Titolo: Anche
quando mi fai male
Autore:
Alessia Iorio
Editore:
Self Publishing
Genere:
New Adult
Data di pubblicazione:
28 giugno 2021
Romanzo: Spin-off
autoconclusivo della Columbia Series
Formato:
Ebook € 2.99 – Disponibile su KU
,
TRAMA
Dopo aver perso suo fratello Trent
in Afghanistan, William non si riconosce più. La morte è una malattia che l’ha
infettato e ha sconvolto il suo mondo, mettendo in crisi tutte le sue
convinzioni. Scelte sbagliate, relazioni tossiche, rabbia e rimpianti sembrano
essere l’unica via di fuga dal dolore dato che nemmeno quello che è stato
l'amore della sua vita è riuscito a guarirlo. Amanda sa che gli uomini sono
tutti uguali, che prima o poi il cuore te lo spaccano in mille pezzi e che dopo
quello che ha vissuto è meglio tenersene alla larga, ma quando gli occhi di
William incontrano i suoi, non riesce proprio a voltarsi dall'altra parte e a
lasciarlo perdere. È come se fossero legati dallo stesso filo invisibile e lui
l’attirasse verso di sé, lentamente e con forza.
Perché le anime fragili, piene di
cicatrici e crepe, si riconoscono subito tra di loro e l'illusione di potersi
guarire a vicenda le avvicina.
William e Amanda non riescono a
stare lontani anche se sanno che dovrebbero, sono fuoco che non si spegne.
Annullano la distanza e si lasciano andare, solo che ancora non sanno quanto
male può fare provare a curare le ferite di qualcuno che non è ancora pronto a
guarire.
E Amanda ancora non lo sa che non
sono gli uomini che fanno male. A volte, è l'amore e basta.
RECENSIONE
Eccomi a recensire un altro libro di
Alessia Iorio, che ringrazio per la copia digitale.
“Anche
quando mi fai male”
è il terzo volume della serie “Columbia”,
serie che fa da seguito a “Imperfetti”
ed è dedicata ai militari e alle ferite che si portano dietro per aver servito
il loro paese e aver affrontato pericoli e situazioni al limite dell’umano, che
trasformano uomini duri e indistruttibili in esseri fragili ed emarginati.
I romanzi della Iorio non sono mai
sole e semplici vicende d’amore, non sono storie che fanno venire gli occhi a
cuoricino, ma racconti di vita vera, di realtà che, per fortuna, non tutti
vivono direttamente o indirettamente.
Però sono realtà che ci possono
essere vicino, frammenti di vita di anime fragili e deboli che, quando si
ritrovano sole o si sentono abbandonate, si possono lasciare affascinare
dall’oblio che alcool e droghe sembrano regalare.
“La verità era che mi sentivo solo ed esserlo davvero faceva
schifo. La solitudine è per le persone forti, per i cuori che non hanno bisogno
di riconoscersi in nessuno, e io un cuore forte non ce l’avevo mai avuto”.
In questo contesto si sviluppa il
personaggio di William, un ragazzo tenero e dall’anima delicata, che cerca di
assecondare il padre, generale dell’Aeronautica, e che entra in una crisi
esistenziale alla morte in una missione in Afghanistan dell’amato fratello
maggiore.
“E quando calarono la bara, sentii di avere un buco nel
petto, sapevo che lì sotto non ci stavano seppellendo solo mio fratello, ma
anche un pezzo di me”.
“Avevo combinato solo casini e se sei il figlio di un
generale dell’Aeronautica Militare e di un’ereditiera delle famiglie più
facoltose della città, certe voci non le spegni. La morte non si era presa solo
mio fratello, si era presa anche noi”.
Anche Amanda ha una situazione
famigliare particolare e anche lei è un’anima con qualche crepa, che cerca di
nascondere dietro a un atteggiamento sicuro e spavaldo, quando in realtà si
porta dietro cicatrici dovute alla sua ricerca di affetto, che l’ha portata a
buttarsi via in certe situazioni.
“C’era stato un tempo in cui ero quel genere di persona, il
sesso non contava niente e usavo il mio corpo per sentire qualcosa”.
Pure in questo romanzo la Iorio
attraverso la narrazione di un amore quasi disperato, incasinato, difficile,
ripropone la tematica della famiglia e dell’amicizia, delle sue diverse
manifestazioni, della sua importanza e della sua necessità, perché quando tutto
sembra venire meno, quando ci si sente scivolare via la terra da sotto i piedi
è la presenza di qualcuno che ti ama, che ti conosce, che ti sostiene l’unica
medicina per poter affrontare demoni e paure, per trovare la forza di lottare.
La storia si sviluppa alternando il
punto di vista dei due protagonisti, che sono ben caratterizzati, di cui ci
vengono forniti i più intimi pensieri, tanto che le loro angosce e paure
diventano quelle del lettore.
Forse come a me vi capiterà alle
volte di non capire certe scelte, di chiedervi come è stato possibile prendere
certe decisioni, di cui era quasi scontato il seguito, ma mentre il lettore è
un osservatore esterno, che alle volte commette l’errore di ergersi a giudice,
i personaggi vivono la storia e quando si è coinvolti è difficile avere il
distacco necessario per valutare le conseguenze di un’azione rispetto ad
un’altra. È questa la vita vera.
I romanzi della Iorio non sono per
tutti per quanto sono intensi, sofferti, pieni di dolore e rabbia, alle volte
di rassegnazione, eppure in ultimo sono storie di speranza, di rinascita, di
anime sensibili e fragili che si rivelano forti quando si ritrovano e si
riconoscono, evidenza di come l’amore, di un innamorato, di un genitore, di un
amico, sia necessario per riuscire a crescere e a uscire dalle proprie
oscurità.
“Succede che un
giorno il destino ti mette sulla strada la persona a cui appartieni e te la fa
riconoscere, e allora non puoi fingere di non averla vista, devi stringerla a
te e non lasciarla andare, anche se sai che non ne sei capace”.
Se state leggendo questa recensione,
il destino ha messo sulla vostra strada questo romanzo, seguite il consiglio e
non lasciatelo andare! Buona lettura.
4
Coccole e mezzo.
Alla prossima, Lenny
*Ringraziamo l'autrice per la copia digitale.*
Nessun commento:
Posta un commento