REVIEW PARTY RECENSIONE: Rebel Queen – Daria Torresan


 


Titolo: Rebel Queen

Autore: Daria Torresan

Editore: Self Publishing

Genere: Romance contemporaneo

Data di pubblicazione:03 gennaio 2021

Autoconclusivo

Formato: Ebook € 2,99 - Free UK



TRAMA

Diciassette anni, ciocche rosa tra i capelli e uno skate sempre appresso. Rebel non cerca solamente di apparire, lei vorrebbe essere vista. Vorrebbe smettere di essere invisibile agli occhi di un padre che la ritiene un errore, ma non al punto da divenire un peso. Quando lo stipendio della madre non basta per pagare le spese del college, prende al volo l’occasione di fare da baby-sitter ai gemelli che vivono all’inizio della via. Una soluzione perfetta, se non fosse per il loro padre. Blue Dushan è il vicino dai capelli lunghi, dai tatuaggi intriganti, che la tratta come se fosse una nullità. Difficile mordersi la lingua quando si è provocatori per natura. Tra una battuta sagace e un’altra, Rebel si accorgerà che quell’uomo l’attrae in un modo tanto travolgente quanto inappropriato.

Blue ha accettato di vivere nella finzione di un matrimonio felice e all’apparenza perfetto solo per amore dei suoi figli. L’ultima cosa di cui ha bisogno è una mocciosa irriverente e incredibilmente sexy tra i piedi, capace di suscitargli immagini inopportune. Eppure sa che non dovrebbe fare certi pensieri su di lei. Ha solo diciassette anni, troppo giovane per un uomo che dalla vita ha già preso molto. Tuttavia, più il tempo passa, più è difficile resistere alla tentazione. Soprattutto se Rebel potrebbe essere la ragione per dare una svolta alla sua vita.

Sono un connubio così assurdo da risultare perfetto.

La ragazzina tracotante e l’uomo troppo grande per lei.

La regina ribelle e il suo principe stronzo.


RECENSIONE

E’ tanto che volevo leggere un romanzo della Torresan, ma si sa che il tempo è tiranno, ed era rimasto nella lista dei desideri.

Credete a Babbo Natale? Beh, che ci crediate o meno state leggendo, nel giorno della Befana, la mia recensione di Rebel Queen! Un regalo di Natale gradito e inaspettato.

Una trama avvincente con un unico possibile neo, almeno per me, una ragazzina di diciassette anni e un uomo di trentacinque, un padre di famiglia, qualcosa di peccaminoso e di sconvolgente?

Beh, vi assicuro che di emozioni questo romanzo ne smuove tante. Sono letteralmente senza parole, tutte quelle che mi rimbalzano in testa mi sembrano troppo ovvie e scontate, come se si dovesse coniare un nuovo termine per riuscire a passarvi correttamente tutto quello che ho provato. Mi è persino difficile scegliere gli estratti, tante sono le parti che vorrei segnalarvi, le frasi che ho sottolineato.

Eh sì questo romanzo l’ho proprio sentito, perfino la copertina è stuzzicante, vissuto dalla prima parola fino all’ultima.

“La prima volta che vidi Blue Dushan avevo solo tredici anni.”

“Al di là del tendone di velluto, la storia continua”

Ho macinato pagina dopo pagina, talmente avvinta che procedere nella storia a volte era un salto nel buio, l’evento successivo sarebbe stato una disillusione? Nessun inciampo, nessun sogno infranto, ogni avvenimento era l’incastro giusto, toccante ed emozionante. Scorrevole e avvolgente la scrittura, aiuta nella corsa verso l’epilogo.

Già alla seconda pagina i miei occhi luccicavano, poco più avanti il mio cuore sanguinava, per Rebel e per la sua mamma. Due personaggi femminili assolutamente positivi, forti a modo loro, una donna che ha fatto una scelta di vita ammirevole e una ragazzina con cui la sorte non è stata gentile, una vittima delle circostanze, che le affronta come può, rispondendo alle aspettative degli altri, conformandosi agli stereotipi, nascondendosi dietro ad una maschera, sperando di essere vista, che qualcuno vada oltre le apparenze e finalmente la senta.

