Titolo: “Dai diari di un capitano dell’aria – Il tesoro di Smiley”
Autore: Federico Grasso
Illustratore:
Marco Calvi (Pagina
Instagram)
Editore: Nativi Digitali Edizioni
Sito
web editore: www.natividigitaliedizioni.it
Data di uscita: 29 aprile 2021
Genere: Fantascienza umoristica
Collana:
“Fantasy”
Prezzo: ebook 3.99€,
copertina morbida 12€,
copertina rigida (con contenuti extra!) 16€
Formato: ebook (epub, mobi, pdf) e cartaceo su Amazon
Lunghezza: 120 pagine circa
Link per acquisto e altre
info: http://bit.ly/tesorosmiley
Sinossi:
«Quello che state per leggere è il mio diario, il diario del buon
vecchio, ma non così vecchio, Capitano Polluce: vaporsaro, viaggiatore,
filosofo e combattente.»
«Non scordare modesto.»
«Zitto, giornalista! Dicevo: il libro che state per leggere racconta le
avventure mie e della mia ciurma sgangherata, gli inseguimenti, gli amori
interspecie. Braccati dalla Confederazione delle Cinque Città, solchiamo le
correnti del cielo in questo mondo desertico pieno di mostri.»
«I barzubi sono carini, però, con le guanciotte rosa!»
«Contessa, la prego, sto cercando di fare un discorso serio.»
«Ah-uhm, eh già, per lui non è facile fare un discorso…»
«Comunque, vi starete chiedendo chi sia Smiley e in cosa consista il
tesoro. Be’, non voglio rovinarvi la sorpresa, ma se quello che cercate è un
romanzo d’avventura dai ritmi serrati, dell’umorismo un po’ Guruvengo e,
soprattutto, se siete dei ragazzi che ancora non hanno smesso di sognare, allora
questo libro fa per voi.»
«Quindi potete comprarci e basta, anziché leggere il riassunto.»
«Amy, non essere scortese coi lettori! Aspetta almeno che ci abbiano
pagato. E voi, che aspettate ad arruolarvi? Che qui si accettano persino i
bradipi!»
Gli autori:
Federico Grasso
Nato dall’ansia, lo scrittore Federico Grasso convive da anni (trenta,
ma non ricordateglielo o si deprimerà) con l’insoddisfazione per tutto ciò che
intraprende. Medico psichiatra, agopuntore, scrittore, appassionato di
modellismo, neanche lui sa più che fare per darsi pace. Se interrogato si
agiterà per non avere studiato, ma poi vi risponderà di scrivere con lo scopo
di dare vita a mondi e personaggi. A volte. Altre, dirà che quello che più gli
piace è uccidere i protagonisti, solo per poi soffrire con loro. Confuso, lo
sarà a tal punto da colpirsi da solo. Ciò che resta costante è il motivo di
fondo che lo spinge a tracciare trame: emozionare e rendere felice il lettore.
Marco Calvi
Nessun commento:
Posta un commento