Titolo: Concerto in sol minore
Autore: Ivan Gambina
Genere: Contemporaneo
Lunghezza: pagine 253 (versione cartacea)
Data di pubblicazione: 5 aprile 2021
Trama:
Ambientato a Torino, nel 1985, questo romanzo narra la storia di Ernesto, un giovane insegnante di Pianoforte che, nel 1980, aveva lasciato la sua Milano per sposare Elena, la donna che amava più della sua vita. Dopo cinque anni di matrimonio, i due si trovano ad affrontare un doloroso evento, che minerà la loro stabilità e l’equilibrio di coppia. Contestualmente, Ernesto diventa professore al Conservatorio di Musica, coronando il suo sogno di sempre. Lì, fa la conoscenza di Alberto, il custode muto dell’Istituto, prossimo alla pensione, persona introversa, ma tanto sensibile. Da quel momento, una serie di eventi inattesi coinvolgeranno il giovane protagonista; primo fra tutti, il ritrovamento di un vecchio manoscritto, la partitura di un Concerto per pianoforte e violino, risalente agli anni Quaranta. Le vicende personali di Ernesto camminano parallele a quelle di Alberto, con il quale nascerà una solida, pulita e fraterna amicizia. Il loro incontro sarà fondamentale per entrambi: da una parte, Ernesto farà tesoro dei consigli del suo amico e imparerà a vedere il mondo con occhi differenti; dall’altra, Alberto riuscirà a fronteggiare la sfida più difficile, quella col suo passato.
Recensione:
Ivan Gambina è un giovane scrittore emergente che ancora una volta mi ha colpito per la profondità e l’accuratezza con cui ha scritto questo suo secondo libro. La storia, ambientata nel 1985, ci viene narrata dalla voce di Ernesto, trentaduenne professore di pianoforte che finalmente corona il suo sogno di insegnare al Conservatorio di Torino. In questo luogo magico, ritroverà un manoscritto che risale agli anni Quaranta e che lo porterà alla scoperta di una vicenda ormai dimenticata quasi da tutti. Questa vicenda, che lo coinvolgerà in una serie di vicissitudini, lo aiuterà anche a superare un difficile momento della sua vita matrimoniale con Elena, la donna da lui sempre amata. Questa è una storia finalmente diversa da ciò che siamo abituati a leggere, c’è sì una vicenda MM che fa da sfondo ma non si tratta solo di quello. È un libro corale, nel quale tutti i personaggi sono un po’ protagonisti e conducono per mano chi legge, fino ad arrivare alla conclusione dove, non mi vergogno a dirlo, ho versato qualche lacrima. Dopo aver letto dello stesso autore “La casa di Kimon”, aspettavo con ansia una sua nuova produzione e non ne sono rimasta delusa. Il libro è bello, scritto molto bene, coinvolgente e merita di essere letto. Consigliatissimo.
Per me 5 coccole.
Alla prossima, la vostra Aylen.
*Si ringrazia l’autore per la copia digitale.*
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