RECENSIONE: “Welcome to the circus (Carnival vol. 1)” di Sara Coccimiglio

Titolo: Welcome to the circus

Autore: Sara Coccimiglio 

Casa Editrice: Triskell Edizioni 

Genere: Contemporaneo 

Data di uscita: 22 maggio 2019 

Pagine: 373

Sinossi: 

Samuel ha fatto tante scelte sbagliate nella vita, ma fidarsi di Judah è stata decisamente la peggiore. E ora non può che incolpare se stesso se per rimediare è costretto a vendere il proprio corpo al Carnival Circus, una casa di piacere ai limiti della sanità mentale dove tutto è controllato da regole che nessuno ha mai scritto. Gli intrattenitori che abitano nel Carnival - manipolatori, sensuali ed incredibilmente belli - coi quali è costretto suo malgrado a convivere, faranno di tutto per fargli capire quanto poco conosce se stesso e per dimostrargli quali sono i suoi veri desideri. A Samuel rimane una sola cosa da fare. Anzi due: continuare a ripetersi chi è davvero e non lasciar avvicinare nessuno. Ma cosa succede se un sensuale prostituto con l'aspetto di un principe e l'anima di un boia ti porge su un piatto d'argento una valida ragione per essere sconsiderato? 

Recensione:

Avevo già letto altri libri di questa autrice, che mi erano piaciuti molto, questo invece mi ha lasciato un po’ così. Samuel, il protagonista, è un diciottenne a cui ne capitano di ogni, continuamente, per tutto il libro. Dall’essere tradito dal complice in una rapina, al finire in un bordello gay, essendo sicuro di essere etero, al soffrire come un cane per colpa di un altro membro di detto bordello, al ritrovarsi davanti il complice che odia con tutto se stesso e non vi anticipo altro per non spoilerare troppo la storia. Storia che è lunga, con abbondanza di scene di sesso e di elucubrazioni mentali che affliggono il nostro Samuel, molto ben caratterizzato, nei suoi continui dilemmi interiori. Gli altri personaggi sono altrettanto ben delineati, anche in realtà se non ci viene svelato molto di ognuno di loro, immagino che ciò avverrà nei volumi successivi della serie. Ammetto che la prima metà del libro mi abbia un pochino annoiato, mentre da lì in avanti la storia mi è piaciuta di più, essendosi focalizzata meglio sulla psicologia dei vari personaggi e non solo su quella di Samuel. Il libro è comunque ben scritto, con solo qualche refuso qua e là. Ora sono curiosa di sapere cosa ci aspetterà nei volumi successivi di questo circo. 

3,5 abbracci. 

A presto, la vostra Aylen.

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