Romanzo: Vapore Rosso
Autore: Alessandra Star
Editore: Self Published
Genere: Paranormal
Data pubblicazione: 22 gennaio 2020
Formato: Ebook 2,99€
TAPPA: Cibo nel romanzo
Nella terra del sole, Al Andalus, che in arabo significa Terra della Luce, e precisamente lungo un itinerario che va da Cordoba fino a Marsiglia, Arianna viaggia alla ricerca di se stessa.
Siamo nel nostro tempo, nell’anno 2019 ed è difficile credere alle leggende, alle tradizioni e lasciarsi influenzare dalle credenze popolari, ma nella vita di Arianna si insinua un primo viaggio attraverso l’inconscio, viene ipnotizzata e un’ energia vitale potente s’impadronisce di lei, da quel momento inizia a comportarsi in modo incoerente…
Estratto dalla Registrazione n° 6
“ … Porto in tavola la pirofila e Roberto smette di leggere i passi sacri e osserva con sospetto il risotto.
«Hai preparato la paella?», dice.
Non ci avevo fatto caso ma sì, sembra proprio una paella.
«No, perché? È risotto alla pescatora.»
«È una paella. Questo piatto è asciutto, non c’è il brodo solito che annega il nostro risotto di mare.»
Afferro il mestolo e inizio a impiattare.
«Anche se fosse?»
Ora sorride.
«Da un paio di giorni canticchi canzoni di Julio Iglesias, leggi notizie politiche sulla Spagna e cucini piatti tipici
valenciani. Quella seduta di ipnosi ti ha davvero influenzata, o sbaglio?» … ”
… Davanti a quella Paella, piatto tipico valenciano, Arianna prende coscienza che in lei qualcosa di importante sta cambiando. Ho usato il piatto, il cibo, un gesto semplice come cucinare, un gesto
quotidiano ma stavolta ribaltato, per mostrare come la protagonista abbia improvvisamente cambiato registro, ora le sue scelte convergono tutte in un’unica direzione, che sarà quella che la condurrà verso una nuova vita. Ma fino a questo momento del romanzo, lei ne è ancora inconsapevole e lotta per rifiutare la realtà, infatti osserva la paella riconoscendola ma lo nega, nega che sia una paella, dichiara di aver cucinato risotto alla pescatora. Sarà una costante nel suo percorso di vita rinnegare la verità, perché riconoscerla sarà per lei traumatico.
Più avanti nella storia, Arianna ha affrontato un lungo viaggio fino a Cordoba, è affamata perché – diremo nel romanzo – lei ha sempre fame.
Il primo luogo in apparenza accogliente e sicuro in cui si rifugia è un hotel che le appare come un trionfo di colori e il suo primo pensiero va al cibo. Qui consuma un tradizionale tipo di prosciutto, Jamòn de Jabugo, un taglio di Pata Negra che ha un costo non indifferente ed è una vera prelibatezza. Ho deciso di usare questo espediente culinario per mostrare come Arianna sia ormai dentro una tradizione che però pagherà a caro prezzo.
Estratto dalla Registrazione n° 10
“ … Ordino subito una specie di panino col prosciutto Jabugo e una bottiglia a temperatura ambiente perché so che la tracannerò e se fosse gelata morirei all’istante. … ”
In una scena successiva, il proprietario dell’Hotel che la ospita le elenca cosa c’è per cena e - a questo punto del romanzo - Arianna ha già incontrato l’uomo che le porterà via il tempo ma anche il cuore, è sconvolta e ascolta con malcelata ignoranza l’elenco. Lei in effetti non conosce quei cibi e non intuisce di cosa si tratti ma fa caso al dettaglio dell’aglio, perché in questo momento della storia ha un significato ben preciso. Ho usato un intero menù per mostrare ad Arianna la sua nuova vita, ogni ingrediente è una metafora delle nuove avventure a cui non potrà sottrarsi, e infatti ora lei non sa decifrare la lista, non conosce quei cibi, ma noi sappiamo che la sua è solo paura di conoscere…
Estratto dalla Registrazione n° 13
“… Lui ride un po’, poi dice: «La cena è servita al piano di sotto. Stasera mia moglie ha preparato tortilla de patatas, flamenquin, ajoblanco che è la sua specialità--»
«C’è l’aglio?»
«Sì, ajo blanco.»
Se ha profanato un luogo sacro e ha camminato di giorno, non credo che l’aglio lo terrà lontano, ma digiunare non è il modo più sano per restare in vita fino all’arrivo del bonifico. … ”
Quando ormai appare chiaro anche ad Arianna che l’uomo che ha incontrato sarà presto una parte molto importante della sua vita, c’è una scena in cui fa colazione con la moglie del locandiere, la signora Carmen. Lei conosce Alejandro da lungo tempo, e mentre serve ad Arianna pietanze che lei non sa riconoscere, la sfida alla consapevolezza: tra Arianna e Alejandro c’è qualcosa, un legame che anche agli occhi dei commensali è palese. Ho deciso in questa scena di usare il cibo come elemento dissacrante: la signora sta provocando Arianna, le parla con la bocca piena e col coltello da burro puntato contro, le sorride e la invita a riflettere sui sentimenti del giovane spagnolo. In questa scena Arianna non riconosce le pietanze, non è in grado di distinguerle, sebbene le abbia davanti e gliele abbiano elencate, e ho usato quest’analogia, poiché nel dialogo lei – mentre mangia alla cieca – non è in grado di riconoscere la verità nel discorso che le fa Carmen…
Estratto dalla Registrazione n° 15
“ … Lei e suo marito devono aver preso davvero alla lettera le raccomandazioni del loro capo vampiro soprannaturale Alejandro, perché per colazione mi hanno portato un’esultanza di piatti tipici locali, regionali e nazionali.
Osservo ogni pietanza con malcelato disagio, riconosco solo la spremuta d’arancia, ma le cose che ha elencato – churros e porras, torrijas, tortilla, magdalenas - non saprei indicarle sebbene le abbia di fronte. Vedo marmellate, uova, frittate, e rimpiango un ristrettissimo e semplice caffè espresso. … ”
Arianna ha un rapporto molto stretto col cibo, è sempre affamata, ma non sa riconoscre i piatti castigliani. Una metafora del suo rapporto con Alejandro: lo ama, ma non lo ha ancora riconosciuto.
Alejandro, un uomo "d' altri tempi" 😉
RispondiElimina