RECENSIONE: "Frammenti di una mente immorale" di Carmelo Panatteri


Titolo: Frammenti di una mente immorale
Autore: Carmelo Panatteri
Editore: Youcanprint
Genere: Erotic Romance
Data uscita: 22 maggio 2019
Pagine: 113

Sinossi: Daniela, giovane pianista siciliana, si troverà prigioniera del suo stesso pensiero. Un marasma esistenziale, il suo, che la vedrà vittima e carnefice delle sue azioni. Una mente giovane e contraddittoria, quella di Daniela, combattuta tra giusto e sbagliato, tra virtù e perversione. La giovane confesserà i suoi segreti, ricordi e ossessioni che la renderanno vulnerabile alla vita, trascinandola in uno stato mentale pericoloso per lei e gli altri. Fede e Peccato lottano in queste pagine, dove lei racconta le sue più intime perversioni, deviazioni, evasioni adolescenziali che si scontrano con la paura di una moralità comunitaria che soffoca la sua libertà d’essere.

Recensione:
Il libro racconta la storia turbolenta di Daniela una ragazza che adora suonare il piano ma che ha un segreto che tiene ben nascosto alla sua famiglia molto conservatrice e religiosa. Lei non può fare a meno di guardare film pornografici che la fanno vivere in continuo conflitto tra "la sua coscienza addestrata secondo la sua religione", e i suoi desideri sessuali. Tutto questo la porta ad essere molto insicura, specialmente con i ragazzi. 
Lei dice: 


"è una lotta continua tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. Sbagliato, secondo i nostri principi morali. Giusto secondo i nostri istinti". 


Per questo suo tormento decide di rivolgersi ad una psicologa per dare una risposta alle sue domande. Il libro è un susseguirsi di racconti della sua vita, piccole narrazioni che hanno segnato la sua esistenza dove non mancano le sorprese, partendo dal padre, che non crede in lei, fino alla partenza della zia che lei adora. Dal rapporto avuto con un'altra ragazza solo per ammazzare la noia, fino al rifiuto del ragazzo di cui si era innamorata che l'ha portata a tentare il suicidio. E tutto questo non fa altro che aumentare la sua insicurezza: 


"Avevo visto la morte in faccia, ancora una volta. E ancora una volta l'avevo sconfitta. Forse non ero buona nemmeno a togliermi la vita".


Questo libro si legge tutto d'un fiato sia per la semplicità del linguaggio sia per la fluidità della scrittura. Il primo impatto è molto forte tanto da mettere molto curiosità, in chi legge, di scoprire come la  protagonista riesce a venire fuori da tutta questa situazione. A mano a mano, che si continua con la lettura si scoprono le paure, la fragilità della protagonista, le sue delusioni e le prese in giro che a poco a poco diventano le sensazioni di chi legge. Chissà come ne verrà fuori Daniela? 

Tre abbracci. 
Loretta.

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