REVIEW PARTY: "Sapessi, Luca" di Giacomo Assennato

Titolo: Sapessi, Luca

Autore: Giacomo Assennato

Editore: Self Publishing
Genere: Romance Contemporaneo M/M

Data di uscita: 2 Marzo 2019
Pagine: 172

Sinossi:
Matteo ha solo 13 anni e mezzo quando scopre per la prima volta l’amore. È una sensazione forte, che lo stordisce e lo schiaccia. Ha sempre avuto chiaro tutto di quella cosa che porta dentro: sapeva che sarebbe successo e non se ne stupisce affatto. Aspettava soltanto di capire chi sarebbe stato. Ed è per Luca, suo compagno di scuola, che Matteo proverà questa sensazione, che è così maestosa da lasciarlo senza fiato. Non glielo confesserà, perché sa che l’altro non saprebbe che farsene, e anche perché la vita li divide drasticamente.
Sono passati quindici anni e Matteo è un grafico pubblicitario, si è trasferito a Milano ed è circondato da tre amici fantastici: Leo, Karl e Davide. La sua è una vita bella, anche se non riesce a realizzarla completamente, bloccato com’è dalla storia che non ha mai avuto ma che sente essere l’unica che realmente l’aveva toccato nell’anima. Il resto non ci somiglia neanche un po’.
Luca, e tutto quello che avrebbe voluto dirgli, sono i fantasmi che porta con sé.
L’intrecciarsi della sua storia con quella dei tre amici lo accompagnerà in situazioni divertenti ma anche malinconiche che gli apriranno la strada alla vita.

Recensione:
Questo è il terzo libro che leggo di Giacomo Assennato ed è, secondo me, il migliore di tutti, quello più profondo, quello più intimo, quello più riuscito.
La storia parte dagli anni dell’adolescenza di uno dei protagonisti, Matteo, che si scopre innamorato del suo migliore amico, Luca. Lo ritroveremo quindici anni dopo, solo, dal punto di vista sentimentale, tuttavia, circondato da un gruppo di altri tre amici, Karl, Davide e Leo, che lo sostengono, lo amano di un’amicizia vera, che rasserena e ci fa aver fiducia nel prossimo, perché se esistono amici così, il futuro non può farci paura.
Uno di questi amici in particolare, Davide, si sente più legato al nostro protagonista e la storia si dipana alternando i punti di vista dei due. La scrittura in prima persona non è mai stata tanto nelle mie corde, tuttavia, in questo caso, ho avuto modo di apprezzare il cambio del narratore, da Matteo a Davide e viceversa, tecnica che mi ha permesso di capire in profondità i sentimenti, i pensieri dei due, egregiamente narrati.
Il libro ha spunti decisamente esilaranti e in più di un’occasione mi son trovata a ridere di alcuni battibecchi. Anche i luoghi sono ben descritti e tutti i personaggi, compresi quelli di contorno, ottimamente caratterizzati.
Dire che il libro è bello è riduttivo, è un’ode all’amicizia, quella vera, quella che ci consente di alzarci la mattina anche se vorremmo solo nasconderci sotto le coperte, e anche un’ode all’amore, quel sentimento che fa girare il mondo, nel bene e nel male. Si soffre, in questo libro, ciò nonostante si ha
anche speranza, tanta, perché le cose accadono, che noi lo si voglia o no, e da quelle brutte ne possono anche nascere di belle.
Mi ha colpito anche la capacità dell’autore di farci “sentire” i personaggi come fossero reali, e allo stesso modo i loro sentimenti, quello che provano quando sono felici e lo stesso quando soffrono. Ammetto di aver pianto, alla fine, tuttavia l’intera storia mi ha lasciato qualcosa dentro, ha toccato le mie corde e per questo voglio ringraziare l’autore che è riuscito nell’intento di emozionarmi. Una menzione speciale per la stupenda copertina. Questo è un libro che non dimenticherò.

5 abbracci (e, ne avessi avuto la possibilità, ne avrei dati anche di più)

A presto, la vostra Aylen.

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