RECENSIONE: La casa di Kimon di Ivan Gambina

Titolo: La casa di Kimon 

Autore: Ivan Gambina 

Genere: Contemporaneo

Lunghezza: pagine 257 

Data di pubblicazione: 6 febbraio 2021 

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Trama: 

Dicembre del 1995. Dopo vent'anni di assenza, Salvo, un insegnante di Lettere quarantenne, ritorna nella sua città di origine, Siracusa. Il suo non è un viaggio di piacere, né una vacanza. Deve restare solo un giorno, giusto il tempo di sistemare alcuni documenti amministrativi, per poi ripartire immediatamente alla volta di Genova. Tuttavia, un evento inatteso lo convincerà a prolungare la sua permanenza di altre ventiquattr’ore, e lo costringerà a fronteggiare le affilate e taglienti lame del passato. La storia si sviluppa quindi su due piani temporali differenti, quello del presente (1995) e quello del passato (1975), quando il giovane Salvo vive la sua storia d'amore con Leonard, un dottorando in Archeologia classica, che si trova a Siracusa per condurre delle ricerche di studio. Due vicende distanti nel tempo, che camminano su binari paralleli, ma restano legate da una linea comune: il clamoroso ritrovamento archeologico di un'antica dimora greca, la Casa di Kimon. 

Recensione:

Non so bene da dove cominciare a recensire questo libro, se dalla bellezza dell’ambientazione, dalla stupenda copertina, dalla delicatezza con cui è scritto, dai colpi di scena che mi hanno inchiodato alla lettura. Sono ancora scombussolata, in modo del tutto positivo per questo esordio dell’autore, esordio col botto, oserei dire. La storia è scritta su due diversi tempi narrativi, il 1974/75 e il 1995. Il protagonista è Salvo, un giovane di diciannove anni che si innamora come non gli era mai successo nella sua vita, di uno di quegli amori indimenticabili, quello della “prima volta”, quello della passione, dei segreti anche perché la Sicilia del 1974 non era certo il posto migliore per un amore omosessuale. Leonard è più grande di lui ma viene a sua volta travolto dallo stesso sentimento. I momenti che i due trascorrono insieme sono toccanti e mi hanno emozionato tanto. Salvo lascerà la Sicilia a causa di un fatto gravissimo e vi farà ritorno solo dopo vent’anni, nel 1995, ormai uomo adulto che sta vivendo una solida relazione con Francesco nella città dove a suo tempo si era trasferito, Genova. Non vi racconto altro della storia, dovrete leggerla per assaporare, come dicevo poco sopra, la delicatezza con cui è stata scritta. L’ho letto tutto d’un fiato, alternando momenti felici ad altri di dolore e se questo è il libro d’esordio ed è scritto così bene, non oso immaginare le meraviglie che questo autore ci regalerà nel tempo. 

Consigliatissimo. 

Per me 5 coccole. 

Alla prossima, la vostra Aylen. 

*Si ringrazia l’autore per la copia digitale.*