Titolo: My Muse
& My Destiny
Autore: Gioia De
Bonis
Serie: MY series
Vol. 1 & 2
Casa editrice: The Pink Factory Publishing
Collana: Little Black Dress
Genere: Music
Romance, Contemporary
Romance
Formato: ebook e
cartaceo
Store on line: Esclusiva Amazon
Data di pubblicazione: 30 agosto
2021 (II edizione)
SINOSSI
My Muse vol.1
Gaele De Roberto è sicuro
di sé, di ciò che ha raggiunto con l'impegno e con una buona dose di fortuna. È
arrivato alle luci della ribalta grazie alla sua prima canzone, "La mia
stronza preferita", in cui racconta di un amore passato. Tutto sembra
perfetto fino a quando Gaele, durante l'intervista in una nota web radio, fa il
nome della ragazza che lo ha fatto soffrire.
Ed è così che la vita di
Alessia Lazzari viene stravolta: prima è un’apprezzata reporter e un attimo
dopo è in mezzo a una strada, senza lavoro, ma soprattutto furiosa con il
ragazzo che ha deciso di rovinarle la vita!
Ma nessuno dei due è
pronto per la piega che prenderanno gli eventi.
Qualcosa li travolgerà in
pieno, come ritornello di una bella canzone d'estate: perché quando il passato
bussa alla tua porta non puoi far altro che spalancarla o chiuderla a doppia
mandata! Che cosa faranno Gaele e Alessia? Riusciranno a sfidare il passato in
nome dell'amore?
My Destiny vol.2
Manuela Gregario ha
finalmente ottenuto tutto ciò che voleva: una vita tranquilla, un lavoro che
ama e un gruppo ristretto di persone che formano la sua "famiglia".
Un viaggio non
programmato a Firenze, una convention e un incontro fortuito con l'uomo dei
suoi sogni sono solo la ciliegina sulla gustosa torta che è diventata la sua
vita.
Ma il destino cambia
sempre le carte in tavola quando meno ce lo aspettiamo. Al rientro nella sua
Milano, Manuela trova ad attenderla un'ingombrante sopresa...
Ma non è finita qui: chi
è l'uomo con cui ha passato la notte più bella e intensa della sua vita?
Manuela conosce solo il suo nome: Azzurro.
E come mai in un momento
così particolare della sua vita si ritrova a dover battibeccare con Andreas
Pitti e a sentirsi irrimediabilmente attratta da lui? Chi scegliere, Azzurro o
Andreas? L'incertezza di una notte d'amore o la certezza di una vita
tranquilla? Chi sceglierà Manuela? E se fosse il destino, ancora una volta, a
scegliere per lei?
Biografia:
Gioia de Bonis nasce a
Tivoli, in provincia di Roma, il 24 gennaio del 1990. Ha da sempre avuto la
passione per i libri e la scrittura, che l’hanno portata a scegliere di
frequentare, presso l’università di Roma3, Lettere Moderne, abbandonando
completamente gli studi scientifici che aveva intrapreso fino a poco prima.
Nel 2016 inizia a
pubblicare alcune fanfiction su Wattpad, ma approda al mondo dell’editoria solo
l’anno successivo, quando il giorno del suo compleanno pubblica il primo volume
della Sweet Men Saga, Sweet Revenge.
Ha partecipato al Salone
del libro di Torino, al Romics, al Lucca Comics e al Firenze Comics.
Da quest’anno collabora
con la casa editrice The Pink Factory Publishing in qualità di editor e con la
quale pubblicherà la serie MY.
Oggi, oltre alla
scrittura, si dedica alla sua piccola edicola, ai bambini (occasionalmente fa
la baby-sitter), alla biblioteca del suo paese e al suo blog personale. Ama la
lettura, il cinema e la Lazio.
Estratto My Muse
PROLOGO
Gaele
«Andre’», sbuffo contrariato. «Ti ho detto che per me ci sta…», e sono
sicuro di questo, mentre guardo la ragazza dei miei sogni che, seduta al tavolo
più vicino all’aiuola al centro del cortile interno della scuola, sorseggia il
thè direttamente dal bricchetto.
Andreas, il mio migliore amico, mi osserva scuotendo la testa sconsolato.
«E da cosa l’avresti capito? Dagli sguardi altezzosi che ti rivolge quando ti
becca a fissarla come un ebete? O magari da come ti evita quando ti incrocia?»
Dio, lo adoro, ma certe volte lo ammazzerei… «Tu non capisci!».
«E allora spiegami, Ga!», ribatte sedendosi, finalmente, accanto a me,
sotto l’albero che oramai è diventato il mio punto preferito d’osservazione.
«Siamo in autogestione, no?!».
«E con questo?», afferma disperato. «Giuro che non capisco ancora dove tu
voglia arrivare…».
