Titolo: Il caso Galli
Autore: Francesco Accardo
Editore: self publishing
Genere: Giallo/mistero
Data di pubblicazione: 29/04/2020
Formato: Ebook € 2,69
Cartaceo € 13,52
Romanzo Autoconclusivo
TRAMA
In un piccolo paesino a ridosso delle Alpi tra Italia e Francia scompare Roberta Galli, una ragazza poco più che ventenne. Le autorità liquidano la cosa come una semplice fuga da casa, ma qualcosa non quadra. Le indagini vengono interrotte e su tutta la questione cala un insolito silenzio. L'investigatore Giuseppe Quirico e i suoi amici vengono assoldati per far luce sul caso, ma scopriranno a loro spese che dietro la sparizione c'è un segreto terribile e inconfessabile. Tra leggende, superstizioni, strani avvenimenti e un passato oscuro, nel piccolo paese di Pietraporzio i protagonisti dovranno districarsi tra sotterfugi ed enigmi diabolici. Quello che all'inizio sembra un semplice caso di routine diventerà un'intricata matassa da sciogliere e presto gli estranei che volevano investigare inosservati saranno al centro delle attenzioni. Riusciranno a risolvere il Caso Galli? O forse anche loro spariranno nel nulla?
RECENSIONE
“Il caso Galli” è un vero e proprio mystery all’italiana. Sono presenti tutti gli elementi che ne formano il genere, un caso da risolvere, un mistero, pericolo, paura, violenza, una presenza misteriosa.
L'investigatore Giuseppe Quirico viene incaricato di risolvere la scomparsa di una ragazza, Roberta Galli, che alloggiava in un piccolo paesino di montagna, Pietraporzio. Insieme a lui, per dargli una mano, ci sono anche i suoi vecchi amici: Don Oreste, George, i fratelli Francesco e Aris (detto Guardami) e l’ex militare Emanuele.
Ognuno di loro porta nella storia elementi importanti ai fini dell’indagine. Chi più chi meno contribuisce alla narrazione e arricchisce il libro con le proprie azioni e caratterizzazioni, che l’autore descrive con arguzia.
Non si può rivelare molto della trama, ma passo dopo passo, si scoprono cose che invogliano a continuare la lettura, nonostante la lunghezza del libro.
Ho apprezzato alcuni personaggi, in particolare George, un eccentrico spacciatore omosessuale, che per certi versi si rende quasi il protagonista del racconto. In realtà è un libro corale, di cui fanno parte non solo i personaggi, ma lo stesso Pietraporzio, paesino nel piemontese, con i suoi segreti occulti e inspiegabili. L’atmosfera è pesante, chiusa, bisogna stare in allerta, soprattutto se non si è del posto.
Sebbene abbia gradito l’aspetto descrittivo e lo stile vivace del racconto, la parte finale non mi ha convinta del tutto, lasciandomi alcune perplessità. Ho percepito un distacco tra buona parte del libro e poi quella parte prima della fine, come se si trattasse di due storie diverse. Mi sarei immaginata tutto, tranne che si andasse verso quella direzione.
Eppure, devo ammettere che il bello della scrittura è proprio questo. Essere liberi, rompere le convenzioni e le aspettative. Poi, il rischio di far storcere il naso è sempre in agguato, ci sta, fa parte dell’essere scrittori. Francesco Accardo ci ha provato, è uscito dagli schemi.
Per questo, a mio parere, merita 4 coccole.
A presto, Alessandra T.
*Ringraziamo l'autore per la copia digitale.*
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