REVIEW PARTY:Come una fenice di Chiara Cavini Benedetti




TITOLO: Come una fenice
AUTORE: Chiara Cavini Benedetti
EDITORE: Queen Edizioni
GENERE: Distopico
USCITA: 07 Dicembre 2019
PREZZO: e-book € 2,99 cartaceo € 12,90
PAGINE: 350
NB: Libro disponibile nei vari store
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SINOSSI

Un mondo distrutto dalla guerra.
Una città fondata sulle menzogne.
Un segreto troppo oscuro, ormai dimenticato.
Un’unica via di salvezza, che potrebbe esigere un prezzo troppo alto da pagare.
La scelta spetta ad Alex: scappare dal dolore che quel segreto le infligge, o affrontare le sue paure e rischiare la vita?
Dicono che l’amore spesso porti al dolore. Lei sarà pronta a soffrire?

RECENSIONE

“Vedevo la città bruciare sotto il mio sguardo, vedevo quei corpi dimenarsi e contorcersi tra lingue di fuoco. 
Le loro grida si alzavano verso il cielo, più violente del turbinoso fumo nero, maneanche le copiose lacrime che versavano avrebbero spento quelle fiamme. E sapevo che era giusto così. Sapevo che dovevano morire, che tutto doveva finire.”

Il romanzo che ti spiazza. Un po’ distopico, un bel po’ romantico, apocalittico, come se da un lato stessimo leggendo un capitolo della saga Maze Runner e dall’altro Hunger games-La ragazza di fuoco.
Perché vi starete chiedendo proprio il fuoco? Perché Phoenix, dal greco, fenice, risorge ovviamente dalle ceneri, perciò deve anche bruciare per risorgere a vita nuova.
È un po’ come andare a ritroso lo so, ma andiamo passo per passo per capire meglio questo splendido libro lunghissimo che mi ha davvero emozionata con i suoi incantevoli colpi di scena e le
sue drammaticità.

“Una volta ti ho chiesto se secondo te è possibile amare una persona a tal punto di decidere di morire pur di non stare senza di lei. Solo adesso, credo, mi sono resa conto che avevi ragione. 
Sì, è possibile.
E’ possibile provare un sentimento così profondo, così disperato, che non si ha altra scelta se non fare l’impossibile pur di continuare ad amare quella persona, pur di proteggerla.Eros ha dovuto salvare Psiche.”

Alex è una diciassettenne che vive a Hopeland assieme a sua madre. La città è un po’ quella che troviamo nei romanzi di Dickens, un po’ grigia, fatiscente, senza speranza, per contrario al suo nome.
Un giorno Kaladar, il sindaco della città, ha la brillante idea di minacciare tutti i cittadini imponendo loro di non uscire mai da Hopeland, incatenandoli al suo volere, al suo immenso potere.
Cosa si nasconde dietro la porta nera? Ma soprattutto Alex riuscirà mai a vedere cosa c’è dietro quella porta?
Una ballerina sarà l’immagine inquietante che accompagnerà le visioni mesmeriche di Alex che d’altronde per essere sempre stata chiamata numero 17, come se fosse una deportata in un campo di
concentramento, è matura, incline all’obbedienza quando si tratta di comportarsi civilmente ed è testarda, caparbia e illumina le menti degli altri. Una ragazzina che sa il fatto suo, in ogni senso.
I mostri, che poi in realtà quali sono davvero i mostri che fanno parte della nostra vita, quelli reali o quelli nella nostra testa? Comunque dicevo, i mostri che prenderanno il nome di Demoni, saranno presenti soprattutto all’inizio del romanzo, mentre il perno di tutto sarà la lotta alla sopravvivenza.
Resistere o morire?
Devi fare una scelta, e se la scelta fosse abbandonare per sempre chi ami, tu cosa sceglieresti?
Un romanzo che mi ha commossa molto, mi ha fatto riflettere e mi ha fatto pensare che i Demoni in fondo possiamo essere anche noi, persone a volte senza cuore o semplicemente plagiate dalla società totalitarista, un po’ come se Kaladar fosse la reincarnazione di Adolf Hitler in persona.
Paura, terrore e anche sgomento per un libro che ti lascia addosso sensazioni reali, vere.
Stile eccezionale, perfetto. L’autrice sembra nata con la penna in mano. Ho letto tanti libri in vita mia, ma questo mi ha davvero infuocato il cuore.

“Interessante, come nasce la fenice: dopo aver preso fuoco ed essere morta, la fenice rinasce dalle sue stesse ceneri. E rinasce più bella e forte di prima.. La morte, per la fenice, è solo una fase di passaggio che la porta a nascere ancora. Così la morte rincorre la vita e la vita la morte, in un cerchio perfetto. Ma la fenice non fa parte di quel cerchio., la fenice ne è al di sopra, ne è al centro.
Io, in quel momento, stavo bruciando.”

In ogni capitolo troverete pezzi di canzoni inglesi, con annesse traduzioni, che riassumono un po’ velocemente, l’argomento, ciò che sta per accadere.
Non vi è nemmeno un refuso in questo libro, è stato controllato benissimo sia dalla ragazza che lo ha scritto e ovviamente dalla casa editrice che ha fatto un lavoro encomiabile, si vede.
Per tutta una serie di motivi mi sento di dare ben il massimo dei voti, ovvero 5 abbracci, con la speranza di poter leggere presto qualcos’altro di questa splendida scrittrice.
L’inferno in cui scende Alex non è un gioco di parole, ma è una realtà.
I pugni che riceve in viso da Kaladar e dai suoi aguzzini, i suoi seguaci, non sono solo botte, ma sono calci all’anima.
E poi cosa c’è di peggio di avere negata la propria libertà?
Sapere che esiste un mondo fatto solo di privazioni e poi scoprire che l’amore invece esiste a Phoenix, come Nicholas le farà comprendere.
Povera Alex, bimba dagli occhi di fuoco e dal sangue ribelle.

Recensione a cura di Roberta Canu

5 abbracci


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