Titolo: La tentazione di Levi
Autrice: Jules Barnard
Editore: Fresh Fiction
Data Uscita: 18 Febbraio 2022
ISBN: 9781942230564
Genere: Contemporary Romance
Prezzo: 3,99 euro
In Vendita su tutti i
maggiori store
SINOSSI:
Il proibito non è mai
sembrato così allettante.
La carriera di pompiere di Levi Cade era
bruciata dopo un incidente sul lavoro. Poi suo padre era morto e lo aveva
lasciato a capo del resort di famiglia che valeva molti milioni di dollari. Ora
è obbligato a lavorare con degli inflessibili consiglieri finanziari che gli
dicono che cosa fare e ha bisogno di qualcuno di fiducia al suo fianco.
La candidata perfetta entra dalla porta
con la sua gonna diritta, una blusa aderente bianca e una massa di capelli
biondi che fatica a contenere.
L’unico problema? È la sorella minore
dell’ex che lo aveva tradito.
Diavolo no! L’ultima cosa che Levi
desidera è un’altra femmina Wright nella sua vita.
Però... gli è sempre
piaciuto giocare con il fuoco.
AUTRICE
Jules Barnard è un’autrice bestseller
di USA Today di romance contemporanei e fantasy romantico. Le sue serie
contemporanee includono Never date e I fratelli Cade. Scrive
Fantasy romantico sotto lo stesso pseudonimo con la serie Halven Rising che
il Library Journal definisce “... un’eccitante nuova avventura fantasy. Che
stia scrivendo di uomini sexy intorno al lago Tahoe o di un mondo di fate
inserito nel campus di un college, Jules racconta storie coinvolgenti, piene di
cuore e umorismo.”
Quando non è in tuta da
ginnastica a scrivere, premiandosi con il cioccolato, passa il tempo con suo
marito e i due figli in una cittadina sulla costa nordoccidentale del Pacifico.
Dice di avere la capacità di leggere mentre corre sul tapis roulant o brucia la
cena.
Levi Cade sarebbe morto dalle risate se qualcuno, sei mesi
prima, gli avesse detto che avrebbe gestito la società di suo padre.
Adesso non
rideva più.
Si accarezzò
la peluria sul mento mentre ascoltava il suo avvocato blaterare degli
investitori del Club Tahoe. E di quanti si stavano tirando indietro a causa dei
profitti calanti. Il loro concorrente più importante, il Blue Casinò, in
qualche modo stava rubando loro affari lucrativi. Bastardi.
L’avvocato
sulla sua destra guardò gli stivali di Levi e arricciò le labbra.
Levi sospirò
mentalmente. Se doveva essere costretto a dirigere il resort di lusso che suo
padre era riuscito a obbligare lui e i suoi fratelli a gestire, avrebbe
continuato a vestirsi come cavolo gli piaceva. Jeans, t-shirt girocollo e
stivali da montagna. I compassati avvocati con i loro completi firmati potevano
andare a farsi fottere. Specialmente visto che gli stavano dando notizie
sconfortanti sulle finanze.
«Signore,
dopo la morte di suo padre, i nostri investitori si sono rivolti altrove. La
multinazionale coreana interessata a fare del Club Tahoe la loro destinazione
per le loro conferenze negli Stati Uniti potrebbe dare al resort il capitale
necessario per restare a galla. Il consiglio di amministrazione sarebbe lieto
di intrattenerli durante il loro soggiorno e assicurarsi che il Club Tahoe si
presenti al meglio.»
C’era
un’aria di disperazione nel tono di quell’uomo? Gli avvocati lo volevano dietro
le quinte perché non ritenevano che potesse recitare la sua parte?
Levi era
stato un vigile del fuoco, prima che il lavoro dei suoi sogni gli fosse
strappato da un blocchetto di cemento da due chili e mezzo che era atterrato
nel posto sbagliato. O nel posto giusto, visto che era ancora in vita. Ma aveva
perso troppa visione periferica da un occhio ed era bastato. A quel punto la
scelta era: restare incollato a una scrivania o abbandonare del tutto. Aveva
scelto di dimettersi invece di vivere come uno scribacchino, guardando gli
altri fare il lavoro che amava. Che fosse finito comunque dietro una scrivania
era semplicemente pura sfortuna.
