Titolo: Libreria piccoli segreti
Autore: Corinne Savarese
Editore: Leggereditore
Genere: Romance
Data uscita: 8 maggio 2019
Prezzo: 4,99€
Pagine: 208
Sinossi:
Aurora ha un dono speciale: riesce a leggere nell’anima delle persone. Può scorgere il loro cuore, le loro gioie e le loro sofferenze, può avvertirle, sentirle sulla sua pelle. Dalla sua libreria per bambini in un antico borgo marchigiano, vede le esistenze degli altri andare avanti, mentre la propria è rimasta ferma in un punto ben preciso, a quel maledetto giorno di due anni prima quando la vita le ha mostrato tutta la sua drammatica labilità... Da allora, più che vivere Aurora si nutre di storie, di quelle raccontate attraverso le parole e talvolta i silenzi da amici e clienti – genitori assenti o troppo esigenti, figli ribelli o troppo accondiscendenti, e di quelle racchiuse nei libri che riempiono gli scaffali del suo negozio. Ed è proprio grazie alle favole, intessute, come i sogni, di simboli e metafore capaci di toccare le corde più profonde dell’Io, che Aurora affronterà il suo doloroso passato, capirà il disegno che la vita ha in serbo per lei e deciderà di abbracciarlo: usare la sua empatia per arrivare alle anime dei lettori, per lenire le loro e le proprie ferite. Il destino di Aurora è essere una portatrice di messaggi, e lei intende compierlo attraverso le fiabe...
Recensione:
Eccomi ancora una volta qui con voi, oggi vi parlo di la “Libreria piccoli segreti” di Corinne Savarese, Inizio lasciandovi un estratto secondo me bellissimo e anche molto vero, quando l’ho letto ho capito subito che l’avrei usato per aprire questa recensione, per darvi il senso di tutto il libro…...anzi mi correggo per quello che io penso sia il senso del libro.
“Nessuno pensa mai a Geppetto...
Nessuno pensa mai a Geppetto, perché in fondo il protagonista della storia è Pinocchio e delle emozioni del suo babbo nessuno si è mai curato.
Ma nella vita non sempre possiamo essere Pinocchio.
A volte siamo il Gatto, a volte la Volpe, a volte il Grillo Parlante e a volte purtroppo siamo il povero Geppetto.
Quello che non vince mai, che sacrifica tutto ciò che ha, perfino sé stesso, per amore di un altro.
Quello che perde mille volte, e mille e una ci riprova.
Nessuno vuole essere Geppetto.”
La favola di Aurora inizia così, spaccandoti già il cuore sin dalle prime frasi, sarà che poi qualcuno di noi ci si ritrova un pò in Geppetto.
Non vi voglio raccontare molto di questa fiaba, ma lascerò che sia l’autrice con le sue stesse parole a raccontarvela, vi lascerò alcuni estratti così da non rovinarvi questa lettura, che credetemi merita tutta la vostra attenzione.
Quel piccolo negozio era tutto per lei. Anche nei giorni di chiusura andava lì e tra quelle quattro mura, in silenzio, chiudeva gli occhi e respirava l’odore dei libri. Farlo, le dava pace. Quelle mille storie di vita vissuta o inventata la facevano stare bene. Erano come amici, compagni d’avventura che non la facevano sentire sola.
Bravissima l’autrice a tessere una trama dal sapore dolce amaro, dove amore e speranza sono il filo conduttore di tutto il libro, una girandola di personaggi che ruotano attorno ad Aurora e alla sua libreria, personaggi caratterizzati e descritti benissimo, ho amato Rina , mi ha ricordato mia madre e i suoi innumerevoli racconti a volte felici ma a volte tristissimi, perché la vita è così non sempre c’è il lieto fine.
Aurora aveva il cuore in una morsa. Le era sembrato di vivere il racconto di Rina in prima persona. Tutte quelle emozioni e quel sapere, il giorno in cui Rina fosse venuta a mancare, sarebbero andati perduti per sempre e Aurora avrebbe voluto poterli raccogliere, metterli a disposizione del mondo, come un reperto custodito nella teca di un museo. Era vero. La sofferenza non fa distinzioni. Non guarda età, sesso, ceto o razza. La sofferenza colpisce e non si può che sopportarla.
La delicatezza nel riportare alla memoria Rigopiano, ricordi dolorosi che non abbiamo mai dimenticato, ma allo stesso tempo l’orgoglio assoluto di poter dire che esistono persone come Daniele che rischiano la vita ogni giorno, che sono degli eroi ogni giorno e che lo fanno senza nessun vanto ma con la generosità e l’altruismo che li contraddistingue.
Era furiosa con lui perché la faceva sentire egoista. Nel suo enorme altruismo, la faceva sentire nell’errore, perché non voleva lasciarlo andare, e poi però era lei a dover raccogliere i pezzi al suo rientro. E anche il suo ritorno a casa non era sempre scontato.
Complimenti all’autrice ed un grazie grande, per le emozioni vere che ho provato leggendo questo capolavoro, che non lo è solo per la trama, ma anche per aver trattato certi argomenti reali che fanno riflettere su come a volte si diano per scontate certe cose quando non lo sono per nulla.
«Quella che ho vissuto a Rigopiano è stata un’esperienza indimenticabile, piena di altruismo, ma anche di estremo dolore. La vita è come un’ala di farfalla che si spezza tra le dita di un bambino capriccioso. Così è la natura. Siamo in balìa di qualcosa più grande di noi, non ci resta che godere del tempo che abbiamo a disposizione.
Cosa vi posso dire di più se non di leggerlo assolutamente, perché è uno spaccato di vita vera e soprattutto scritto davvero davvero bene.
Grazie ancora per me cinque abbracci
La vostra Luceliu
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