Titolo:
Baci al gusto di caffè
Autrice: Raquel Antùnez
Editore: Babelcube
Genere: romanzo rosa
Data di pubblicazione:
22 aprile 2018
Romanzo: Autoconclusivo
Formato: ebook 2,75 euro
Cartaceo euro: //
TRAMA:
RECENSIONE
La storia di Adriana Vidal, giovane ragazza con la
testa un po’ tra le nuvole e molto sfortunata in amore, è quella di tante
ragazze che nella vita reale purtroppo non trovano l’anima gemella, e anzi
devono sottostare a un compagno violento che chiede continuamente scusa per i
suoi atti da codardo, da villano e da
misogino. Per fortuna non tutti gli uomini sono uguali, ma è veramente raro
incappare in quelli giusti! esempio
Alvaro è il classico uomo da cui stare alla larga, perché non solo è violento
verbalmente, ma picchia la sua compagna e si ubriaca, cadendo poi in un
circuito di falso vittimismo tipico di questi uomini che credono di essere
forti e in realtà sono fragilissimi. Alvaro non è altro che un bullo, un uomo
senza alcun tipo di interesse nei confronti della sua donna, ma la vuole per
sé, come se fosse un oggetto sessuale. Infatti tutto questo mi ha portata a
odiare il personaggio di Alvaro, che è così cattivo e mal visto giustamente da
tutti gli altri personaggi, la famiglia di Adriana, e anche da un uomo
misterioso che porta a spasso ogni mattina il suo cane docile e mansueto e
coccolone in un parco in cui Adriana va sempre a correre. Sarà forse Carlos
(questo il suo nome) a dare finalmente una svolta alla vita della povera
ragazza, nonostante Carlos abbia vent’anni più di lei? Ma ovviamente come dice il
detto ‘l’amore non ha età’.
Allora sta a voi scoprire se Adriana riuscirà a
riprendere in mano la sua vita, se riuscirà dal tragico evento della violenza
subìta per molto tempo, a farsi rispettare finalmente e a trarre beneficio dal
male, costruendo un porto sicuro tra le braccia di un altro uomo, avviandosi
verso quella fucina di idee giuste che è il contatto con la resilienza.
Ho apprezzato molto la storia, perché parla di
violenza domestica, e le donne non si toccano nemmeno con un fiore (come insegnavano
ai maschietti alle elementari per impartire loro le lezioni sul buon rapporto
tra uomo – donna in un futuro prossimo neanche troppo lontano) ma purtroppo è
mancato il pathos centrale. Mi spiego meglio…
“Risposi al suo sorriso, era facile arrossire, ma lo era anche dissimularlo in piena corsa, così spostai lo sguardo per continuare sulla mia strada... Mi fermai di colpo qualche passo più in là e girandomi lo vidi continuare a esaminarmi."
Il romanzo è molto bello, ma i dettagli sono stati
un po’ futili a mio avviso. Ci si è concentrati troppo sui desideri estetici,
come ad esempio cambiare taglio di capelli, indossare abiti nuovi, quando
magari se il libro si fosse invece basato su un rapporto più intimo tra le
persone e ci fosse stato più intreccio, più trama, sarebbe stato forse
meglio. Altra cosa che mi è balzata
subito all’occhio sono i refusi gravi e molto diffusi nel testo. Non dico che
il romanzo sia tutto un errore, non è scritto male, anzi! Ci sono tante parti
che davvero fanno emozionare, imbestialire, preoccupare, piangere etc, ma c’è
come un vuoto che non passa mai. Non è facile spiegarlo, soprattutto per non
risultare troppo critica, anche perché voglio che la recensione non sia
distruttiva ma anzi costruttiva, però devo essere anche schietta e sincera e
scrivere un qualcosa che riporti fedelmente ciò che il romanzo mi ha suscitato.
“Dio! Era incredibilmente bello quella sera, camicia a quadri rossa abbinata alle sue All Star e jeans scuri. Non aveva il maglione, faceva caldo e non era necessario. Mi piaceva, gli stava bene.”
Lo stile a volte mi è sembrato un po’ banale, non
c’è l’impegno di trovare le parole essenziali ma efficaci, invece in altri
momenti questo impegno c’è stato e quindi lo ammetto con assoluta sincerità. Il
romanzo comunque nell’insieme è buono, ha potenzialità e mi è piaciuto molto il
tema dell’amicizia e la forza delle donne, che si sa, sono molto più mature
degli uomini, non me ne voglia il genere maschile ma è risaputo che la donna
matura molto prima dell’uomo.
VOTO IN
COCCOLE: 4
ROBERTA CANU
*Ringraziamo l’autrice e la casa editrice per la copia digitale dell’opera *
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