Il padre di
Levi era morto pochi mesi dopo le dimissioni del figlio dal corpo dei vigili
del fuoco e il testamento aveva stipulato che Levi prendesse il posto di
Amministratore Delegato del Club Tahoe, il resort di famiglia. Solo uno dei
suoi quattro fratelli minori sarebbe stato adatto per quel lavoro e lavorava
per la concorrenza, il Blue Casinò. Nessuno degli altri voleva lavorare lì, per
non parlare di dirigere quel posto.
Levi non era
un tipo ozioso. Aveva avuto bisogno di uscire da casa dopo i mesi di
convalescenza. Semplicemente non aveva mai pensato che sarebbe diventato un
tipo da giacca e cravatta. E tecnicamente era così, visto che finora si era
rifiutato di indossare quella maledetta roba.
Appoggiò una
caviglia sul ginocchio, mettendo in mostra la splendida lavorazione dei suoi
stivali. Gli avvocati che circondavano il piccolo tavolo da riunioni nel
vecchio ufficio di suo padre avevano titoli di studio più importanti della
laurea di primo livello in ingegneria meccanica di Levi, ma lui non era
comunque un idiota. «Innanzitutto, chiamatemi Levi e non signore. E secondo,
no, non avrò bisogno del vostro aiuto. Non ci baseremo sugli investitori per
restare a galla. Possiamo farcela da soli se riusciamo a ottenere più account
societari e manteniamo alta l’occupazione delle stanze.»
Gli
avvocati, che guadagnavano in un anno più di quello che Levi aveva guadagnato
in tutti i suoi cinque anni da pompiere, si guardarono l’un l’altro,
innervositi.
Levi non
aveva la minima idea di ciò che stava facendo, a parte seguire il proprio
istinto. E dato che suo padre aveva messo in moto tutta quella stronzata, gli
avvocati, e chiunque altro volesse comandare, avrebbe dovuto accettare le sue
decisioni. L’unica questione era se Levi fosse in grado oppure no di affrontare
le conseguenze delle scelte che avrebbe fatto.
Era la
seconda volta in cui perdeva quasi tutto. Quando era ancora un bambino ed era
morta sua madre, poi di recente, quando gli era stata strappata la carriera dei
suoi sogni. Tre volte, se prendeva in considerazione il futuro che aveva
programmato con la sua ex-ragazza, prima che lei lo tradisse. Sapeva che cosa
significava perdere quasi tutto e non si sarebbe mai perdonato se avesse
incasinato la società di suo padre e lasciato i suoi fratelli senza un’eredità.
Gli uomini
riunirono le loro carte e si alzarono per andarsene. «Sì, signore... ah, Levi»
disse il capo degli avvocati e schioccò le dita in direzione di un assistente.
L’altro uomo allungò una grossa cartelletta. «Ecco il dossier della società. La
Shin Electronics porterà un traduttore per il ritiro aziendale la settimana
prossima, ma la sua nuova assistente... scelta da suo padre, vorrei aggiungere,
parla bene il coreano.»
«Davvero?»
«Sì, sign...
Levi. La signorina Wright ha già visitato il resort e al momento si sta
addestrando con Esther, la vecchia assistente di suo padre.»
Levi rimise
a terra lo stivale con un tonfo. «Ha appena detto Wright?» Quel nome gli
diede un brivido lungo la spina dorsale. Ma non era minimamente possibile che
la sua nuova assistente fosse la sua ex. Nemmeno suo padre sarebbe stato così
crudele.
Uno degli avvocati, quello con i capelli rosso scuro con la riga da una parte, indicò una giovane donna che stava entrando dall’altra parte della stanza. «Secondo il testamento di suo padre, la signorina Wright l’aiuterà durante la sua transizione ad Amministratore Delegato. Sapeva che Esther sarebbe andata in pensione e aveva programmato la sua sostituzione.»
Nessun commento:
Posta un commento