Autore: Giacomo Assennato
Genere: Contemporaneo M/M
Editore: Self Publishing
Data di uscita: 2 Ottobre 2019
Pagine: 166
Sinossi:
Federico ha un dolore accecante, una sofferenza atroce che ha spazzato via la sua vita gioiosa sostituendola con un presente in cui si muove smarrito e incattivito. Ha due strade davanti a sé: perdersi in quel niente che gli è rimasto della sua storia con Patrizio, continuando a nutrirsi dei momenti belli che l’hanno accompagnato negli ultimi otto anni oppure riuscire a ricostruirsi. “Ma il tempo aggiusta tutto”, gli suggeriscono le persone intorno a lui, e Federico sente che in fondo è vero, ma a ogni piccolo passo che compie verso la serenità, aumentano in lui i sensi di colpa: non vuole dimenticare, non vuole lasciare svanire nel nulla la sua grande storia d’amore. La vicinanza di due amici, che gli trasmetteranno la loro vitalità, gli permetterà di trascorrere momenti sempre più sereni e lo aiuterà a capire che non c’è nulla di sbagliato nell’andare avanti e nel ritrovare la gioia di vivere.
Recensione:
Eccomi di nuovo qui a recensire l’ultimo lavoro di Giacomo Assennato.
Anche questa volta le emozioni che ho provato sono state davvero forti. La storia è semplice, ma non nel senso diminutivo del termine, anzi, tutto il contrario, semplice in quanto vera, di vita quotidiana, fatta di momenti struggenti, alternati con altri più leggeri che tuttavia non hanno per nulla sminuito la profondità del testo, al solito curatissimo.
I tre personaggi principali sono perfettamente delineati, con un’approfondita disamina della loro psicologia che ce li fa conoscere da ogni angolazione.
Federico ha appena subito una perdita devastante, dalla quale non sembra essere in grado di riprendersi.
Martino è il giullare del trio, esuberante e sincero, il migliore amico di Federico, l’unico che sembra in grado di farlo risalire da quel baratro nel quale è sprofondato.
Filippo ha un segreto – del quale noi che lo abbiamo letto siamo già al corrente, essendo lui uno dei personaggi di Dimmi chi sei – che prima o poi dovrà condividere, se vorrà instaurare un rapporto sincero con Federico.
«Mi piacerebbe farti conoscere la mia famiglia, cioè Antonio e Pietro.»
L’inizio della storia è un colpo al cuore, con la sofferenza di Federico talmente palpabile da farla sentire mia. Andando avanti, seguiremo il suo faticoso percorso di guarigione, tra alti e bassi, tra momenti di sconforto e altri di rabbia, vedremo la sua vita incamminarsi verso una nuova via, con l’aiuto degli altri due.
Questo nuovo libro di Giacomo è stellare, è la storia di una rinascita, di un cuore distrutto che lentamente ritrova la voglia di vivere, sconfiggendo i sensi di colpa che prova. È anche la storia di un’amicizia profonda, che ci dimostra quanto importante sia non isolarsi, quanto fondamentale sia poter contare su qualcuno che ci vuole bene a dispetto dei nostri difetti. Viene affrontato anche il tema della discriminazione, dell’omofobia famigliare, derifiuto da parte di chi ti dovrebbe amare senza condizioni.
La narrazione si dipana senza eclatanti colpi di scena, ma proprio per questo risulta reale, potrebbe essere la storia di chiunque di noi.
Consiglio questo libro? Assolutamente sì, non potete perdervelo per nulla al mondo.
«Eccovi qua,» ci dice, «vi aspettavamo.»
«Buongiorno...» rispondo e, giuro, mi trema la voce nel tendergli la mano.
«Tu devi essere Federico, vero? Entra, ti porto a conoscere il mio Pietro.»
Per me 5 abbracci, o forse 50 anche solo per queste ultime parole.
Parole splendide nei miei confronti. Non posso che ringraziare ed esservi sempre, ma sempre, grato. Recensioni come questa toccano il cuore.
RispondiEliminaL'assenza di colpi di scena rende la storia reale: ottima osservazione con cui sono molto d'accordo
RispondiEliminaÈ una "semplice" storia di vita reale, avete ragione. Secondo quello che intendo io l'attenzione va nei ricordi e nelle sensazioni, anche nelle piccolissime cose, la bicchierata in faccia, la fioraia, come Fede reagisce al commissionario dell'Outlet-Dubai, piuttosto che nel raccontare l'agonia o altre cose. Se ci fate caso non si dice neanche quale fosse il male di Patrizio, perché non ha importanza. Siete sempre in sintonia con me. E' fantastico.
RispondiEliminaproprio stamattina ho iniziato a scrivere la recensione. vedo che a te è piaciuto molto e mi fa piacere. io ho qualche riserva anche se nel complesso il romanzo mi è piaciuto.
RispondiEliminaGrazie Aylen per la bellissima recensione, e grazie per aver aderito anche questa volta all'evento! <3
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