Tematiche
trattate nella trilogia “Un Amore Incancellabile”
Le tematiche trattate in questa trilogia sono diverse.
Sicuramente la più importante è quella riguardante la famiglia. I Tresham sono
presenti in tutta la trilogia, con il loro legame forte, unico, spesso
controverso. In ogni pagina si respira il senso di unione e appartenenza. Ovviamente
questa tematica si sviluppa dal primo volume, “Ritorno”. I componenti della
famiglia si amano tantissimo ma hanno anche forti contrasti. Ci sono sempre gli
uni per gli altri ma proprio come ogni famiglia normale, ci sono scontri di
volontà e varie tensioni. Mi è piaciuto descrivere le dinamiche che possono
intercorrere in una famiglia del genere, mostrando però sempre la voglia di chiarire,
ricomporre il conflitto, esprimere solidarietà e comprensione.
Le mie trilogie possono essere considerate un inno
alla famiglia, nel senso più largo possibile, famiglia non solo di sangue ma
anche per scelta, quella che uno desidera formare, quella che costruisce anche
con gli amici o altri parenti.
Un altro tema che per me ha molto valore è quello
dell’amore ovviamente, quell’amore che ti porta a fare qualsiasi sacrificio per
la persona amata; c’è l’amore dei genitori verso i figli, quando le loro
sofferenze diventano anche le proprie. Esso è incarnato soprattutto da Lucas ed
Ayce, che soffrono e assorbono i problemi dei loro figli. Lo troviamo già in
Ritorno ma ovviamente permea tutti e tre i libri. C’è l’amore solare, gioioso, solidale tra
fratelli; c’è l’amore passionale delle coppie, il sacrificio che Celeste
farebbe per Simon e che Simon, a sua volta, alla fine vorrebbe fare per lei.
C’è l’amore di Richard che vuole riscattarsi e dimostrare di essere un uomo
migliore e quello di Eve che sceglie un uomo mettendolo al di sopra di tutto,
anche del suo orgoglio, della sua vita e della sua reputazione, che lo mette al
di sopra anche della famiglia, come accade in Ritorno e poi in Rimpianti. C’è l’amore di una madre verso la creatura che
porta in grembo, una donna che lotta con le unghie e con i denti per non
soccombere e far nascere la sua creatura; c’è l’amore profondo e disinteressato
di un uomo, Alden, che ama una donna ma non ne è ricambiato e che compirà una
scelta estrema (Rinascita). C’è l’amore innocente di Marcus e Charlotte,
fratelli solo di nome e non di sangue, anche se non osano riconoscere i loro
sentimenti; c’è anche l’amore malato di una madre che manipola suo figlio per
compiere una vile vendetta.
Un altro tema che mi sta a cuore è quello delle
differenze di classe; qui, più che nella precedente trilogia, vediamo la
differenza di vita tra l’aristocrazia e il popolo; Eve ci offre uno spaccato
della condizione femminile; una donna ricca apparteneva prima al padre e poi al
marito; una donna povera rischiava di morire in continuazione, era sottoposta
ad angherie e umiliazioni di ogni genere, era un oggetto di nessun valore. Ho
voluto che la mia eroina fosse generosa ed aiutasse le donne delle classi
umili, non immaginando che anche lei avrebbe potuto trovarsi in quella
situazione di povertà e disperazione. Spero, in Rimpianti, di aver descritto un
piccolo spaccato della condizione delle classi più umili dell’Ottocento.
Altre tematiche molto importanti sono quella del
perdono e della redenzione.
Il perdono è un sentimento controverso, visto a volte
come un atto di debolezza. Invece per me perdonare è un atto di grande forza,
che esprime il valore di una persona. In un amore incancellabile c’è il perdono
di un padre verso la figlia che l’ha deluso, come in Lucas ed Eve; c’è il
perdono di Eve a Richard, che fino alla fine non sappiamo se e come arriverà;
c’è il perdono di Richard a sua madre, per le bugie che gli ha detto e al suo
vero padre, per non essergli stato vicino. Ci sono tantissime sfumature di
questo sentimento che libera chi lo concede più di chi lo riceve.
Infine, un altro tema importante è quello della
redenzione. Chi si redime ovviamente è Richard. Sono sempre stata convinta che
un uomo non sia mai o bianco o nero, ma abbia infinite sfumature. Non esiste il
diavolo o il cattivo in assoluto, esistono esseri umani deboli, fragili,
delusi, feriti che pensano di dover ripagare gli altri con la stessa moneta. E
succede anche che un uomo bello, cinico, cresciuto senza padre e senza amore,
scopra questo sentimento grazie a una ragazza completamente diversa da lui,
innocente, pura, che gli dà quell’amore che non ha mai avuto in maniera pulita
e disinteressata. Succede che quest’amore limpido possa toccargli il cuore e
cambiarlo per sempre.
Infine, temi minori, sono quello della reputazione e
del disagio mentale.
La reputazione, l’onore, sono oggi concetti superati
ma per gli uomini che si muovevano negli ambienti aristocratici dell’Ottocento
erano fondamentali. Non avere più una reputazione distruggeva la vita di una
donna, che aveva come massima aspirazione trovare un marito e una buona
sistemazione. Le chiacchiere e le maldicenze potevano non solo rovinare una
donna ma spingerla anche a gesti estremi o a unioni improbabili e infelici, per
riparare. Tutto questo sottolinea ancora di più quanto la donna fosse
sottomessa agli uomini della sua vita che avevano davvero potere di vita e di
morte verso di lei.
Per un uomo contava invece molto l’onore, per i nobili
era fondamentale, senza onore si veniva considerati dei falliti, dei reietti.
L’onore dava valore all’uomo e lo rendeva davvero pari dei suoi simili,
meritevole di rispetto, con la stessa dignità e la stessa importanza.
Infine ho voluto parlare anche del disagio mentale. Si
scoprirà che un personaggio imparentato con uno dei protagonisti è rinchiuso in
una casa di cura. All’ epoca purtroppo le malattie mentali erano situazioni
delicate, per un semplice disagio si poteva finire in queste strutture da dove
era difficilissimo uscire e dove non si guariva facilmente; ho volutamente
cercato una struttura diversa da Bedlam, che era il manicomio degli orrori; ma
mentre mi documentavo ho avuto i brividi nel pensare a cosa subissero queste
persone fragili. Fortunatamente anche in questo senso la scienza e la medicina
sono andate avanti e ora si può non solo guarire ma stanno finalmente cadendo i
tabù e i pregiudizi rispetto a queste forme di disturbi.
Dipinto della
serie A Rake's Progress di William Hogarth e che
rappresenta il manicomio di Bedlam
Spero
che le tematiche trattate possano essere di vostro interesse. Mi piace regalare
ore di evasione ma nel contempo amo anche introdurre, laddove possibile,
tematiche sociali importanti. Vorrei che i miei romanzi fossero leggeri, nel
senso migliore del termine ma non sciocchi o superficiali; il mio desiderio è
far sognare e nel contempo riflettere. Spero, con questa trilogia, di esserci
riuscita.
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