Titolo: Not Just a song
Autore: Therry
Romano
Editore:
Darcy Edizioni
Genere:
New Adult/Musical Romance
Data di pubblicazione:
21 febbraio 2021
Formato:
Ebook € 2,99 - Cartaceo € 16,00 -
Disponibile in KU
TRAMA
Un viaggio che la porta
lontana da casa, alla ricerca della propria identità per lasciarsi alle spalle
un periodo di grande dolore.
L’Erasmus in Germania è
la nuova meta di Belinda Taddei, ventenne torinese dal carattere sfaccettato
come i tanti nomignoli che le vengono dati in famiglia.
Ha pianificato tutto: le
tappe del viaggio e i corsi, ma non ha calcolato l’unica variabile in grado di
stravolgere tutti i suoi progetti; sua sorella Naomi, che chiama
affettuosamente Trilly, durante una giornata di shopping a
Berlino, acquista i biglietti per assistere alla prima tappa del tour degli
Scream, il suo gruppo preferito.
Durante il concerto, un
momento inatteso spingerà il destino delle ragazze a intrecciarsi con quello
della band, dando inizio a un’avventura caotica e imprevedibile.
Riuscirà Belinda a far
fronte alla marea di emozioni che la travolgerà?
E quello strano gioco di sguardi con Bill,
leader carismatico degli Scream, sarà solo un lungo braccio di
ferro o una nuova luce che farà breccia nel suo nebuloso futuro?
RECENSIONE
“Una magica storia di amore e
amicizia, che spero possa ispirare tutti voi a non arrendersi mai, inseguire e consacrare
i vostri sogni. Perché nella vita senza sogni, non si va da nessuna parte”
Una storia d’amore e amicizia che
però mi ha lasciata avvolta nella nebbia e con qualche incertezza.
Una trama molto accattivante, un
romanzo che conquista per molte pagine, ma che poi lungo il percorso mi ha
fatto smarrire.
La storia è molto intensa e
all’inizio ben architettata: nel passato di Belinda è successo qualcosa che l’ha
profondamente ferita, chiudendola alla vita e ai suoi sogni, addirittura
spingendola verso l’Erasmus e la Germania.
“Belinda, al contrario, era minuta, arrivava a stento al
metro e sessanta, aveva capelli castano dorati leggermente ondulati, occhi
verde scuro, fisico esile e carattere ombroso. Diffidente sin da piccola,
studiava le persone prima di donare loro un sorriso o una parola”
Un viaggio per prendere informazioni
sul corso che vorrebbe seguire, a cui si aggiungono la sorella Naomi e l’amica
di lei, Annalisa, è l’occasione per incrociare il loro cammino con la band
amata dalle due ragazzine, gli Scream.
E gli Scream, Bill, Thomas, Kristian
e Klaus, sapranno ridare a Belinda una parte di sé stessa che aveva perso.
L’autrice è stata molto brava a
creare aria di suspense e mistero, all’inizio sembra chiaro e palese quello che
è successo a Belinda, si soffre con lei e per lei. Quest’anima fragile ma
forte, seria e sbarazzina allo stesso tempo vi farà impazzire.
Quando il passato di Belinda viene
rivelato è un vero colpo di scena, una vicenda inaspettata e impensata, almeno
da parte mia, una circostanza che coinvolge e che sembra sarà un light motive
che accompagnerà fino al finale.
Toccante l’immagine della famiglia
che le tre ragazze, unitamente ad Helen, andranno a formare con gli Scream,
oltre ad alcune figure legate alla band, che coinvolge il lettore nelle loro
vicende e lo preparano ad un gioco delle coppie atteso e immaginato.
Conquista la tenera storia nella
storia, quella che Bel e Bill mettono in scena sul palco.
“Con una mossa imprevista, il ragazzo allungò una mano per
asciugare la lacrima vagante, vanificando l’effetto del dolore che emanava con
le parole, trasformandole in sottile nostalgia”
Peccato che il passato di Belinda ad
un certo punto diventi marginale, dopo aver mantenuto l’attenzione del lettore
viva e in uno stato di allerta e tensione, per riapparire verso la fine, con
un’impostazione un po’ diversa da quella inziale, che ci potrebbe anche stare
in rapporto alla crescita di Belinda come persona a seguito dell’esperienza
tedesca, ma che secondo me fa svanire il clima di suspense che l’autrice aveva
creato e che avvince per parte della storia.
Peccato che il gioco delle coppie,
che sembra ben definito per buona parte del libro, che colma il lettore di
tenerezza e dolcezza per le belle immagini che l’autrice sa far evocare, alla
fine non si sa se abbia generato delle coppie.
“Si avvicinò alla porta socchiusa e scorse in fondo alla
stanza […] che, appoggiata ad una sedia, guardava […] che suonava sulla
tastiera una melodia dolcissima. […] La musica continuò lenta e travolgente
finché, all’improvviso, il ragazzo smise di suonare e, allungandosi al di là
dello strumento, la baciò. Lei sobbalzò, ma si riprese abbastanza in fretta,
abbracciandolo e ricambiando il bacio.”
Peccato per quel rapporto un po’
altalenante fra Belinda e Bill, che alla fine non si sa se è una relazione:
tanta fatica, tante pagine sofferte, tante discussioni adolescenziali,
perfettamente coerenti con i personaggi, per arrivare a qualcosa che non si
capisce cosa sia o cosa sia stata. O almeno io non l’ho capito.
L’impressione che ho avuto è che
l’autrice sia partita con un ordito ben strutturato, ma che poi si sia fatta
prendere la mano dalle molte idee ed emozioni che questi personaggi le hanno
ispirato, perdendo un po’ la linea che aveva impostato.
Ritrovare questo smarrimento verso
il finale è stato molto frustante: lo si potrebbe vedere come un colpo di
scena, e forse per molte di voi sarà così, ma per il mio animo romantico questo
essere non essere è stato un po’ un romanzo in un altro romanzo: l’aver iniziato
una lettura ed essersi ritrovata in un libro parallelo.
E la sensazione è stata fortificata
dal finale che non ho ben compreso: un finale aperto o il preludio ad un
sequel, in cui spero vivamente, confidando di scoprire cosa succederà alle
nostre ragazze e agli Scream e a quella coppie latenti.
Un romanzo con tanto potenziale che
probabilmente non sono riuscita a capire, comprendere e fare mio, sperando
fortemente in quel sequel che saprà dipanare ogni mia nebbia e incertezza.
3 Coccole e mezzo
Alla prossima coccola, Lenny
*Ringraziamo la casa editrice e l'autrice per la copia digitale.*
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