtà amava per davvero, ovvero Ascanio e un po’ perché dalle macerie di un vecchio amore, può nascere sempre qualcosa di altrettanto bello, forse ancor di più!

I dettagli non mancano, anzi! Vi è una minuziosità di particolari davvero infinita e ottima, come lo stile, l’ortografia e i refusi che praticamente sono assenti in tutto il testo. La leggerezza con cui si affrontano certe tematiche e il climax ascendente di tenebra e nebbia, di esplosione di fuochi d’artificio nel cuore e nell’anima nella seconda parte, assieme ai valori dell’amore, fa di questa storia un’indimenticabile perla da leggere e rileggere più volte. 

Se amate le storie che lasciano il segno, questa fa a al caso vostro, parola di lettrice. 


Voto coccole:  5

Roberta Canu

*Ringraziamo l’autore per la copia digitale.*


1 commento:

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