RECENSIONE - Noan, il principe perduto – Antonio La Vecchia



Titolo: Noan, il principe perduto 

Autore: Antonio La Vecchia 

Editore: Youcanprint

Genere: Fantasy 

Data di pubblicazione: 10 Dicembre 2021 

Serie: La saga di Noan di Rione  vol 2 

Formato: eBook 1,99 euro - Cartaceo 16,50  euro

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TRAMA 

Sopravvissuto alla pena comminata dalle autorità del Nuovo Regno di Tre Corone, Noan, noto come 'il re dei banditi' accetterà, su proposta del Gran Maestro eterniano, di prender parte ad una spedizione segreta dall'altra parte del mondo, al fine di riscattare la propria reputazione e tornare nella sua amata Rione da eroe. Seguito da undici valorosi compagni, insieme, avranno il difficile compito di raggiungere ed uccidere il Sovrano di Otto Guglie in Grande Ovest, il signore della guerra che ambisce al dominio su entrambi i continenti. Durante il viaggio attraverso un territorio immenso e sconosciuto, tra esseri soprannaturali e demoniaci, streghe ed elfi, Noan scoprirà la verità circa la sue origini e diverrà, ancora una volta, ago della bilancia dell'eterna sfida tra il Bene ed il Male. Dopo 'Noan, il re dei banditi', già Premio Speciale della Giuria al Premio Letterario Internazionale Città di Latina, Antonio La Vecchia ritorna con il secondo capitolo de 'La saga di Noan di Rione'.

 

RECENSIONE

Una storia che è un’avventura vera e propria.

Un fantasy potente, a tratti ricco di miti e leggende, a tratti addirittura poetico e davvero originale.

Conosco l’autore e la sua penna è davvero ottima, ma credo che in questa storia si sia davvero superato, in quanto i luoghi, lo stesso protagonista Noan e per non parlare della caratterizzazione dei personaggi secondari, sono davvero ben descritti.

Vi racconterò ora di questo romanzo, partendo da ciò che mi ha trasmesso il prologo e alcuni capitoli a seguire, dato che non posso svelarvi troppo.

Il Principe Noan si trova sulle Coste Scogliose di Terra Ardente, e ha appena ripreso i sensi.

È un’immagine molto evocativa, che introduce poi la figura di un personaggio che mi è piaciuto subito, ovvero Scilla, raffigurata in modo abbastanza sfrontato e sensuale con quella sua chioma rossa che la caratterizza.

Sempre nel prologo si parlerà brevemente dell’attacco da parte di un mostro marino, che tempo addietro aveva cozzato contro l’imbarcazione in cui c’era anche Noan, e Scilla salvò proprio lui da questa terribile creatura che prende il nome di Cariddi.

Il romanzo in queste prime pagine mi ha ricordato i vecchi libri degli scrittori come ad esempio Edgar Allan Poe, Lovecraft e altri, per il mondo fantastico e anche grottesco.

Lasciato il prologo, nel primo capitolo ci troviamo nel vivo del viaggio “inaspettato”,  si parte da Castigo nell’Isola Nera al tempo del Regno di Tre Corone.

Da qui inizierà l’avventura del nostro principe, che dovrà scontrarsi con numerosissimi personaggi mitici e surreali, tutti con le proprie particolarità e anche perché no, con dei caratteri piuttosto non semplici, a volte bizzarri e per giunta dai tratti ironici che conferiscono alla storia quella giusta patina di semplicità.

“Il Principe riprese i sensi in tarda mattinata, quando il sole aveva appena raggiunto la cima della sua quotidiana scalata, per poi discendere e far di nuovo spazio al buio del crepuscolo.”

 

“Con la manica della sua camicia bianca, pur se fradicia, provò ad asciugarsi il viso e, parandosi poi dalla luce con una mano, riuscì, tra un batter di palpebre ed un altro, a guardarsi intorno.”

 

Forse, a parte Noan, il personaggio che mi è rimasto più impresso è stato Judas, il sacerdote irriverente o anche Gran Maestro eterniano che starà al fianco del “re dei banditi”, ovvero di Noan, per molto tempo, inviandolo dall’altra parte del mondo in una spedizione segreta ai fini di poter trovare pace e ritornare a Rione da eroe.

Ed è proprio di eroi che si parla in questa storia dallo stile pulito che nonostante abbia qualche refuso di troppo in certi punti, riesce a incantare il lettore e trasportarlo in questo mondo magico in cui tutto può succedere!

La lettura è stata molto intensa e piacevole, e credo che questa storia abbia in sé delle potenzialità che la potrebbero rendere ancora più bella, perché è valorosa e racchiude dei messaggi principali e secondari davvero interessanti.

La fede, il mix di religione unito al surreale e alla storia – fantastica, rendono il romanzo interessante su tutti i punti di vista, e anche laddove a volte sembra che si perda un po’ d’entusiasmo nel leggerlo, ecco che si ritrova quello slancio positivo che s’attacca all’animo e ci fa volare con la fantasia restando però allo stesso tempo con i piedi per terra.

Un altro elemento che mi ha colpito in positivo è stato il legame con il tempo. Si cerca di illustrare a mente, non essendoci nel romanzo, una mappa concettuale o geografica di tutti i luoghi in cui Noan passa e trascorre le giornate assieme a Judas e altri personaggi, vampiri etc, per poter rilevare la bellezza paesaggistica e la fondamentale allusione all’antichità. Non per questo infatti, il romanzo intero, anche per il linguaggio utilizzato, mi ricorda alcune storie ambientate nel medioevo.

  

Voto in coccole: 5

Firma del recensore: Roberta Canu


*Ringraziamo l’autore e la casa editrice per la copia digitale*

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