Titolo: Resta – Blackcreek #2
Autrice: Riley Hart
Traduzione: Medea Mannara
Genere: Contemporaneo
Casa Editrice: Triskell Edizioni
Lunghezza: 243 pagine
Data di pubblicazione: 30 luglio 2020
SINOSSI
Wes Jensen ha appena perso la
sorella che l’ha cresciuto e ha avuto l’affidamento della sua nipotina.
L’ultima cosa di cui ha bisogno è doversi occupare di Braden Roth, l’avventura
di una notte che continua a provare a infilarsi nella sua vita già piena. Wes
non è mai stato bravo ad avvicinarsi agli altri e ora ha anche una bambina da
crescere.
A Braden, invece, non era mai
capitato che qualcuno, uomo o donna che fosse, se la svignasse dopo una notte
passata insieme. Per questo Wes lo intriga fin dall’inizio. Braden non è il
tipo da negarsi ciò che vuole, e vuole Wes. Più tempo passa con lui e la
bambina, che li tiene costantemente sull’attenti, più Braden capisce che non si
tratta solo di un capriccio, del tentativo di conquistare l’uomo che è fuggito
via.
Con l’intrecciarsi sempre più
stretto delle loro vite, Wes scopre che Braden è meno superficiale di quanto
pensava. Dopo tutto ciò che ha perso, Wes non è sicuro di voler mettere a
rischio il suo cuore, ma desidera anche che Braden resti. E se l’uomo restasse,
la vita calma di Wes sarebbe abbastanza per lui?
RECENSIONE
Nell’insieme un buon libro,
questo secondo volume della serie Blackcreek, una storia contemporanea con una
serie di cliché già letti.
Le vite di Wes e Braden, due
persone totalmente diverse tra loro, si intrecciano partendo dal più classico
degli incontri, la solita avventura di una notte che si trasformerà lentamente
in qualcosa di più.
Wes è un uomo ferito, con
alle spalle dei lutti importanti e una storia d’amore durata cinque anni che si
è conclusa amaramente, così decide di chiudersi in una bolla, pensare solo alla
nipotina che gli è stata affidata e cancellare l’amore dalla lista delle sue
priorità. Ammetto che come personaggio mi ha un pochino annoiato.
Altro paio di maniche Braden.
Estroverso, intraprendente, un uomo che sa ciò che vuole e fa di tutto per
prenderselo. Wes per lui è una sorta di sfida, più l’altro lo respinge e più
lui cerca di averlo. Questo personaggio mi è parso molto più reale, più vivo,
con lui sono riuscita di più a entrare in sintonia.
Jesse, la nipotina di Wes, è
deliziosa, forse un po’ sopra le righe per certi discorsi che non sono sicura
possano essere attribuiti a una bimba di quattro anni. Sembra essere il
collante del rapporto tra i due uomini. L’ho adorata.
Una vicenda che ci parla di
seconde possibilità, di scelte che non ci si può lasciare sfuggire, quando il
fato ce le pone davanti, perché se è vero che la vita ogni tanto ci fa
soffrire, non è detto che sia sempre così, quindi, lasciarsi andare e credere
nel futuro a volte vale la pena.
Per me 3,5 abbracci.
A presto, la vostra Aylen.
*Ringraziamo l’autrice e la casa
editrice per la copia digitale.*
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