Sinossi
Costanza
di Svevia
Costanza di Svevia,
l’ultima erede degli Svevi, per vendicarsi dei torti subiti con l’investitura del
regno di Sicilia e di Puglia offerta dal Papa al francese Carlo d’Angiò che
causò la tragica morte del padre, re Manfredi, durante la battaglia di
Benevento, convince suo marito, il re Pietro III d’Aragona, a riconquistare il
regno del padre, dopo l’insurrezione di Palermo, nota con il nome di Vespri
Siciliani.
Quando Costanza giunge in
Sicilia gli equilibri sono precari e sono continue le minacce del Papa, che sostiene
i nemici della regina. Tra lotte civili, battaglie leggendarie e sfide
impossibili, il punto di equilibrio diventa la regina Costanza, una donna forte
che ha grandi capacità politiche e diplomatiche.
Tuttavia Costanza suscita
grande gelosia nella baronessa Macalda, la potente Siciliana, che si mostra
subito ostile, poiché è innamorata del re Pietro. La baronessa, pur essendo
moglie dell’eroico Alaimo da Lentini, nominato Giustiziere del regno dal re
Pietro d’Aragona, trama contro la regina e gli aragonesi. Numerose sono le
offese che reca a Costanza che per lei è una nemica e una rivale.
Macalda cerca di colpire
la regina in ogni modo, coinvolgendo tutte le persone che le sono vicine, in
particolare Imelda, figlia del Consigliere della regina Giovanni da Procida.
Imelda, che ha studiato alla scuola medica salernitana, rappresenta una delle
poche donne dell’epoca che esercitavano questa professione, tuttavia la sua
voglia di indipendenza e le sue capacità mediche vengono viste con sospetto.
Nonostante riesca a salvare la vita della baronessa Macalda, Imelda viene accusata
di stregoneria.
Il re Pietro, che è
partito in Spagna per la singolar tenzone proposta da Carlo d’Angiò, per
risolvere in questo modo il conflitto che si è scatenato tra angioini e
aragonesi, riesce a sventare il tranello per ucciderlo. Tuttavia il Papa ha
deciso di scatenare una crociata contro re Pietro d’Aragona per spodestarlo dal
trono e richiama in suo aiuto tutti i principi d’Europa. Pietro, che è
costretto a difendere l’Aragona dall’imponente esercito che si sta ammassando
ai confini dei Pirenei, è impossibilitato a ritornare in Sicilia. Ormai il
conflitto si è allargato su numerosi fronti e Costanza deve dibattersi tra gravi
difficoltà, poiché il re Carlo d’Angiò sta radunando un esercito imponente per
colpire la Sicilia, dove è tenuto prigioniero suo figlio Carlo, catturato dall’ammiraglio
Ruggero di Lauria durante la battaglia nel golfo di Napoli.
Ma il desiderio di
vendetta non riesce a dare pace alla regina, poiché si oppone a tutti per
evitare che il principe Carlo d’Angiò venga giustiziato e questo non attenua i
continui contrasti con suo figlio, il principe Giacomo, che si mostra incapace
di avere clemenza ed è duro con tutti, soprattutto con il fratello minore, Federico,
giunto con loro in Sicilia.
In questo romanzo, che si sviluppa attraverso le vicende di sei personaggi: Costanza di Svevia, la baronessa Macalda, Imelda, Pietro d’Aragona, il principe Carlo d’Angiò e Federico, le figure femminili sono predominanti. Qui Costanza che parte con il desiderio di vendetta, scatenando una guerra infinita, comincia fare i conti con la sua coscienza per un cammino dove solo la pace e il perdono possono portare alla serenità.
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