Titolo: Tra le dune
Autore: Dawn Blackridge
Genere: Contemporaneo
Editore: Self-Publishing
Data uscita: 29 novembre 2016
Pagine: 129
Sinossi:
Un evento irreparabile spinge il trentaduenne Colin Harris, scrittore, a trasferirsi dall’altra parte del paese, per dare un nuovo inizio alla propria vita. I fantasmi del passato lo inseguono comunque e sembrano non volergli lasciare alcuna possibilità.
Nathan, trentaquattrenne fisioterapista nell’ospedale cittadino, vive a Orepuki, Isola del Sud, Nuova Zelanda, con suo figlio Hemi, da qualche anno. Un buco nella recinzione che divide casa sua dalla spiaggia demaniale, gli fa incontrare il suo nuovo vicino, scoprendo così di abitare al fianco del suo autore preferito.
I due lentamente inizieranno a conoscersi, fino a instaurare un rapporto che va ben oltre l’amicizia. Colin proverà, riuscendoci, ad aprirsi con Nathan, rivelandogli segreti mai confessati e problemi familiari mai risolti.
La vita sembra accanirsi contro Colin e un imprevisto li porterà sull’orlo della separazione. Tutto verrà nuovamente messo in discussione. Riusciranno a superare anche questa prova e a costruire una vita insieme?
Recensione:
<<Si tratta di tuo padre. E' stato ferito in servizio. Devi venire, Colin...>>
Serrò forte gli occhi, appoggiandosi al muro. Sei un maledetto frocio! Non ti voglio in casa mia. Te ne devi andare e non tornare finché questa stronzata non ti sarà passata.
Dawn Blackridge è capace di emozionarmi sempre, i suoi protagonisti sono veri mai fittizi, perché fragili, forti e coraggiosi. Sono reali, soffrono e gioiscono, attraversano dolori che li annientano ma sono capaci di reagire e guardare avanti.
Capita, però, che le sofferenze più brutali arrivino proprio da chi dovrebbe sostenerli e supportarli, sempre. E’ questo ciò che mi angoscia terribilmente e per ore non faccio altro che pensare: come può un genitore ripudiare il proprio figlio?
I figli si amano sempre, fanno parte della tua esistenza e non possono essere ripudiati e guardati con disgusto perché designati come malati, da aggiustare neanche fossero dei pezzi di ricambio, è inammissibile, però se ne sentono e vedono tanti di questi atteggiamenti che alla fine puoi solo dire che l’ignoranza non paga.
Allo stesso tempo c’è chi invece non si lascia coinvolgere negativamente, anzi c’è chi ti fa da padre più del tuo stesso genitore e ti apre la strada lasciandotela percorrere con l’intensità dovuta, ossia la libertà di essere te stesso, sempre, di amare chi vuoi e di crearti la famiglia come ogni essere umano.
Tutto questo è stato per me Tra le dune.
<<Non ti sei accorto?>>
<<Accorto? E di che?>>
<<Hai detto nostro figlio, Nathan.>>
Consigliato come tutti gli altri, ogni storia è un’emozione. Grazie Dawn.
5 abbracci
Saluinadia
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