“D’altronde noi siamo così, siamo ragazzi di strada, di mondo. Di droga, fumo e alcol. Ci vestiamo di tatuaggi, di abiti strappati, di provocazioni e di orgoglio. Ci sentiamo soli, abbandonati da tutto e tutti. E ci stringiamo tra noi, ci facciamo scudo a vicenda. Nemmeno ci accorgiamo che, invece, ci stiamo solo ammazzando”.

“Non sono perfetta, ma esisto. Cerco di capire qual è il mio posto nel mondo, di capire cosa sono. E nel frattempo spero che mia madre sopporti tutto questo e non mi lasci anche lei”.

L’empatia con Rebel è naturale, come bere o respirare, si sente il suo dolore, si vive il suo sentirsi inadeguata, abbandonata, si è al suo fianco nella sua ricerca di affetto e approvazione e si avrebbe voglia di prendere a pugni chi per lei è causa di dolore, perché alle volte basterebbe davvero poco per donare un sorriso. Ci sono persone che nascono cattive e scelgono di essere cattive, noncuranti di fronte al dolore altrui.

“Non li voglio i loro maledetti soldi. Non li ho mai voluti. Volevo solo il suo affetto. Anche di nascosto. Volevo una carezza, una cazzo di carezza”.

Blue Dushan è un affermato architetto, un padre amorevole, un uomo, un altro essere umano giudicante, che fatica ad accettare Rebel, che vede solo ciò che appare, e nel farlo si dimentica che anche lui, a guardarlo, non sembra proprio un libero professionista benestante.

“Un uomo alto, dall’aspetto forte e muscoloso. Camminava su dei pesanti anfibi neri e indossava un paio di jeans dello stesso colore. I capelli castano chiaro, lunghi fino alle spalle, terminavano con leggerissime onde….. Ricordo il bracciale liscio di acciaio che gli avvolgeva il polso….Gli anelli infilati nell’anulare e nel mignolo…..ero rimasta colpita da uno strano disegno tatuato sul braccio”

All’inizio fa arrabbiare, per quanto è diffidente, cieco, stronzo, troppo stronzo, anche se inopportunamente bello e padre dell’anno, finendo per stupire e conquistare, perché anche lui veste una maschera e l’istinto di protezione alle volte porta a gesti estremi. E non deve essere facile trovarsi smarriti, a trentacinque anni, dietro a una ragazzina di diciassette.

“Sei nociva, ragazzina. Sei veleno che, goccia dopo goccia, annienta le mie sicurezze, il mio buon senso, la mia determinazione. E non riesco a fermarti. Non ho un antidoto per combatterti”.

Silenziosamente nel corso della narrazione si confronta con l’altra figura maschile, più descritta che parlante, ma non di importanza secondaria, anzi la causa di molto.

“Invece lui continua a farlo. A schifarsi di me e a voltarsi dall’altra parte. Come in questo momento. Io sono la sua vergogna. Sono il simbolo del suo errore, della sua bugia, del suo peccato. L’ammaccatura sulla sua corona. Lo strappo sul suo mantello. Il difetto della sua immagine perfetta”.

Blue arriverà a toccare l’anima di Rebel?

“Ma ancora di più mi sento accettata. E al sicuro. Sarebbe bello se ora tu mi prendessi tra le tue braccia e mi scaldassi con il tuo calore. E non mi lasciassi andare più.” 

Un romanzo niente affatto peccaminoso, tuttavia assolutamente sconvolgente, una toccante storia di amore in cui non manca la passione, un racconto dei diversi modi in cui si sceglie di essere genitori, un cammino di scelte difficili da affrontare, di montagne da superare e cicatrici da scoprire, un romanzo di vita e speranza.

Avrete letto di molte regine e di tante ribelli, forse ancora di più di principi e di stronzi, ma di storie di una regina ribelle e del suo principe stronzo ce n'è una sola e io vi consiglio di non farvela scappare.


5 strepitose coccole.

Alla prossima coccola, Lenny

*Ringraziamo l'autrice per la copia digitale.* 

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