Titolo: L’altra riva del lago
Autore: Gianna Baltaro
Editore: Golem Edizioni
Genere: giallo (I edizione collana Swing)
Data uscita: 30 gennaio 2020
Formato: cartaceo (in libreria)
SINOSSI
Torino, anni Trenta. Le previsioni di un'astrologa condurranno il Commissario Andrea Martini a Stresa, sul Lago Maggiore, per risolvere il mistero che circonda la morte di una ricca ereditiera torinese. Ristoranti Liberty, eleganti battelli, incantevoli panorami... ma la soluzione dovrà essere cercata nella vita privata dei protagonisti.
RECENSIONE
Per iniziare questa recensione, credo sia doveroso parlare dell’autrice, Gianna Baltaro, una giornalista e scrittrice nata nel 1926. In memoria di questa grande donna e in occasione dei 90 anni dalla sua nascita, la casa editrice torinese Golem Edizioni ha messo in corso di stampa tutte le sue opere.
I libri della Baltaro hanno un protagonista indiscusso: l’ex commissario Martini.
Un torinese per bene, attaccato alle proprie origini e alla propria terra, anche se un personaggio anticonformista per gli anni in cui è ambientato il romanzo.
Basta dire che, come puntualizza la sorella, si rifiuta di indossare
il cappello, cosa alquanto comune in quei tempi, soprattutto per
un cittadino rispettabile.
Già, perché se il commissario Martini è il vero fulcro vivente dei gialli della scrittrice, come di questo episodio, narrato ne: “L’altra riva del lago”, la città di Torino e i suoi dintorni, come il lago Maggiore e le sue coste, sono la fonte principale di tutto. Torino non è solo l’ambientazione di questo giallo noir, interessante e intrigante, ma è un amalgama dentro e fuori la storia, un tutt’uno con il racconto, dove insieme ai fatti si snodano le vie della città.
Ho ritenuto opportuno fare un breve riferimento alla scrittrice Gianna Baltaro, perché è fondamentale capire che lei stessa ha vissuto quei tempi in cui è ambientato il romanzo.
Non si tratta di ricostruzioni prese dai libri, ma di vita vissuta negli anni ’30.
Gianna ci ha regalato uno spaccato di vita torinese di quei tempi,
dove ogni luogo è descritto con cura e verità.
La passione messa per questo noir, dai toni educati, ma incalzanti,
ci porta a vivere dentro quell’atmosfera precisa e ben delineata.
Tutto parte da una sparizione, quella di una giovane ragazza. La zia paterna, preoccupata per lei, si rivolge a una “maga”, e questa si rivelerà fondamentale per la partenza dell’intera narrazione.
Non posso dire di più, perché trattandosi di un giallo, non trovo
corretto svelarne i particolari.
Credo, però, che la Golem abbia fatto centro e che con questo libro potrà trovare un pubblico molto ampio: coloro che amano la scrittura pulita e avvolgente di una volta, ma anche tanti freschi lettori che verranno catturati da una storia ben formata e affascinante.
Ho tenuto gli occhi fissi sul libro fino alla fine, cercando di capire la soluzione di tutte le vicende e sono stata condotta dall’ex
commissario Martini, che passo dopo passo ha svelato l’arcano, senza rovinare la sorpresa prima della fine del libro.
Pertanto, posso solo dire di aver apprezzato questo giallo e che ne
consiglio a tutti la lettura.
4 coccole.
A presto, Alessandra T.
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