SINOSSI
Alex, mosso dal
desiderio di dare giustizia alla vittima di un “errore giudiziario”, sfrutta
l’inconsapevole Maliba per creare una trappola con cui desidera incastrare il
vero serial-killer. In un rapporto costretto tra quattro mura, l'uomo scoprirà
che non sarà facile trattenere una persona contro la sua volontà e, nei dieci
giorni di tempo che si è concesso per portare a termine il suo piano, sarà
costretto ad affrontare se stesso, lei e il "Carnefice". Maliba è una
giovane e bella ragazza che si trascina dietro un passato difficile e
impossibile da cancellare. Trova un po’ di pace rifugiandosi in una casa
nascosta nel bosco. Lì, lontana da occhi indiscreti e all’insaputa di tutti,
ricomincia a vivere. La tranquillità apparentemente ritrovata sarà però
drasticamente interrotta da un uomo che, con il volto celato da un
passamontagna, s’introdurrà nell’abitazione.
«Mi chiamo Maliba, Maliba Scarniti, sono stata
rapita cinque giorni fa. Non voglio morire! Vi prego, aiutatemi, ho paura, mi
sto innamorando di lui!»
RECENSIONE
Ebbe solo il tempo di
muovere i primi rami che una piccola volpe le saltò contro facendola
istintivamente gridare e piombare con il fondoschiena a terra, poi l’animale,
altrettanto intimorito, si dileguò velocemente dalla sua vista.
Sorpresa riprese fiato e infine scoppiò a ridere
E’ il primo lavoro che
leggo di quest’autrice e sono stata molto contenta di averlo fatto. Il suo è
uno stile fluido, pulito e lineare.
I protagonisti sono ben
descritti e anche le scene sono meticolose e dettagliate. La storia coinvolge e
ti porta a leggere con attenzione ogni parola, perché in esse vi è la soluzione
del caso.
L’ambientazione ha un suo
fascino e Alex e Maliba ti prendono per mano e ti portano all’interno della
loro storia dove passo passo ti avventuri e cerchi in ogni modo di aiutarli
fino a far sì che possano raggiungere quella felicità a cui anelano chi per un
motivo chi per un altro.
“Cosa stai facendo,
come pensi di uscirne?” si disse tra sé.
Entrò più e più volte in bagno muovendosi sempre al buio per
memorizzare gli spazi. Annusò l’asciugamano che sapeva di mughetto come il
sapone sopra il lavello, si meravigliò di aver memorizzato un particolare così
futile e si soffermò a pensare se anche lei avesse addosso quel profumo.
Hanno alle spalle un
vissuto di sofferenze che sembra raddoppiarsi nei giorni in cui vivono nella
stessa casa isolata nel bosco.
La convivenza mette a
nudo che se non sei cattivo non puoi diventarlo, nonostante tutto.
Un trauma difficilmente
va via, si può affievolire e se trovi la persona giusta può aiutarti a
superarlo in qualche maniera.
Io consiglio la lettura
di Tatuaggio, perché è una storia
che merita, davvero, l’attenzione di tutti/e, assaporatela lentamente.
Alla prossima
Saluinadia



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