«Potrei andare a Disney World.
Vedere la Grecia.
Scalare il monte Everest.
Nuotare con i delfini.
Guardare un vulcano eruttare.
E non essere solo e comunque ammalata.
Potrei godermi gli istanti che mi restano.
O stare male e poi morire, e non fare nessuna di queste cose.
Ma mi aggrappo alla speranza di poter fare tutto, non essere malata e non avere il cancro.»
Penso che ogni
lettore acquisti un libro attratto dalla sinossi, io sono affascinata anche
dalle cover, come ho avuto modo di dire in diverse mie recensioni, anche questa
credo meriti la vostra attenzione. A questo punto, senza aver nessun dubbio,
sappiamo cosa andremo a leggere, buttandoci anima e corpo in questa storia: PER
SEMPRE TUA, KATE.
Qualcuno potrà
ritenerla una storia già letta o sentita, io credo che ogni storia possa tra
loro somigliarsi, ma ciò che va considerato è la percezione di come questa
viene vissuta.
Solo un cuore
insensibile, penso possa rimanere indifferente a ciò che accade a Kate e
Damian, solo chi non è capace di credere in un amore tra due giovani anime, può
prendere sottogamba questa storia.
A me Kate ha lasciato
un vuoto allo stomaco, ogni parola che l’autrice le mette in bocca è un monito,
a chi sottovaluta la bellezza della vita.
La sua forza, il suo coraggio, il suo non arrendersi, ha suscitato in me molte emozioni non sempre liete, infatti la rabbia, il dolore, la sofferenza e lo stesso atteggiamento di Damian mi ha annichilito, non penso sia facile vedere la sofferenza in un essere umano, ma in uno giovane credo sia devastante.
L’autrice ha uno
stile attento e delicato nell’approcciarsi a questo tema, presenta Kate con una
forza d’animo capace di essere, nonostante la sua situazione, di supporto a
Damian. Non voglio dire di più, lo ritengo una mancanza di rispetto nei
confronti degli altri lettori anticipare ciò che leggeranno, ma per chi ha
letto qualcuna delle mie precedenti recensioni sa che adoro ringraziare chi
scrive postando qua e là estratti che mi hanno attirato particolarmente o che
mi sono entrati nell’animo.
Ecco le parole di
Kate e Damian a proposito della felicità:
«Non ha soltanto una definizione, la felicità?»
«Ce l’ha? Tu sei felice?»
Ci pensai per qualche istante. Avevo sconfitto la malattia già
due volte ed ero determinata a farlo ancora. Più di ogni altra cosa, ero felice
di essere viva.
«Sì, lo sono.»
Con ogni probabilità non tutti/e apprezzeranno la
scelta di questo mio estratto, ma per me è stato forse il più straziante…
«Ho visto il modo in cui ti guardava...
Non l’ho mai visto interagire con un paziente prima...
Se s’innamora di te, se tu muori, questo lo
ucciderà.»
Alla fine della
lettura sono andata su amazon per una sbirciatina e mi sono accorta che in
lingua inglese c’è una novella e un secondo volume di cui protagonista è
Damian, il titolo del secondo volume è un qualcosa di eccezionale, se siete
curiosi/e, allora, andate a dare una sbirciatina e spero che come me, quando
terminerete questa storia, sarete ansiosi di averli presto tradotti nella
nostra lingua per continuare a seguire Damian.
Avevo letto e recensito a suo tempo questa storia tragica e bellissima allo stesso tempo, anche dopo due anni le emozioni sono state intense e dolorose, ed è con meraviglia che mi sono trovata a esprimermi con le stesse identiche parole.
Non vado oltre, buona
lettura e alla prossima.
5 coccole
Saluinadia
*Ringraziamo la casa editrice e l'autrice per la copia digitale*
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