Titolo: Il potere della strega
Autrice: Thea Harrison
Editore: Triskell edizioni
Genere: Urban Fantasy
Serie: American Witch #1
Data di pubblicazione: 27 febbraio 2021
Romanzo: primo volume di una serie
Formato: e-book 5,99 euro
Cartaceo 14,25 euro
TRAMA:
RECENSIONE
Questo è un
romanzo che parte con lentezza e si addentra pian piano nell’ardore più
evoluto, nella passione e nell’intimo del Potere di una strega che all’inizio
del romanzo non sa assolutamente di esserlo. Ma è anche una storia resiliente,
a mio parere, in quanto Molly Sullivan, moglie di Austin Sullivan (uomo assolutamente
antipatico, spregevole e, per me, tedioso) riesce a scoprire che il suo
consorte la tradisce e, anziché piangersi addosso, riesce, anche grazie al suo
dono e alla vicinanza di Josiah Mason, (uomo potente, scaltro, all’inizio
freddo ma poi molto più elastico) a rifarsi una vita, a incontrare streghe
all’apparenza normali, ma che in realtà sono capaci di rendere la vita delle
persone migliori. Infatti in questo romanzo non troverete vittime sacrificali o
magia nera!
“Proprio come non poteva colpirlo con la propria magia, così non poteva lanciargli quei dannati sassi sulla faccia mentre la teneva bloccata a faccia in giù. L’angolazione era sbagliata.”
La storia
che ci pone davanti Thea Harrison è molto originale e ben scritta, e nonostante
io abbia intuito da lettrice attenta e curiosa che l’autrice si è discostata
parecchio dai temi cardini dei suoi romanzi precedenti, come se avesse voluto
infatti dar vita a una nuova ‘progenie’, c’è comunque qualche richiamo alle
storie a cui ci siamo affezionati in cui vi erano come protagonisti i wyr, i
fae di luce, le Razze Antiche, Pia e Dragos! La cosa che mi ha colpito molto in
questo romanzo è la normalità della situazione, ovvero, Molly è una donna a
tutti gli effetti, e quando scopre di essere incinta mi ha ricordato moltissimo
Pia, perché le impressioni sono state davvero le stesse fin dall’inizio. Altra
cosa fondamentale è il tema politico, ambizioso e sociale. Essendo Josiah un
procuratore distrettuale, il suo pensiero fisso è quello di salire al potere e
governare lo stato della Georgia, ma nonostante la sua brama di potere, si
vedrà scottato dall’amore che proverà per Molly, curando le sue ferite interne
ed esterne e innamorandosi perdutamente del suo essere dolce, premurosa e anche
sensibile.
“Verrei con te agli appuntamenti con il dottore, sarei presente ad ogni ecografia e ascolterei il cuore del bambino con te. Farei l’amore con te al mattino mentre chiudiamo fuori il resto del mondo e ti bacerei il collo mentre prepari la colazione.”
Per tutta
questa serie di motivi ho adorato il romanzo, anche se devo ammettere che
all’inizio ho fatto un po’ di fatica a immedesimarmi, perché non riuscivo a
capire come mai l’autrice non parlasse mai di magia, come mai avesse in un
certo qual senso deciso di non arrivare mai al nocciolo della questione ma di
aggirarlo, di girarci intorno con tedio a volte.
Nonostante
questo, ho apprezzato soprattutto i dettagli amorosi, infatti ho notato che
Thea Harrison ha sempre nel suo stile quel fuoco ardente della passione che
incendia le giornate e le notti dei protagonisti, ma senza cadere nel volgare o
nel già sentito.
Altra cosa,
è presente spesso la tematica del cibo, come in tutti i romanzi della Harrison.
Insomma, ho amato tanto la storia, anche se secondo me è come se sia suddivisa
in due parti, se non addirittura in tre. Mi spiego meglio: ci sono dei
capitoli, andando avanti con la lettura, che coinvolgono tantissimo e
commuovono addirittura, facendoci entrare nel vivo della storia.
“All’improvviso, Molly si sentì stanca di tutta quella conversazione, stanca di parlare con Julia, stanca di rivivere le vecchie, brutte sensazioni della fine del suo matrimonio. Stanca. Voleva tornare a Everwood, preparare dei cibi curativi nella grande e tranquilla cucina di Sarah.”
Ecco, sono
proprio quelli i corposi istanti (il libro è davvero lungo e vale la pena
leggerlo, perché interessante) in cui noi lettori ci sentiamo Molly, perché
Molly non è in primis una strega, ma un essere comune. Quando ad esempio Molly
incontra una strega molto potente (non vi farò il suo nome) e per niente
malvagia, ho avvertito un senso di adeguatezza e conforto, come se quella
strega anziché mettere paura e destabilizzare fosse una madre, una nonna. Vi è
un senso familiare molto forte nella storia, che di sicuro apprezzerete!
VOTO
IN COCCOLE: 4 e mezzo
ROBERTA
CANU
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