RECENSIONE: Isolati di Iris Bonetti


Titolo: Isolati
Autore: Iris Bonetti
Editore: self publishing
Genere: romanzo d’avventura
Data di pubblicazione: 20 dicembre 2019
Autoconclusivo
 Formato: E-book € 0,99
Cartaceo € 16,64


SINOSSI:
Cinque uomini e una donna, uno scrittore irlandese, un chirurgo francese, uno studente spagnolo, un poliziotto canadese, un narco trafficante messicano e un’aspirante attrice americana si trovano su un volo diretto in Indonesia, che fatalmente precipita nel mezzo dell’Oceano Indiano. Naufragano sulle spiagge di un’isola sconosciuta dove, andando alla ricerca dei superstiti, si incontrano. Da quel momento lottano per sopravvivere affidandosi unicamente alle loro forze. Emergono le loro capacità, debolezze e istinti, insieme al vissuto che ognuno si porta dentro e che condiziona le loro azioni, fino a offuscare il confine tra il bene e il male. Avril, unica donna, costretta a subire queste dinamiche decide di fuggire, scoprendo così che non sono soli: una tribù di selvaggi compie dei macabri rituali nella giungla. La spiaggia non è più un luogo sicuro e sono quindi costretti a cercarne un altro, addentrandosi nella foresta e affrontando innumerevoli insidie. Tuttavia non sanno che l’isola nasconde ben altro. Demoni oscuri, i maduk, narrati nelle melopee degli indigeni, vivono nelle viscere di quella terra. Un mistero cupo e minaccioso che giunge dal passato e che cala inatteso su tutti loro. Orrore e coraggio, vita e morte si miscelano con l’amore e la passione, sentimenti che man mano coinvolgono i protagonisti in un intenso rapporto che li lega fino alla fine.

RECENSIONE:
Dopo un terribile incidente aereo, sei superstiti (una donna e cinque uomini) si ritrovano su quella che all’apparenza sembra un’isola deserta. 
Dovranno imparare a sopravvivere, a vivere una nuova vita, in attesa che qualcuno li vada a salvare. Nuovi equilibri e schemi sociali, alleanze e amicizie faranno da sfondo a questa piccola società nata in mezzo alla natura. 
Non senza dimenticare il passato di ognuno, ciò che era e ciò che è. Perché il narcotrafficante forse diventerà amico del poliziotto, e il ragazzo che odia uscire di casa, riuscirà a vivere immerso nella natura? Lo scrittore abituato alle avventure solo su carta si ritroverà a viverne una incredibile sulla propria pelle e il cardiochirurgo, abituato alla scienza, sarà in grado di capire il misticismo e le credenze astratte primitive?
Cinque uomini con forze e debolezze, cinque uomini che ruoteranno intorno a una sola donna. Una donna giovane e resistente, in un ambiente dove non conta il grado sociale ma ciò che si è in grado di fare. Un luogo dove vincono gli istinti primordiali, cadono le gabbie mentali della società moderna e si lascia spazio al terreno, all’animale insito dentro di ognuno.
Questi ritrovati equilibri e un’imponente minaccia nel cuore della giungla, li porterà a compiere delle scelte non sempre giuste. Riusciranno i sei naufraghi a sopravvivere e tornare nelle loro case?
“Isolati” di Iris Bonetti è un romanzo d’avventura, passione, amore e mistero. Devo ammettere che ho amato la lettura di questo libro e ho interiorizzato le caratteristiche di ogni personaggio principale. 
Ognuno di loro è coerente nelle proprie scelte e nelle proprie decisioni. A mio parere la scrittrice si è superata nella descrizione di Javier, il narcotrafficante messicano. Ho decisamente amato la sua forza innata, ma anche il lato oscuro che porta dentro di sé. L’ho trovato il personaggio che dà equilibrio alla storia. Mentre il fulcro di tutto il gruppo è certamente Avril, la giovane attrice statunitense, unica donna del gruppo, amata e desiderata dai suoi compagni di naufragio. 
È proprio nell’approccio nei suoi confronti che ogni uomo su quell’isola rappresenta la sua vera natura. Di fronte all’istinto primordiale del sesso tra un uomo e una donna, cadono tutte le barriere imposte dalla società, si è carne e battiti di cuore, nulla di più.
Iris Bonetti ha scritto questo romanzo con uno stile fluido e mai banale, senza troppe ripetizioni e usando vocaboli azzeccati che rappresentano bene la sua capacità di scrittura. 
Darei a questo libro non cinque ma ben dieci coccole, perché mi ha catturata fin dall’inizio e come ho scritto sopra, da tempo non trovavo un personaggio così appagante (narrativamente parlando) come quello di Javier.
Spero che la scrittrice riesca a far conoscere il suo libro a un vasto numero di lettori. Io, nel mio piccolo, ho davvero apprezzato il suo lavoro e lo consiglio con passione. 

 5 coccole
A presto, 
Alessandra T.
*Ringraziamo l'autrice per la copia digitale.*

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