TITOLO: Lonely: un'ultima volta noi
AUTORE: Elisa Crescenzi
Editore: Self Publishing
Genere: Hate to love, music romance, age gap
Autoconclusivo: sì
Data d'uscita: 28 febbraio 2022
Disponibile in Kindle Unlimited: sì
Trama:
«Fino a qualche giorno fa mi hai chiesto più volte di starti alla larga, Damian».
«Questo prima che ti assaggiassi, Coraline».
DAMIAN
Essere il frontman dei The Falling Stars è il mio lascia passare per la bella vita. A ventotto anni ho tutto quello che potrei desiderare: soldi, fama e donne. Tutte mi considerano il sex symbol della band e vorrebbero passare la notte con me. Tutte tranne lei, Coraline. Codini disordinati, viso sporco di cioccolato e ginocchia sbucciate, o almeno questo è il ricordo che ho della Mocciosa. Tornato a Woodstock, ad aspettarmi non c’è più la sorellina di dieci anni del mio migliore amico, ma una donna dal caschetto biondo, con la bocca piena e un corpo che mi richiama. Una donna che non posso fare a meno di detestare, ma a cui non so resistere. Coraline ed io siamo bravi a litigare, ma siamo incapaci di trattenerci quando siamo vicini. C’è solo un modo per togliersela dalla testa: arrivare fino in fondo.
CORALINE
Diventare una scrittrice famosa è il mio sogno, quello che inseguo fin da bambina. A vent’anni, però, quel sogno mi sembra mi stia sfuggendo di mano, perché la trama, quella perfetta, non riesce a trovare la via di casa. Almeno fino a quando non mi ritrovo faccia a faccia con il ragazzo più detestabile del pianeta: Damian. Un misto di arroganza, cattiveria e sex appeal. Perché per quanto io detesti come mi tratta, non posso fare a meno di essere attratta dai suoi capelli lunghi, dalla sua voce roca, dalle sue lunghe dita sulle corde della chitarra. Non sopporto Damian, eppure, ogni volta che mi tocca, finisco per lasciargli qualcosa di mio, ed è per non soccombere a questa follia che ho iniziato a pubblicare su un blog segreto. Non devo innamorarmi di lui. Damian è il mio personale Uomo Nero, e io sono appena diventata la sua bambola preferita.
Recensione:
Di Elisa Crescenzi ho letto "Nevel" e "Come origami", due storie per me bellissime e che ho divorato in brevissimo tempo.
Guardando sullo store Amazon ho scoperto altri suoi titoli e che spero di recuperare più in là.
Credo che il fenomeno Måneskin abbia un po’ invaso tutti e, anch’io mi sono lasciata prendere più che volentieri, perché parlare dei Måneskin? Semplice, quando ho letto la sinossi di Lonely, ho sorvolato sul nome Damian, ma mi sono fatta trovare più che sorpresa davanti al nome di Coraline. Leggere quel nome è stato più che emozionante....
Adoro quella canzone la mando in loop quasi ogni giorno e vedere quel nome mi ha spinto a leggere questa nuova storia.
Una storia che dovrete leggere senza giudicare come siamo solito fare, odierete un po’ entrambi all’inizio, perché Elisa è brava a tenerci sulle spine, infatti passerà un po’ per capire l’odio, il buio e la rabbia che Dam porta nel suo cuore, allo stesso modo scoprirete cosa tende ad allontanare Coraline da un affetto che non sia solo quello dei genitori e di suo fratello Thomas.
Come accade in tutte le storie lette, almeno per me, ci si innamora di Damian, si adora Coraline e il cuore è sempre in sussulto fino alla parola fine.
«Ti ho sentita».
«Non ho fatto rumore», dichiaro.
«Ho sentito che eri qui, chiamala connessione, sensazione o come preferisci. So che eri qui perché ti ho sentita».
Lo stile di Elisa mi piace sempre più, le sue storie, almeno quelle lette, hanno saputo coinvolgermi e farmi battere forte il cuore, nonostante molto spesso, abbia mandato a quel paese gli atteggiamenti disfattisti dei protagonisti.
Una lettura che consiglio a tutti e che, secondo un mio modesto parere, amerete incondizionatamente.
Scoprire alla fine la playlist è stato un ulteriore fremito, Elisa ama le mie stesse canzoni della band su menzionata e questo me l’ha resa ancora più cara.
Si dice che tra le pagine di un libro, molto spesso, ci siano parti della nostra vita; che le parole dell’autore siano state scritte proprio per alcuni di noi. Talvolta, tra le righe, si nasconde il segno di ciò che distingue la nostra storia d’amore da tutte le altre. Peccato che la mia non l’abbia scritta nessuno. Forse avrei evitato di commettere uno sbaglio dietro l’altro.
Alla prossima
4.5 coccole
Saluinadia
*Si ringrazia l’autrice per la copia digitale*
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