Sorrido, perché so che quello che sto per dirgli gli darà la chiarezza
che cerca. «Ieri mi ha sentito cantare. Ero in una stanza e come sai avevo
portato la chitarra… E niente, ero nel bel mezzo del ritornello di “Purple
Rain”…».
«Prince… Il tuo cavallo di battaglia!».
Annuisco. «E, l’ho sentito: qualcosa è passato da me a lei e viceversa.
Mi guardava così intensamente… Mi desidera, è evidente!».
Andreas rimane serio per tre secondi prima di scoppiare a ridere. «Gaele,
per me, ti farai male… Malissimo!».
«No, vedrai!», dico alzandomi in piedi e pulendomi i jeans con le mani.
«Oddio, ma ci stai andando adesso?»
«Ovvio. Ormai la guardo da così tanto tempo che, sinceramente, mi sono
stufato. E, adesso, ho una chance…».
«Tu sei pazzo…», esclama il mio amico, guardandomi dal basso, mentre si
porta all’indietro il ciuffo biondo. «Ma, se è quello che vuoi veramente,
amico, io sarò qui per te, alla fine, a raccogliere i mille pezzi in cui ti
strapperà…».
«Anche se così sarà, non mi importa. Io vado!», e poi mi incammino verso
di lei, mentre il cuore mi batte così forte che lo sento nelle orecchie.
Percorro il poco spazio che ci separa, cosciente dei mille occhi che mi
stanno fissando. Uno strano silenzio si diffonde intorno a me, i miei passi
risuonano nel cortile.
Certo, guardatemi tutti, come se non fossi già abbastanza nervoso…
Sono quasi arrivato, quando lei alza lo sguardo e mi vede.
Dio, è bellissima…
Lunghi capelli biondi, che ha sapientemente intrecciato, in un modo che
sembra quasi uscita da un frame del Signore degli Anelli. Occhi azzurri, che
alla luce del giorno sembrano avere al loro interno le mille sfumature del
mare. Una bocca carnosa sulla quale, sono sicuro, le mie labbra starebbero benissimo.
E quella maglia gialla che, in teoria, ad una bionda non dovrebbe stare
bene, ma che su di lei mi fa pensare al sole, alle stelle e a quanto di bello
ci sia nel mondo.
Lei è la mia musa.
Lei è la ragazza che vorrei e per cui farei pazzie.
Estratto My Destiny
Prologo
Manuela
«Il
treno freccia rossa 9901 è in arrivo a Firenze Santa Maria Novella con cinque
minuti d’anticipo»
La
voce metallica annuncia l’arrivo nella stazione dove dovrò scendere, perciò mi
alzo in piedi per prendere il mio trolley che ho posto, all’inizio del viaggio,
all’interno della cappelliera.
Faccio
tutto meccanicamente, come se fossi un automa, perché non riesco a togliermi
dalla testa l’idea che sono un’amica di merda.
Insomma,
Alessia sta soffrendo per quello che le ha fatto Gaele e io che faccio? Parto
per Firenze.
Ora,
ci sta che sia stata proprio lei a convincermi a lasciarla lì, a Milano, a
deprimersi sul divano di casa sua, che da qualche settimana è diventato una
succursale di casa mia, ma non avrei dovuto.
Non
sarei dovuta partire.
Non
dovrei essere qui.
Non
dovrei. Punto e basta.
E
invece sono appena arrivata nella città che ospiterà il convegno a cui, fino a
qualche anno fa, ho sempre partecipato come lettrice e a cui quest’anno,
invece, sono stata invitata come autrice.
Io.
«Scusi?
Ma che fa? Deve scendere o no?», dice una voce dietro di me, e io mi rendo
conto di essere rimasta ferma immobile in mezzo al corridoio del treno con il
trolley fra le braccia.
Dannati
pensieri…
«Sì,
scendo!», esclamo e comincio a muovermi verso l’uscita, sperando di trovare
subito un taxi che mi accompagni al Gold Hotel, dove l’organizzatrice
dell’evento ha acquistato una stanza per ogni autrice presente.
Quando
scendo dal treno mi lascia come al solito rapire dalla bellezza di questa
stazione: un’immensa distesa di strisce di marmo bianco e rosso, che guidano i
turisti verso i mille negozi che si diramano sulla destra e sulla sinistra del
corridoio nel quale io sto trascinando me stessa e il mio trolley azzurro.
Ma
non ho tempo per entrare anche solo in uno di essi, perché ho tutte le
intenzioni di dormire nella mia camera fino al momento in cui non dovrò
scendere nella sala adibita per il convegno, dove conoscerò, finalmente, alcune
delle mie lettrici.
Chi
l’avrebbe mai detto, anni fa, che sarei arrivata fin qui? Che moltissimi
avrebbero letto e apprezzato i miei romanzi? Che avrebbero creato gruppi per
parlare delle mie storie? Che avrebbero voluto conoscermi e chiedermi un
autografo?
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