RECENSIONE - Il debutto di Lady Tabetha (Sweet Regency Vol. 7) - Maggie Dallen, Katherine Ann Madison


 


 

Titolo: Il debutto di Lady Tabetha

Autore: Maggie Dallen, Katherine Ann Madison

Editore: Virgibooks

Genere: Regency Romance

Data di pubblicazione: 28 febbraio 2022

Serie: Sweet Regency Vol. 7

Formato: Ebook € 1,69 -  Disponibile KU

LINK AMAZON

 

TRAMA

DOPO IL SUCCESSO DI “SCUOLA DI CHARME”, MAGGIE DALLEN RITORNA CON UNA SERIE ROMANCE AMBIENTATA IN EPOCA REGENCY E SCRITTA A QUATTRO MANI CON L’AUTRICE BESTSELLER KATHERINE A. MADISON. SE AVETE AMATO LE RAGAZZE DELLA SCUOLA DI CHARME, QUESTA SERIE VI DELIZIERA'! ECCO A VOI L'ATTESISSIMO SETTIMO CAPITOLO DELLA SERIE!


Lui è un duca. Un uomo solitario, un nobile di cui l'alta società britannica sembra essersi scordata.

Lei, invece, è la debuttante sulla bocca di tutti...

E cosa potrebbe mai accadere, quando un duca in cerca della moglie perfetta si scontra con una debuttante nota per collezionare una débâcle dietro l'altra? Le chiederà di ballare, ovviamente...

Nonostante la reputazione di combinaguai di questa fanciulla, il Duca deve ammettere che l'azzurro cristallino dei suoi occhi non può di certo lasciare indifferente un uomo. Lei è sbagliata per lui. Tutti lo dicono, e lui sa perfettamente che è proprio così. Eppure, come si fa a starle lontani?

 

RECENSIONE

Una settimana dedicata al romanzo storico e alla Virgibooks!

Dopo Tammy Andresen eccomi alla prese con il settimo volume della Sweet Regency di Maggie Dallen e Katherine Ann Madison,.

Con la loro scrittura scorrevole e lineare, le quattro mani delle due autrici ci fanno dono di un’altra lettura veloce, ma ricca di emozioni, di altri due protagonisti piacevoli e soavi, Lady Tabetha e il Duca di Walton.

A fare da contorno la famiglia Rutland, conosciuta nel precedente volume, Darius, il nuovo Conte di Darling, sua moglie Evelyn e le altre due sorelle, la timida Mariah, la miglior compagnia delle felci, e la ritrosa Clarissa.

Il light motive del romanzo è l’amore, nelle sue forme più diverse: quello della famiglia del Duca per gli scomparsi genitori, quello del Conte per le sorelle e quello stesso fra le sorelle, sempre pronte a sostenersi e a sacrificarsi le une per le altre, quello del Duca per Tabetha e il viceversa.

Un simpatico sguardo sulle consuetudini del tempo, dove in teoria erano gli uomini a detenere il potere e a fare le scelte, ma dove le donne in alcuni campi erano tutto tranne che vittime.

“Chi mai aveva stabilito che gli uomini dovessero essere sempre cacciatori e le donne raccoglitrici? Perché i loro sguardi lasciavano pochi dubbi. Erano loro quelle a caccia di un duca”

Un tempo in cui esternare gli atteggiamenti richiesti dalla società era più importante di tutto il resto, per cui il comportarsi secondo il decoro in vigore consentiva di giustificare maleducazione e scortesia, dove non sapere l’etichetta in ogni suo piccolo cavillo era un peccato mortale.

E questa è la grave colpa delle tre sorelle Rutland, la loro eleganza, bellezza, gentilezza e cortesia nulla possono contro le loro origini campagnole e la loro mancata affettazione propria di chi aristocratico ci è nato.

Non tutti i nobili però sono limitati, e può capitare che un Duca, particolarmente bello e intelligente, capisca che le qualità vere sono altre rispetto all’etichetta e possa desiderare l’amore oltre al falso apparire.

“«Le regole della buona società possono essere apprese. La diplomazia e le abilità sociali possono essere acquisite attraverso la pratica. Ma la gentilezza? Il buon umore? L’altruismo? La capacità di trovare l’ironia in ogni situazione?» Lui scosse la testa. «Quelle sono cose che non si possono insegnare»”

La storia dovrebbe essere maestra di vita, ma su alcuni punti noi uomini dimostriamo di avere imparato molto poco, perché invece di superare le barriere sociali della nobiltà inglese ne abbiamo create delle altre, forse anche meno apprezzabili, ma la grande verità resta che non conformarsi al modello richiesto e non essere quello che la società vuole non dovrebbe essere sinonimo di fallimento o derisione, ma della capacità di essere sé stessi, con i propri limiti e le proprie imperfezioni.

“Essere diversi non è un difetto, ma un pregio”

Aspetto con trepidazione il prossimo capitolo, dove vedremo la caparbia Lady Clarissa contrapposta al Visconte di Ware, Leopold Ainsworth.

  

4 Coccole e mezzo

Alla prossima coccola, Lenny

 


*Ringraziamo la casa editrice e l'autore/autrice per la copia digitale*

Nessun commento:

Posta un commento

NUOVA USCITA: I Corvi di Thorne Point di Veronica Eden

                        Titolo:  I Corvi di Thorne Point Autrice:  Veronica Eden Serie:  I Corvi di Thorne Point #1 Editore:  Heartbeat Ediz...