Titolo: Deadwood
Autore: Christina
Zaers
Editore:
Nua Edizioni
Genere: thriller
Data di pubblicazione: 18 febbraio 2021
Formato:
Ebook € 4,99
Cartaceo
€ 15,00
TRAMA
Il
newyorkese Rory Mitchell arriva a Deadwood per seppellire il padre che
conosceva a malapena. I suoi piani sono quelli di ripartire il prima possibile,
ma una serie di delitti inquietanti per mano di un assassino che la stampa
battezza “Il Giudice” lo spinge a iniziare a investigare assieme allo sceriffo
Paul Marciani.
Man mano
che i due uomini indagano e i morti aumentano, si rafforza sempre più l’ipotesi
di un serial killer votato allo gnosticismo che si è eretto a giudice e boia.
Il Giudice uccide le sue vittime solo al passaggio di grandi comete, evento che
aveva ispirato un suicidio di massa diciassette anni prima in California.
RECENSIONE
Il
newyorkese Rory Mitchell, controvoglia, si trova catapultato a Deadwood, una
piccola cittadina americana sperduta rispetto alla metropoli dove ha sempre
vissuto. Il padre, che non ha praticamente conosciuto, è morto, e Rory si sente
in obbligo di partecipare al suo funerale.
Chris
Mitchell non era solo il padre di Rory, ma anche lo sceriffo di Deadwood, amato
dai suoi sottoposti e non solo. Forse questo aspetto spinge il figlio a restare
in quella città, dove cominciano ad avvenire terribili delitti. Con la presenza
dell’attuale sceriffo Paul Marciani e la sua squadra, Rory si addentra
nell’indagine, alla ricerca di un killer che sembra legato al passaggio delle
grandi comete.
In questo
libro ci sono davvero tanti aspetti positivi, a partire dall’ambientazione
della storia, che ho trovato precisa e capace di far immaginare al lettore i
luoghi dove si svolge la vicenda.
Anche l’intreccio
giallo è ben costruito, con tanti personaggi che si alternano e rendono
difficile individuare chi possa essere il colpevole. Inoltre, c’è l’approccio
spirituale, c’è la ricerca, altre cose che dimostrano la serietà e lo studio
dell’autrice per appropriarsi del genere (thriller) in modo serio e corretto.
Non me ne
voglia l’autrice, però, non ho amato particolarmente il protagonista Rory. Non
è scattata la scintilla, e non ho apprezzato del tutto alcune parti del testo. Diciamo
che, sempre parlando in modo soggettivo, non ho avuto un trasporto emotivo, “di
pancia”. In compenso, ho trovato davvero ben scritte altre parti.
Faccio
comunque i miei complimenti a Christina Zaers per questo buonissimo esordio e le
dono 4 coccole!
A presto, Alessandra T.
*Ringraziamo la casa editrice e l'autrice per la copia digitale.*
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