Titolo:Ti ritroverò Adeline
Autore: H. D. Carlton
Editore: Virgibooks
Genere: dark romance
Data di pubblicazione:17 dicembre 2022
Serie: Il gatto e il topo vol 2
Formato: Ebook € 2,99
Cartaceo € 17,00
TRAMA
Il Diamante
La morte mi cammina a fianco,
ma non può tenermi testa.
Sono intrappolata in un mondo pieno di mostri vestiti da esseri umani,
e quegli uomini non sono ciò che sembrano.
Non mi terranno per sempre.
Non riconosco più la persona che sono diventata,
e sto lottando per tornare dalla bestia che mi dava la caccia di notte.
Mi chiamano un diamante,
quando in realtà hanno solo creato un angelo della morte.
Il cacciatore
Sono nato predatore,
ho l’efferatezza radicata nelle ossa.
Quando ciò che è mio mi viene rubato nel cuore della notte,
come un diamante custodito in una fortezza,
io mi rendo conto di non poter più tenere a freno la bestia.
Il sangue tingerà il terreno, mentre farò a pezzi questo mondo per ritrovarla.
E riportarla nel posto che le spetta.
Nessuno sfuggirà alla mia ira,
specialmente coloro che mi hanno tradito.
Questo è il secondo volume conclusivo della dilogia “Il gatto e il topo” di H.D. Carlton. “Ti ho trovata, Adeline” va letto per primo. Si tratta di due dark romance che trattano tematiche che potrebbero disturbare diversi lettori. Si invita a leggere le avvertenze a inizio libro prima di procedere con la lettura.
Ultimo volume di una serie che sa levare il sonno. Ultimo di una serie che sa spezzarti a metà e ricomporti in modo diverso, se non più completo, di sicuro con una visuale del mondopiù grande.
Avevamo lasciato Adeline in balia di mostri senza cuore e nessuna morale. In balia di mesi che saranno l’inferno in terra, che spezzerà la nostra protagonista in più modi, creando in lei crepe e ferite impossibile da sanare. Mesi di orrori che saranno il deterrente per la sua trasformazione in donna ancora più cazzuta di com’era. Che riesce a rubarti il cuore e che ti rende orgogliosa di quel che è diventata, nonostante i soprusi e le violenze subite.
In questa storia il principe non riesce subito a salvare la sua principessa, ahimè il male riesce ad attecchire in profondità creando un vortice di dolore, rabbia e impotenza.
Da quando Addy è stata rapita, Zade non si dà pace, tutto quello che gli vortica intorno è terra bruciata, come il suo cuore senza di lei.
“Ma è un dolore di cui a malapena mi accorgo, quando ne ho uno così fottutamente forte nella testa. È offuscato dalla rabbia, e mi sento come se ogni dannato organo del mio corpo fosse finito in un frullatore. Il mio topolino non c’è più. Me l’hanno rubato.”
Lo vedremo in una veste ancora più oscura e senza freni, ritrovare la sua anima, quella parte mancante di se che è diventato ossigeno è l’unica cosa che vede e che sente.
Il libro è come suddiviso in due parti: i momenti bui di Adeline e il suo ricostruirsi. Questa prima parte è cruda, ricca di violenze e poco incline ai deboli di cuore. E si mie care, qui, ci vuole uno stomaco di ferro e tanto coraggio. Le premesse date dalla scrittrice sono più che confermate. È uno dei libri più forti mai letti, e io ne leggo davvero tanti di questo genere, qui la scrittrice non ha peli sulla lingua e ogni nefandezza viene descritta nei minimi dettagli.
La seconda parte invece racconta di frammenti sparsi, che Zade col suo amore e tanta pazienza cercherà di mettere insieme, ricostruendo la sua donna ancora più bella e più forte, nonostante le cicatrici e il dolore.
In questi capitoli la passione regna sovrana, i due infatti riusciranno a divampare fiamme creando incendi intorno a loro.
Il tutto viene legato dalla costante voglia di ritrovarsi, il topolino che vuol tornare tra le braccia dell’unico mostro col quale si sente sicura, il mostro che vuole riprendersi quel che è suo, amandolo e spaventandolo il egual misura, perché lui e solo lui può.
Un amore viscerale, ossessivo, ombroso, forse a detta di molti malato, ma sicuramente unico.
“Quello che hai dimenticato è che il cuore che batte nel tuo petto non è il tuo,” ringhia. “È mio. E se il mio cuore ha smesso di funzionare, allora premi quel grilletto, topolino . Uccidi il resto di me. Non sono niente, se non sono la ragione per cui respiri.”
È un racconto adrenalinico, che ti tiene tra quelle pagine con i battiti del cuore costantemente accelerati, con il fiato sospeso, e occhi lacrimosi pieni di rabbia. Non ci si può non immedesimare dentro ogni parola, e percepire tutto quello che la scrittrice vuol far sentire.
Anche questo volume ha tanto da raccontare, nuove persone a cui affezionarsi e nuove persone da odiare.
Una serie indimenticabile che nonostante la sua impetuosa e travolgente oscurità riesce comunque a farti vedere il suo spiraglio di luce, accecante e devastante.
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